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Verdun

Recensione - VerdunXbox One DigitalGame

Dopo Battlefield 1, la Prima Guerra Mondiale torna ora sulle nostre console con il più crudo e realistico Verdun, votato principalmente al multigiocatore. Scopriamone insieme le caratteristiche.

Il Gioco

A differenza della Seconda Guerra Mondiale, la Prima si è svolta in un numero di battaglie tutto sommato ridotto, solo che queste sono state incredibilmente grandi e combattute. L'industria bellica era ancora agli inizi, quindi il grosso delle battaglie era combattuto con mezzi ancora piuttosto acerbi e soprattutto da tanti, tantissimi soldati che si fronteggiavano tra le trincee, morendo in centinaia per conquistare qualche metro in più. Verdun vuole mettere i giocatori proprio in questa situazione, facendoli combattere fianco a fianco in trincea con armi piuttosto rudimentali e con la morte che può arrivare in ogni momento.

Verdun non perde molto tempo con la storia, se non ricordandoci qualche breve nozione sulla Prima Guerra Mondiale per darci un minimo di contesto storico. Per il resto, dopo un breve tutorial che spiega come funzionano le trincee e come fare per conquistarle, possiamo scegliere una modalità e buttarci nell'online. Sì, perchè Verdun un gioco principalmente multiplayer, con una sola modalità giocabile offline: Difesa del plotone, una specie di modalità Orda giocabile anche online dove da soli o accompagnati dai nostri compagni dobbiamo difenderci da ondate sempre più numerose di soldati. Ma non corriamo troppo e vediamo come si gioca questo sparatutto della Prima Guerra Mondiale che punta sui combattimenti realistici.

In primis, scordatevi la frenesia di titoli alla Call of Duty. Il titolo di M2H è caratterizzato da movimenti lenti, poche armi per volta, letali (quasi tutte capaci di uccidere chiunque con un singolo colpo in pressoché ogni parte del colpo) ma imprecise, e combattimenti ridotti a letali incontri col nemico da una trincea all'altra, senza veicoli o altre diavolerie. Non si corre all'impazzata ma puntando a obiettivi che possono variare in base alla modalità: troviamo Linee del Fronte dove ci si alterna rapidamente tra il dover attaccare o difendere una trincea, Scontro Mortale con Fucile che altro non è che un deathmatch a base di soli fucili e Logoramento, dove la battaglia si svolge con vite limitate, con un sistema simile a Battlefield.

MX Video - Verdun

Ed a proposito della saga di DICE: chi ha giocato a Battlefield 1 ritroverà anche qui diversi elementi di gioco che hanno reso l'ultimo capitolo della saga piuttosto memorabile e "old school". Parliamo per esempio del fatto che tante armi hanno la baionetta incorporata, utilissima visto che molte battaglie si svolgono in spazi strettissimi con tanto di armi imprecise che possono mancare il bersaglio anche da pochi passi. Ma troviamo anche la possibilità di usare il gas nervino e di doversi difendere da esso con la maschera antigas, che limita visibilità e precisione. Troviamo però anche accessori più classici e letali come granate o lanciafiamme, da guadagnare sul campo con il proprio squadrone.

Sempre similmente a Battlefield, il gioco vede combattere gruppi di 4 giocatori, in questo caso con ruoli diversi tra loro (cecchino, assalto, e così via), che oltre a dover lottare per la propria fazione dovranno anche cercare di ottenere buoni risultati personali. Il motivo? Per poter guadagnare punti di sblocco che daranno accesso ad armi sempre più potenti nel corso della partita, in un sistema non troppo diverso dai MOBA dove ci si potenzia a partita in corso. Qui però contano anche le performance globali del team, quindi si deve seguire il proprio comandante che indicherà luoghi da attaccare e difendere, dove fare fuoco di copertura e così via. Naturalmente anche i semplici soldati potranno chiedere aiuto o cambiamenti di equipaggiamento, ma le loro richieste passano prima dal comandante che può decidere di negarle.

