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img Castlevania: Lords of Shadow 2
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Recensione - Castlevania: Lords of Shadow 2Xbox 360Game

A distanza di tre anni e mezzo dal primo episodio pubblicato nel 2010 e a quasi un anno dal seguito uscito prima su 3DS e poi per console casalinghe, ecco arrivare nei negozi l’ipotetica conclusione della trilogia ideata dagli spagnoli di MercurySteam sotto la supervisione della Kojima Productions. Rispolverate quindi la vostra fidata frusta e scoprite insieme a noi quali demoniache minacce ci attendo in Castlevania: Lords of Shadow 2!

Il Gioco

Il primo capitolo della saga di Lors of Shadow, ambientato in Europa nel XI secolo, si era concluso con un colpo di scena davvero notevole. Gabriel Belmont, dopo aver affrontato i signori dell’Ombra e Satana per difendere la Terra e riportare in vita la moglie Marie, era stato corrotto da una misteriosa profezia ed era diventato lui stesso Dracula, il signore delle Tenebre. Ingannato da Zobrek, Gabriel è quindi condannato ad un’eternità di dannazione in un corpo da vampiro. E’ lo stesso Zobrek che, nel controverso epilogo del titolo precedente, torna a chiedere aiuto a Gabriel per contrastare il ritorno di Satana. Ovviamente le cose non vanno come previsto e Gabriel, alias Dracul, viene scaraventato fuori da una delle finestre della sua cattedrale, ritrovandosi spaesato tra le vie di una moderna città dall’aspetto gotico. Le vicende narrate nei seguiti pubblicati come DLC o su 3DS/Live Arcade hanno fatto chiarezza su alcuni eventi passati e hanno approfondito le gesta degli altri membri della stirpe Belmont, ma è proprio dal finale del primo capitolo che prende il via Castlevania: Lords of Shadow 2.

Per la prima volta nella serie controlleremo proprio Dracula, e non appena avviato il gioco ci verrà dato un assaggio degli enormi poteri acquisiti da Gabriel. Il primo livello,ancora ambientato nel passato, funge da tutorial e ci vedrà impegnati a difendere il nostro castello dalla confraternita della Luce. Nei primissimi combattimenti ci viene spiegato come utilizzare al meglio tutte le abilità del nostro alter ego e bastano pochi minuti per prendere confidenza con il sistema di controllo. Come da tradizione infatti è presente un tasto per saltare,uno per gli attacchi semplici, uno per gli attacchi di zona e uno per raccogliere gli oggetti o interagire con le ambientazioni. Premendo il grilletto sinistro è possibile parare o schivare e con quello destro si può prendere la mira per utilizzare abilità speciali o oggetti dal lancio, selezionabili con l’uso della croce direzionale. L’arma principale del protagonista è la leggendaria frusta utile nella maggior parte delle situazioni, che potremo però alternare con la Spada del Vuoto o gli Artigli del Caos, selezionabili attraverso i tasti dorsali. La prima permette di recuperare energia sottraendola ai nemici, mentre i secondi permettono al protagonista di superare le difese dei nemici più forti o di abbattere alcune sezioni delle ambientazioni. Il passaggio tra le varie armi è rapido e permette di eseguire combo via via sempre più articolate e devastanti. Le armi alternative saranno poi utili per attivare alcune abilità speciali utilizzabili per superare determinati ostacoli o per affrontare alcuni avversari particolari. Una volta presa confidenza con il sistema di combattimento e sconfitti gli invasori la storia si sposta ai giorni nostri e, dopo un’interminabile introduzione che riassumerà tutti(e dico tutti!) gli avvenimenti della serie, scopriremo finalmente il perché della visita di Zobrek. Satana sta per tornare sulla Terra ed è comprensibilmente adirato con Gabriel e soci per quanto accaduto in precedenza. Toccherà quindi a noi tentare di fermare lui e le sue armate demoniache per trovare finalmente la pace. Dracula non è però più potente come un tempo e quindi dovremo prima di tutto ritrovare le nostre armi e in nostri poteri per poter affrontare il Male.

