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Rayman Origins
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Recensione - Rayman OriginsXbox 360Game

La simpatica mascotte di Ubisoft, Rayman, si prepara per un ritorno in grande stile: abbandonati poligoni e textures e lasciati i Rabbids liberi di seguire la loro strada, la serie ritorna alle sue origini di platform game a scorrimento rigorosamente 2D, ma sfruttando al massimo le capacità grafiche delle moderne console. Scopriamo insieme l'esito di questa fusione tra classico e moderno.

Il Gioco

Rayman ed i suoi amici, il fido Globox e due maghetti Teensies, sonnacchiano beatamente nella Radura dei Sogni; il loro ronfare disturba però una strana e belligerante vecchietta che abita nel sottosuolo, la quale per punirli decide di inviare un esercito di Darktoon, oscure creature che prendono in ostaggio i cinque mondi connessi alla Radura, ingabbiandone le ninfe che li proteggevano. Sta quindi a Rayman e compagni reagire e liberare le terre occupate dall'oscura minaccia.

Come avrete immaginato, la storia di Rayman Origins non ha particolari velleità narrative ma serve il solo scopo di fornire un pretesto per permetterci di esplorare i diversi livelli messici a disposizione dagli sviluppatori; siamo alle prese con un platform game 2D dall'impostazione estremamente classica, che ci vede percorrere sette diversi mondi, ognuno suddiviso in numerosi livelli a tema e caratterizzato dallo sblocco di un nuovo potere per il protagonista - o i protagonisti, visto che è giocabile in cooperativa da un massimo di quattro giocatori sulla stessa console. Se all'inizio l'unica possibilità a disposizione dei giocatori è il salto, man mano il gioco ci vedrà guadagnare nuove abilità come la possibilità di sferrare pugni contro i nemici, planare dolcemente per superare piattaforme molto distanti tra loro o nuotare sott'acqua. Unitamente alle abilità guadagnate di mondo in mondo, il gioco mantiene inoltre l'esperienza sempre varia mutando progressivamente le meccaniche dei livelli ed introducendo sfide o impedimenti sempre nuovi: potenti getti d'aria che rischiano di sbatterci contro nemici appuntiti, livelli ghiacciati in cui l'attrito col terreno è ridotto al minimo, altri in cui dovremo correre velocissimi su rampe semicircolari per raggiungere piattaforme altrimenti inaccessibili e così via. Le stesse meccaniche platform vengono di tanto in tanto soppiantate da altri tipi di gameplay: alcuni livelli ad esempio trasformano il gioco in uno sparatutto a scorrimento mentre, in groppa a gigantesche zanzarone, ci troviamo a fronteggiare ondate di nemici volanti, mentre altri sono ambientati sott'acqua e ci vedono nuotare tra le tante insidie di un mondo sommerso.

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Per chi apprezza le sfide, inoltre, si può cercare di ottenere punteggi sempre più elevati raccogliendo gli esserini fluttuanti che popolano i livelli, i Lum, così come cercare aree nascoste in cui ottenere ulteriori ricompense e aumentare il proprio punteggio. Possiamo inoltre sbloccare anche dei particolari livelli in cui dovremo correre senza mai fermarci inseguendo un forziere pieno di monete, senza farci bloccare da nessuno degli ostacoli che il gioco ci porrà davanti: una adrenalinica prova di riflessi pronti. Come già accennato, poi, è possibile giocare insieme ad un massimo di altre tre persone che ci aiuteranno a completare i vari livelli: quando uno dei giocatori muore, questo diventa una bolla fluttuante che, se colpita da uno degli altri giocatori, farà resuscitare il personaggio. In questo modo ci si può aiutare a vicenda nel completamento del gioco, rendendolo un'esperienza molto più piacevole e divertente anche per i meno esperti.

Per visitare tutti i mondi e liberare le cinque ninfe, impiegherete circa 6-7 ore a seconda che giochiate da soli o in compagnia, cosa che rende più facile e veloce l'attraversamento dei diversi livelli; ma il gioco non si ferma qui, perchè i mondi andranno poi ripercorsi per sbloccare ulteriori livelli extra ed arrivare ai boss finali, aggiungendo quasi altrettante ore al mix. Non ci troviamo alle prese con un titolo estremamente longevo, ma anche grazie alle capacità co-op è probabile che tornerete spesso a visitarne i diversi mondi.

