MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



Stuntman: Ignition
copertina

Recensione - Stuntman: IgnitionXbox 360Game

Nel 2002 esordì sulle console di vecchia generazione il primo gioco dedicato alla pericolosa professione dello stuntman e subito si fece notare per l’originalità del tema trattato senza però convincere del tutto. Da allora sono passati cinque anni ed ora è THQ a produrlo mentre Paradign Entertainment ha curato lo sviluppo della nuova versione. Vediamo di scoprire se le potenzialità della nostra Xbox 360 sono state sfruttate a dovere e se il gioco riesce ancora a catturare l’attenzione dei giocatori con salti mozzafiato e manovre al cardiopalma, senza incappare nei limiti del suo predecessore.


E’ uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo!
Se siete appassionati di film d’azione e di tutte quelle scene piene di inseguimenti e incidenti spettacolari, vi sarete spesso ritrovati pieni d’ammirazione per i piloti che le hanno eseguite sul set. Ora Stuntman: Ignition ci dà la possibilità di emulare le loro gesta provando noi stessi ad intraprendere una carriera da cascatore partendo dalle basi fino a diventare dei famosi e stimati professionisti. Il gioco inizia con un filmato che ci mostra il nostro alter-ego virtuale impegnato in un breve provino che supera brillantemente: a quel punto un famoso regista ci nota e ci ingaggia per il nostro primo film, e da qui in poi comincia il gioco vero e proprio. Per prima cosa ci viene assegnato un coordinatore acrobatico, cioè un assistente che ci parla attraverso l’auricolare illustrandoci in tempo reale tutte le manovre che dovremo eseguire. Il regista ci spiega poi brevemente la trama del film e le sue richieste riguardo le nostre performance, ripetendoci che si aspetta il massimo da noi e che il suo sarà un grande kolossal in cui l’azione strabilierà gli spettatori.

  • img
  • img
  • img


Ci sono sei film da completare, ognuno dei quali è diviso a sua volta in sei scene da girare, per un totale di 36 missioni. Al termine di ogni scena ci sarà dato un voto da una a cinque stelle, che andrà a sommarsi al nostro punteggio totale permettendoci di scalare la graduatoria degli stuntman fino a raggiungere la vetta, scopo finale del gioco. Tutti i film sono dei chiari omaggi a delle pellicole reali dalle quali prendono spunto, come nel caso del primo che si chiama Aftershock ed è ispirato al filone catastrofico. Qui interpreteremo la controfigura di vari personaggi alle prese con un’eruzione che sta distruggendo una piccola cittadina tra le montagne. Durante i caricamenti che precedono le scene ci vengono mostrati i disegni con gli schemi delle manovre più importanti mentre il nostro coordinatore ce le spiega accuratamente fornendoci anche vari consigli.

Le prime acrobazie sono abbastanza semplici e consistono fondamentalmente in derapate, salti e un po’ di slalom nel traffico in fuga. In sostanza ci ritroveremo a seguire un percorso lungo il set mentre al nostro passaggio si attivano i vari effetti speciali, come le esplosioni o le manovre parallele di altre comparse intente a rendere credibile la finzione. Ci saranno voragini da saltare, varie auto che ci vengono incontro da schivare, esplosioni da evitare e barricate di detriti o muri da sfondare per proseguire la corsa. Le manovre che dobbiamo eseguire sono evidenziate sempre da un’icona gialla posta sulla zona attiva, generalmente ben visibile. Ovviamente c’è un timer che ci costringe a non prendercela troppo comoda e ci sono anche delle frecce che delimitano il raggio d’azione delle telecamere, dal quale è proibito uscire. Abbiamo anche un numero massimo di cinque errori di tolleranza nella modalità normale e sette in quella facile; questi errori riguardano però solo le acrobazie perché se scade il tempo, si esce dai confini o si ha un incidente troppo grave, la missione fallisce comunque.