Da qui in avanti la storia si dipana tra missioni ambientate in un ipotetico presente nella città costruita sulle macerie del castello di Dracula e flashback ambientati nel nostro castello, durante i quali avremo modo di confrontarci con vecchie e nuove conoscenze del clan Belmont. Avanzando nell’avventura scopriremo nuovi particolari e guadagneremo abilità e poteri via via sempre più devastanti. I combattimenti forniranno punti esperienza da spendere per acquistare nuove mosse e combo per le armi. Utilizzare tutte le abilità aumenterà il nostro livello di esperienza nelle stesse e, una volta raggiunto il 100%, potremo trasferire il potere per migliorare la Maestria nell’arma corrispondente. Questo sarà possibile una sola volta per abilità e sarà quindi necessario padroneggiare quante più combo possibili per poter raggiungere alti livelli di Maestria con ogni arma. Ogni nemico ucciso rilascerà inoltre alcune sfere assimilabili per ricaricare i poteri delle armi alternative che sarà possibile assorbire a scelta per l’una o per l’altra tramite la pressione di uno dei due stick analogici. Non possono poi mancare i consueti collezionabili, alcune gemme da raccogliere per aumentare le quantità massime di Vita o poteri e un mercante da cui sarà possibile acquistare oggetti in cambio di punti esperienza. La ricerca di tutti i collezionabili e il potenziamento di tutte le abilità ci impegnerà a lungo e sarà necessario esplorare a fondo le ambientazioni anche più volte poiché alcune location, in pieno stile metroidvania, saranno raggiungibili solo dopo aver sbloccato un determinato potere. La longevità del gioco si attesta sulle 10 ore, ma sarà necessario investire molto più tempo se si vuole completare il titolo al 100%. I quattro livelli di difficoltà disponibili incoraggiano a rigiocare il titolo, soprattutto se ci si vuole mettere alla prova con un livello di sfida davvero elevato sbloccabile solo dopo aver completato il titolo almeno una volta.

Il sistema di gioco è chiaramente basato sui combattimenti, che si alternano a sessioni di esplorazione platform e ad alcuni momenti stealth, purtroppo non tutti realizzati con la stessa qualità. Le sezioni di combattimento meglio confezionate alternano scontri con gruppi più o meno numerosi alle classiche boss fight. In ogni situazione sarà necessaria una buona dose di strategia per capire come affrontare i nemici e tanta reattività per parere e contrattaccare con tempismo gli avversari; schivate, salti e combo prolungate saranno le nostre alleate in ogni occasione e con un po’ di pratica riusciremo a trionfare anche sui nemici più ostici, dissetandoci infine con il loro prezioso sangue. Il sistema di controllo e la telecamera libera si adattano bene agli scontri di Castlevania: Lords of Shadow 2 e anche se le boss fight non sono sempre all’altezza delle aspettative, il gioco riesce a catturare appieno il giocatore, almeno sotto questo aspetto. Sono infatti le sezioni platform e stealth quelle in cui l’ultima fatica di MercurySteam mostra clamorosamente il fianco. Le fasi esplorative risultano fin troppo semplici a causa delle continue indicazioni fornite a schermo, e i momenti più furtivi non riescono a convincere risultando ben presto noiosi e poco integrati con il resto della storia. Anche la trama si destreggia tra alti e bassi e, seppur ricca di avvenimenti e colpi di scena, non cattura mai completamente il giocatore a causa di una narrazione a volte fin troppo contorta e verbosa che finisce con l’annoiare. La presenza di numerosi checkpoint evita al giocatore di dover ripetere all’infinito lunghe parti di gioco ma abbassa notevolmente il grado di sfida, soprattutto ai livelli di difficoltà più bassi. Fortunatamente gli sviluppatori hanno inserito in Castlevania: Lords of Shadow 2 la possibilità di viaggiare tra i due universi presenti utilizzando le porte del Lupo e, una volta acquisite tutte le abilità, sarà divertente ripercorrere le ambientazioni in cerca di segreti nascosti, utili nella lotta contro il Male.

Amore

Combat system

- Il mix frenetico di combo, parate, balzi e cambi d’arma rende gli scontri di questo secondo capitolo davvero entusiasmanti. Pur senza raggiungere livelli di difficoltà impossibili Castlevania: Lords of Shadow 2 garantisce un livello di sfida adeguato e un'IA avversaria in linea con le aspettative. Le tantissime variabili a disposizione permettono al giocatore di adattare ogni scontro alle sue preferenze e la possibilità di uccidere definitivamente gli avversari con un morso alla gola o trafiggendoli con la spada è la ciliegina sulla torta che farà felici gli amanti dei giochi action.

