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Stacking

Recensione - StackingXbox 360 DigitalGame

Cosa distingue un normale gioco Live Arcade da un titolo targato Double Fine? Semplice: la presenza allo sviluppo del grande Tim Schafer, responsabile di molti giochi storici come la serie Monkey Island o il più recente Brutal Legend. La sua vérve creativa è il marchio di fabbrica di ogni gioco prodotto, e Stacking non fa eccezione. Scopriamo insieme cosa la sua fervida mente ha partorito stavolta.

Il Gioco

In Stacking impersoniamo Charlie Blackmore, una piccola matrioska (le tipiche bambole russe ad incastro) che deve salvare i numerosi membri della sua famiglia rapiti dalle guardie del regime del Barone, un industriale despota e malvagio che obbliga persino i bambini a lavori massacranti, come spalare carbone in angusti meandri pericolosissimi per la salute dei piccoli pargoli. Il coraggioso Charlie, risparmiato solo per via della sua minuta statura, parte quindi alla ricerca dei suoi fratellini e sorelline sparsi nei luoghi più disparati per liberarli dall’oppressione del terribile Barone. Durante la nostra avventura incontriamo anche altre bambole oppresse e bisognose di aiuto e, spesso, aiutarle si rivelerà fondamentale per il raggiungimento dei nostri scopi. Presenza costante del gioco sarà invece Levi, una matrioska vagabonda e dall’animo artistico che farà da mentore al piccolo Charlie, istruendolo e aiutandolo anche attraverso la costruzione di una stanza segreta dove potremo custodire tutti i premi sbloccati ed ammirare i dipinti di Levi che narrano le nostre imprese.

Quello che però rende unico Stacking, oltre all’originalità del protagonista e degli altri personaggi che popolano il gioco, è il gameplay basato sugli incastri possibili tra le varie bambole; arrivando alle spalle di una matrioska (necessariamente più grande di una taglia di quella in uso) possiamo infatti entrarci dentro e prenderne il controllo con la semplice pressione di un tasto. Ogni bambola ha una sua abilità specifica che la distingue e che dovremo utilizzare nel giusto contesto per venire a capo delle varie situazioni proposte. Un altro aspetto fondamentale della struttura sono i dialoghi, sempre brevi e concisi, tramite i quali dovremo riuscire a capire cosa fare e quale matrioska sia più adatta da utilizzare. Parlare con più bambole possibili è indispensabile per elaborare la giusta strategia per risolvere le varie missioni, che comunque presentano approcci e soluzioni multiple e quindi lasciano buona libertà alla fantasia del giocatore.

Amore

Matrioske per tutti i gusti

- La struttura di gioco, semplice e immediata, è sostenuta da una varietà di situazioni e bambole davvero elevata; in ogni livello si incontrano matrioske pertinenti al contesto e che rappresentano caricaturalmente le loro controparti umane. Ci sono bambole snob, sciantose, maleducate, prepotenti, arroganti ecc, insomma tanti “caratteri” diversi rappresentati benissimo non solo dai loro volti ma soprattutto dalle loro abilità, eseguibili in qualsiasi momento attraverso il tasto A. Ad esempio si può utilizzare il fascino di una matrioska prorompente per sedurre e distrarre una guardia piazzata davanti ad una porta per renderla quindi accessibile; oppure, nei livelli più avanzati, usare le abilità di più bambole contemporaneamente, disincastrando rapidamente la bambola appena usata per passare alla successiva prima che finisca l’effetto. Inoltre ogni missione può essere completata in modi differenti (anche 5 soluzioni diverse per missione) e questo assicura una rigiocabilità molto elevata basata sulla ricerca di soluzioni alternative a quelle già sperimentate. Esistono inoltre delle particolari matrioske uniche, delle quali ne esiste cioè un solo esemplare nel gioco, da trovare, collezionare e spesso sfruttare a nostro vantaggio.