Dopo le prime semplici manovre saremo chiamati ad effettuare delle nuove acrobazie un po’ più complesse, e per questo avremo a disposizione un set generico dove svolgere un tutorial per impararle alla perfezione prima di eseguirle nei film. Acrobazie come l’inversione a 180° senza freno a mano, la guida su due ruote o il salto con avvitamento da una rampa sono alcune delle manovre che progressivamente dovremo apprendere. Inoltre in Stuntman: Ignition non guideremo solo veicoli a quattro ruote ma anche varie motociclette e per questo dovremo padroneggiare anche le impennate e le scivolate necessarie a far passare il nostro mezzo sotto camion e simili ostacoli.

I comandi per eseguire le manovre sono pochi e semplici; con il grilletto destro si accelera mentre col sinistro si frena, il tasto B rappresenta il freno a mano e il tasto Y attiva un’azione che cambia di volta in volta a seconda della scena. Premendola in certi punti, ad esempio, si accendono delle cariche esplosive posizionate in modo strategico vicino al nostro passaggio, oppure se si è alla guida di un veicolo dotato di missili o mitragliatrice si attiva il nostro arsenale per far saltare in aria ostacoli o mezzi nemici. Niente di complicato, nessuna mira precisa richiesta, tutto è automatico e non necessita di nessun altro accorgimento oltre alla pressione al momento giusto del suddetto tasto. Non mancano poi le scene d’inseguimento, in cui oltre che preoccuparci delle acrobazie e dei punti dovremo cercare di non farci distanziare troppo dall’auto in testa altrimenti la sequenza viene tagliata e bisogna ricominciare. Una volta completata una scena si può osservarne il replay che ci offre una visione completa e sensata di tutto quello che abbiamo appena fatto. Durante il gioco infatti sono visibili le tipiche telecamere a giraffa, gli addetti ai lavori ai bordi delle scenografie e tutto il materiale di scena necessario, ma nel replay possiamo vedere la scena nella sua forma finale, montata e pronta per le sale.

Alla fine di tutte le scene di un film, poi, si sbloccherà il trailer dello stesso realizzato in modo molto credibile, come se il film dovesse davvero arrivare presto sui nostri schermi. Con il giusto numero di stelle si sbloccheranno anche i nuovi set; uno richiama palesemente la vecchia serie tv Hazzard, altri sono dei mix tra i vari Mission Impossible, 007, Batman (con tanto di clone della bat-mobile) ed un omaggio ai vecchi b-movie polizieschi anni 70.
Numerosi anche i veicoli che avremo a disposizione tra i quali troviamo coupè sportive, auto della polizia, l’autopompa dei vigili del fuoco, camion, SUV, Monster 4x4, buggy, jeep corazzate, moto da strada e da enduro, e perfino un autoarticolato con un missile SCUD sul rimorchio!

  • img
  • img
  • img


3, 2, 1, Ciak... si (ri)gira!
Stuntman Ignition appare come un gioco di guida molto arcade, anche se in realtà quello che conta davvero non è solo l’abilità al volante bensì la memoria. E’ molto difficile infatti completare bene una scena la prima volta che la si gioca, perchè le acrobazie sono tante e si finisce sempre per saltarne qualcuna. Bisogna quindi rigiocare il livello più volte per memorizzare dove appariranno esattamente le icone-acrobazia, ma se si vuole ottenere il punteggio massimo questo non basta. Oltre a non mancare le manovre richieste si deve anche tenere sott’occhio uno speciale moltiplicatore dei punti; dopo aver effettuato un’acrobazia avremo solo un paio di secondi per attaccarne un’altra e continuare così una sorta di lunghissima combo fino alla fine della scena. Altrimenti, scaduti i due secondi, il contatore posto all’angolo superiore dello schermo sparirà e anche completando tutte le acrobazie sarà impossibile ottenere le fatidiche 5 stelle. Per mantenere attivo il moltiplicatore è necessario inventarsi manovre fuori programma, come ad esempio sfiorare oggetti o edifici, derapare, rompere qualcosa o effettuare dei salti non dimenticando però di eseguire sempre le acrobazie primarie. Insomma, avrete capito che il “perfect score” è davvero difficile da ottenere e richiede molto tempo e tanta, tanta pazienza.