Musiche da Oscar

- La realizzazione tecnica di Castlevania: Lords of Shadow 2 ha sicuramente alcune lacune ma nessuna di queste riguarda il comparto audio. Visivamente il gioco alterna ambientazioni ispirate ed impressionanti ad alcune location davvero sotto tono e poco dettagliate come quelle cittadine,ma offre innegabilmente una colonna sonora di altissima qualità. Sia che si stia esplorando o combattendo un boss enorme, le musiche di sottofondo accompagnano alla perfezione lo svolgimento del gioco, sottolineando i passaggi più significativi della trama o caricandoci durante le sfide più impegnative. Sicuramente uno degli aspetti più riusciti del titolo.

Cattivo... ma buono!

- A tutti piace stare dalla parte dei cattivi, è inutile nasconderlo. Se poi si può farlo a fin di bene come in Castlevania: Lords of Shadow 2 tanto meglio! Nel corso dell’avventura potremo infatti dare sfogo a tutte le nostre brame vampiresche, con uccisioni ed intermezzi sempre volutamente in bilico tra lo splatter ed il grottesco. Se poi si considera che Gabriel Belmont è volutamente “tamarro” si ottiene un cocktail potenzialmente esplosivo che fornirà in più di un’occasione spunti per situazioni tanto assurde da essere belle. Un esempio su tutti? Vi basti sapere che una delle boss fight finisce con il protagonista che a petto quasi nudo e coperto di sangue sorregge un enorme cuore pulsante… e ho detto tutto!

Odio

Troppe idee già viste

- Castlevania: Lords of Shadow 2 presenta elementi presi in prestito da molti generi videoludici ma purtroppo non tutti sono stati implementati alla perfezione. Il sistema di controllo si adatta difficilmente alle situazioni furtive e neppure le originali abilità introdotte dagli sviluppatori riescono a migliorare la situazione. Trasformarsi in ratti per sgattaiolare alle spalle di un nemico o prenderne temporaneamente il possesso per proseguire sono trovate interessanti ma la ripetitività delle azioni rende questi intermezzi monotoni e poco appaganti. Le sezioni platform invece sfruttano bene il fantasioso design delle ambientazioni ed è divertente mettere alla prova le capacità atletiche di Dracula per raggiungere luoghi a prima vista poco accessibili. Purtroppo in quasi tutte le occasioni veniamo guidati praticamente per mano fino al nostro obiettivo dai continui suggerimenti a schermo, e il nostro contributo si limita a poche semplici pressioni di tasto quasi a comando, rendendo anche le fasi esplorative piatte e poco stimolanti.

Azione frammentata

- Sin dalle prime battute il gioco si rivela fin troppo ricco di cinematiche, e questo non fa che influire negativamente sul ritmo dell’azione. Le nostre carneficine vengono interrotte troppo frequentemente da filmati esageratamente lunghi. Un titolo action dovrebbe mantenere un ritmo serrato, e Castlevania: Lords of Shadow 2 pecca pesantemente da questo punto di vista. Proseguendo con l’avventura la situazione migliora un po’, ma l’equilibrio resta comunque fin troppo sbilanciato verso l’aspetto cinematografico.

Partenza troppo lineare

- Le prime ore di gioco di Castlevania: Lords of Shadow 2 sono davvero troppo lineari. Le poche abilità a disposizione precludono molte delle deviazioni previste dal level design e in tante occasioni sembra proprio che ci sia una sola via per procedere. Anche le prime boss fight non riescono a risollevare il livello di sfida con avversari deboli e che mostrano fin troppo chiaramente i loro punti deboli. Un vero peccato, se si considera che procedendo nel gioco entrambi gli aspetti migliorano notevolmente grazie alle numerose abilità e ad avversari ben più temibili.

Tiriamo le somme

Castlevania: Lords of Shadow 2 è un titolo controverso che sicuramente non rende il giusto omaggio alla saga a cui appartiene. Il tentativo di arricchire la storia della famiglia Belmont con elementi presi in prestito da altri generi poteva essere un buon espediente per rinfrescare la giocabilità della serie, ma i pochi elementi innovativi non sono stati perfezionati a dovere e non riescono quindi ad aggiungere valore alla nuova avventura di Gabriel. Fortunatamente le basi sono intatte e anche se la mancanza del supporto del guru Hideo Kojima si sente, il prodotto di MercurySteam rimane un ottimo titolo action che, pur non essendo un capolavoro, saprà soddisfare almeno in parte gli amanti del genere e della saga di Castlevania.
7.0

Gioco recensito grazie all'aiuto di Xbox e Konami.


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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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