Tanti piccoli, grandi mondi

- L’universo di Stacking è diviso in diversi livelli, tutti egregiamente realizzati e ben caratterizzati. Il punto di partenza è la stazione centrale, una specie di hub dal quale accedere poi a tutti gli altri scenari di gioco. Durante la nostra avventura visiteremo navi da crociera, enormi dirigibili, treni-prigione mascherati da parco giochi e via dicendo, tutti luoghi ricchi di dettagli e con un level design molto ricercato, mai piatto o banale. Ogni scenario è quindi vivo e credibile seppur riprodotto in stile "giocattoloso", con una netta predominanza di oggetti in legno o cartone, tanti luoghi nascosti da raggiungere con le giuste matrioske e tantissimi richiami al mondo delle favole e dell’immaginario infantile, ma anche una buona dose di critica alla triste realtà dello sfruttamento minorile.

Finte ma bellissime

- Stacking offre un comparto grafico di prim'ordine con texture di ottima fattura e soprattutto shader perfetti su tutte le bambole, rese davvero in modo impeccabile anche nell’espressione dei volti e nell’abbigliamento. Le animazioni, seppur limitate dalla natura statica delle matrioske, sono ben realizzate e spesso godono di effetti particolari degni di nota, come i vari giochi di luce, fumi e vapori che generano alcuni matrioske attraverso le loro abilità. Il tutto è accompagnato da semplici motivetti musicali anni 50 e l’unica pecca sono degli sporadici cali di frame-rate che comunque non influiscono assolutamente sulla giocabilità.

Odio

Poco impegnativo…

- Purtroppo la scelta di semplificare la struttura del gioco, per renderla così immediata e fruibile a tutti, ha snaturato la natura di avventura grafica che è alla base di Stacking. In pratica si usano 4 tasti: uno per incastrarsi, uno per disincastrarsi, uno per parlare e un altro per compiere l’abilità della bambola in uso. Non esistono menù con oggetti da combinare, non ci sono dialoghi a scelta multipla, azioni complesse o altri elementi tipici del genere e che avrebbero conferito maggiore profondità all’avventura. Tutto si riduce a un buon colpo d’occhio; trovare la matrioska giusta da utilizzare in mezzo a tante comparse e sfruttarne la caratteristica che la contraddistingue è l’unica attenzione richiesta per risolvere i vari enigmi, tranne che per rari casi leggermente più complessi. Inoltre in qualsiasi momento è possibile leggere i tre aiuti disponibili per ogni missione e vi assicuro che la maggior parte dei suggerimenti è davvero troppo eloquente, svelando palesemente la soluzione senza troppi giri di parole.

…e abbastanza breve

- A causa della sopracitata semplicità, terminare il gioco richiede solamente 4/5 ore alle quali però si possono aggiungere ore extra se si decide di sperimentare ogni soluzione possibile per tutte le missioni presenti oppure se si ha voglia di collezionare tutte le matrioske uniche che, effettivamente, sono parecchie. La longevità finale dipende quindi molto dalla voglia del giocatore di esplorare le numerose soluzioni alternative offerte, ma il ritmo abbastanza lento, e a volte noioso, del gameplay potrebbe far desistere più di una persona.

Tiriamo le somme

Stacking è un gioco originale e diverso dalle molte produzioni attuali; non poteva essere altrimenti considerando chi è il suo creatore, ma è allo stesso tempo un titolo che potrebbe non piacere a tutti. L'idea delle matrioske è un vero colpo di genio, peccato però che ad offuscare la bellissima atmosfera, l’immediata giocabilità e l’ottimo comparto tecnico ci siano delle leggerezze strutturali innegabili. La semplicità e ripetitività delle missioni proposte unitamente alla durata piuttosto bassa sono i principali elementi negativi da tenere in considerazione prima di un eventuale acquisto. D’altra parte non capita tutti i giorni di vivere un’esperienza ludica così fuori dal comune; provatelo, potreste comunque rimanerne profondamente affascinati.
7.5

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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