D’altronde se ci si accontenta del primo punteggio ottenuto, anche se basso (una o due stelle), dopo un paio di film ci si ritrova bloccati perché i nuovi set richiedono un numero di stelle minimo per proseguire oltre al completamento delle scene precedenti. In questo caso bisogna tornare a rigiocare le scene nelle quali si sono ottenuti i punteggi più bassi per procurasi altre stelle, quindi tanto vale impegnarsi a fondo fin da subito se si intende riuscire nel gioco.

L’originalità di Stuntman: Ignition è un pregio ma, purtroppo, al tempo stesso anche un grande limite; la giocabilità immediata delle prime scene lascia ben presto il posto ad una sensazione di monotonia e ripetitività. Le nuove acrobazie che si aggiungono alla lista ed i nuovi set non risolvono certo il problema; dai primi minuti di gioco fino alla fine bisogna sempre fare le stesse cose. E bisogna farle bene, al punto che ci ritroviamo a rigiocare alcune scene anche 15-20 volte prima di ottenere una valutazione decente. Nei livelli avanzati ci sono sequenze talmente incasinate e piene di acrobazie da fare consecutivamente in cui gli occhi faticano a individuare le icone gialle che spesso si confondono tra le esplosioni e il caos generale. Può capitare di svoltare ad un incrocio, trovarsi davanti 4 o 5 veicoli che ci vengono incontro e sentire il nostro coordinatore che ci indica di “passare vicino al veicolo”... già, ma quale? Certo, c’è la famosa icona gialla ma notarla in una frazione di secondo mentre si sfreccia ad alta velocità è più una questione di fortuna che di bravura. E una volta perso l’attimo, non rimane altro che ricominciare tenendo bene a mente stavolta il veicolo in questione per non trovarsi di nuovo impreparati. Questa filosofia vale per quasi tutte le scene; bisogna tenere sempre gli occhi aperti e cercare ossessivamente l’obiettivo al quale il nostro coordinatore si riferisce. C’è da considerare poi che alcuni veicoli sono poco manovrabili e hanno poca ripresa (camion e autoarticolati su tutti, ma a volte anche le auto normali) e se per caso non ci si allinea con molto anticipo ad una rampa o se si taglia male una curva è impossibile correggere il nostro mezzo per recuperare terreno e secondi preziosi ; si fallisce inesorabilmente. Stesso discorso se ci impuntiamo col muso dell’auto contro un palo; fare retromarcia e ripartire necessita di tempi troppo lunghi e si perde inevitabilmente la possibilità di effettuare qualche acrobazia.

Per questo le scene in cui si usano le moto risultano un pò più divertenti e giocabili e leggermente più semplici da completare. Le dimensioni ridotte delle due ruote e la maggiore praticità di guida permettono di attraversare uno stretto varco, evitare ostacoli, sfiorare in velocità gli altri veicoli e perfino correggere le traiettorie con maggiore scioltezza. Inoltre le impennate tra un’acrobazia e l’altra sono un sistema efficace e pratico per tenere il moltiplicatore dei punti sempre attivo per puntare alle fatidiche 5 stelle.