Amore

Un'opera d'arte

- Sin dai primi secondi di gioco, Rayman Origins colpisce per l'incredibile realizzazione grafica: tutti i livelli sono disegnati ed animati splendidamente, tanto da apparire più simili ad un cartone animato che ad un videogioco (grazie anche al frame-rate di 60 fps che rende lo scrolling fluido e stabilissimo), e questo non fa che esaltare la grande creatività infusa dai designers in ogni dettaglio. Le ambientazioni si presentano al tempo stesso suggestive e stravaganti: si va da quella in cui piattaforme ed elementi dello scenario sono rappresentati da pezzi di strumenti musicali, corde di chitarra e partiture, passando per quella a tema culinario in cui da distese ghiacciate piene di cibo si passa alle torride cucine, librandosi tre trecce di peperoncino e pentoloni, fino ad ambientazioni più naturalistiche come quella della foresta, rigogliosa di un verde smeraldo o quella subacquea, tanto affascinante quanto pericolosa. Ed i personaggi che popolano il mondo di gioco non sono da meno, come ad esempio gli strani esseri che ci tendono la mano per farci dondolare tra una piattaforma e l'altra. Un titolo visivamente ispiratissimo, a riprova di come i videogiochi possano essere anche arte.

Simbiosi tra audio e gameplay

- Se il gioco è un continuo spettacolo visivo, l'audio non è da meno: non solo la colonna sonora presenta gli stessi tratti di originalità ed ottima fattura della grafica, ma è pensato per interagire organicamente con le azione del giocatore: ogni oggetto su cui saltiamo, nemico ucciso o Lum raccolto, genera un suono diverso che si va a fondere in un affresco uditivo di rara bellezza. E' difficile da descrivere a parole: va ascoltato.

Level design vario ed elaborato

- I livelli di Rayman Origins non spiccano solo per bellezza estetica: sono disegnati anche in modo da offrire un'esperienza di gioco sempre diversa dall'inizio alla fine. Oltre al gameplay platform di base, troviamo livelli che dovremo superare scivolando tra rampe di ghiaccio, planando tra forti correnti ascensionali evitando i nemici oppure cavalcando un buffo serpente volante di bambù, senza considerare il bellissimo mondo sommerso il cui il gameplay non è neanche considerabile da platform game. Una tale varietà di situazioni terrà il vostro interesse sempre alto dall'inizio alla fine.

Giocare insieme

- Rayman Origins risulta già molto soddisfacente e divertente in singolo, ma la cooperativa a quattro giocatori introduce una ulteriore possibilità di divertimento con i nostri amici o parenti: chiunque può inserirsi in ogni momento nella nostra partita andando a controllare uno degli altri personaggi (molti dei quali sbloccabili durante il gioco), tutti dotati delle stesse abilità di Rayman. Percorrere insieme i vari livelli è molto divertente anche grazie alla possibilità di resuscitare gli amici morti senza dover ricominciare dall'ultimo checkpoint; si crea inoltre anche una sorta di rivalità che vede ogni giocatore cercare di ottenere più punti degli altri, pur continuando a collaborare per il fine comune del completamento del livello. Un'ottima modalità anche per divertirci con i più piccoli o giocatori meno esperti, permettendogli di percorrere con noi i bellissimi livelli in una maniera meno frustrante che se lo facessero da soli.

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Odio

Niente co-op online

- Proprio perchè la co-op risulta così ben fatta ed efficace, è un peccato che non ci sia permesso di goderne anche con i nostri amici su Xbox Live: questo avrebbe sicuramente aumentato l'appeal di un già ottimo titolo. Peccato inoltre per l'assenza di qualsiasi altro tipo di interazione online: ad esempio classifiche dei tempi di percorrenza dei livelli o dei punteggi avrebbero sicuramente favorito una sana competizione con i nostri amici su Live.

Tiriamo le somme

Rayman Origins si conferma come uno dei più bei platform game di questa generazione: non possiede l'innovatività di Braid o il livello di sfida di Outland, ma ha carisma da vendere grazie ad un impianto audio/visivo ispiratissimo e di alta caratura artistica oltre ad un gameplay vario e soddisfacente per tutti i tipi di giocatore, grazie anche all'ottima modalità co-op. Una piccola perla che sarebbe davvero un peccato lasciarsi sfuggire.
9.0

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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