Cosa c'è di nuovo sotto i riflettori
Avanzando nella nostra carriera di stuntman potremo sbloccare una serie di sei lavori alternativi che torneranno utili per guadagnare altre stelle. Si tratta di spot pubblicitari e piccoli show in delle arene, della durata media inferiore a quella delle scene dei film ma con una tolleranza di errore davvero esigua. Basta infatti sbagliare una sola volta per ritrovarci a dover ricominciare da capo; attivando la modalità facile gli errori concessi salgono invece a due. Inutile dire che la frustrazione in questi casi ha il sopravvento sul divertimento. Se comunque si ha la pazienza di completare sia i film che i vari lavoretti extra, si viene ricompensati con un gran numero di veicoli e oggetti da usare nella modalità multigiocatore. Inoltre si possono sbloccare i 50 stemmi presenti, ognuno dei quali rappresenta la riuscita di una determinata azione come, ad esempio, lo stemma per il primo ribaltamento, per la prima auto avvolta dalle fiamme, per la miglior derapata, ecc. Trattandosi di film non potevano mancare gli Oscar degli stuntman, cioè i premi Taurus, delle particolari statuette che ci possiamo aggiudicare completando le acrobazie chiave di ogni scena.

La durata globale della carriera però rimane comunque bassa e il gioco si finisce in circa 7/8 ore; ovviamente ottenere tutte le stelle e tutti gli extra richiede un po’ più di tempo. Per allungare l’esperienza c’è in ogni caso la modalità Live ed un editor di arene. Il sistema multiplayer permette ad un massimo di otto giocatori di sfidarsi in “gare” o “battaglie” sui vari set. Nelle gare l’importante è la posizione d’arrivo e per vincere bisogna sfruttare la nitro che si ottiene effettuando varie acrobazie a piacere; nelle battaglie invece, oltre a dover completare un certo numero di giri, è necessario anche guadagnare il maggior numero di punti con le manovre richieste dal regista. Durante queste sfide il gioco è meno vincolato ai rigidi schemi del single-player e più simile ai comuni racing-game in circolazione, e non presenta alcun problema di lag. Una volta online sarà anche possibile confrontare i nostri punteggi con quelli degli altri giocatori consultando la classifica mondiale comodamente divisa per film e per scena.

Stuntman: Ignition ha un comparto grafico appena sufficiente, che non impegna particolarmente l'hardware della console Microsoft. I modelli delle auto e delle moto sono in generale buoni, ma gli scenari sembrano quelli della passata generazione e mostrano spesso un dettaglio approssimativo e grezzo, anche se il buon motore di illuminazione riesce comunque a ricoprire il tutto di una sottile patina next-gen. Il nostro pilota e gli altri figuranti sono molto spigolosi e legnosi nei movimenti e durante le cadute sembrano più che altro dei manichini. Meglio invece la realizzazione delle esplosioni e dei vari effetti speciali grazie anche all’uso del motore Havok; il framerate però nelle situazioni più caotiche tende inspiegabilmente a calare e in generale non si hai mai un gran senso di fluidità.

Nota di merito invece per il reparto audio; gli effetti sonori sono buoni ed efficaci e le musiche si adattano perfettamente ai temi dei vari film. Ottimo infine il doppiaggio in italiano, curato e credibile, merito anche delle molte battute presenti, ben tradotte, pronunciate fuori campo dai registi e dai loro aiutanti.

  • img
  • img
  • img


Titoli di coda
Stuntman: Ignition è indubbiamente quello che si definisce un titolo di nicchia, la cui essenza è racchiusa nel rigido meccanismo di ripetere sempre le stesse cose finché non si raggiunge la perfezione, o quasi. La giocabilità è basata su un sistema troppo incline agli errori del giocatore, e questo può diventare alla lunga snervante. Graficamente non risulta particolarmente rifinito, in single-player dura poco e può risultare ripetitivo e frustrante già dopo le prime partite. Piacerà a chi ha apprezzato il precedente capitolo perché il gioco è molto simile, con l’aggiunta delle modalità multigiocatore che sono forse l’aspetto più divertente del titolo ed un gran numero di extra da sbloccare; per tutti gli altri vale più che mai il consiglio di provarlo prima di acquistarlo.
7.0

c Commenti

copertina

c

Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...