Il gioco offre una notevole varietà di armi da sbloccare man mano in battaglia, ed anche qui c'è un sistema di livelli ma è più una questione di valore che di vantaggi sul campo di battaglia, mettendo così i giocatori allo stesso livello quando comincia la lotta. Ovviamente, come tutti i giochi prevalentemente multiplayer, Verdun vive e muore grazie all'attività nei server, e al momento è sfortunatamente difficile trovare più di qualche centinaio di giocatori per volta; un bel problema per un titolo multigiocatore. Infine Verdun è tradotto in italiano, anche se in maniera molto approssimativa: diverse parti sono state lasciate in inglese, e molte altre sembrano fatte con qualche traduttore online, talmente risultano sgrammaticate e imprecise. Nulla di eccessivamente grave o incomprensibile, comunque.

Amore

Nascosti in trincea

- Dimenticatevi la frenesia di Call of Duty o l'approccio hoolywoodiano di Battlefield 1: Verdun è un'esperienza pura e dura che mette davvero i giocatori dove la prima guerra fu combattuta. Non in cima ai palazzi o dentro musei spettacolari, ma in trincea. Ed è proprio qui che passerete il vostro tempo, dovendovi sempre guardare le spalle dagli agguati nemici e combattendo in luoghi strettissimi. Ogni tanto potrete usare granate o l'artiglieria per stanarli, ma scordatevi killstreak o super-armi: qui si vince in primis coi nervi saldi e col lavoro di squadra, perché basta un colpo per morire, quindi l'attesa dei momenti giusti è la chiave per la vittoria.

Multiplayer originale

- Molto più che nella stramaggioranza degli sparatutto presenti sul mercato odierno, Verdun punta sulla tattica e sulla collaborazione tra giocatori. Man mano che i team ottengono risultati sul campo di battaglia potranno mettere le mani su armi sempre più forti, e con modalità di gioco che si concentrano sull'attacco e la difesa di trincee fortificate e ben difese, la collaborazione diventa vitale. Si tratta insomma di un'esperienza multiplayer davvero insolita, molto tattica e molto "statica" per via delle trincee, ma proprio per questo a tratti incredibilmente tesa.

Odio

Che è successo alla grafica?

- Non ho mai giocato a Verdun sul PC, ma ne ho visto diversi video e mi ha sempre intrigato, quindi aspettavo pazientemente l'uscita su console di questo FPS. Sono passati circa due anni dal lancio su PC, eppure questa versione del gioco sembra una beta del titolo di anni fa. Ma è veramente lo stesso gioco? Cosa sono queste animazioni legnose? Dove sono gli effetti speciali come il fumo e le esplosioni? E il sangue dov'è sparito? E cosa sono queste texture da fine ciclo PS2? Mentre giocavo mi è venuto il dubbio se ci fossero delle impostazioni grafiche per avere una visuale paragonabile alla versione PC, ma così non è.

Sparatorie scialbe ed imprecise

- Che non fosse uno sparatutto frenetico si sapeva, ma allo stesso tempo il feeling delle armi di Verdun è a dir poco insipido. Il rinculo si sente molto poco, le armi sono imprecise ma in maniera poco credibile, contando che mi è capitato di sparare (ai bot, quindi la connessione non c'entra) da dieci centimetri in pieno petto e comunque mancarli, e nessun'arma sembra avere un reale peso. Poco importa, perché poi pistole a parte quasi ogni arma uccide con un colpo solo a qualunque distanza, riducendo gli incontri a duelli a chi spara per primo.

Presentazione pessima

- Verdun è un gioco indipendente, e ne prendo atto, ma questa non deve diventare una scusa per un lavoro approssimativo nella presentazione. I menu sono visivamente poco accattivanti e molto macchinosi, l'HUD sa di minimo sindacale con font che più che richiamare la Prima Guerra Mondiale ricordano i primi lavoretti fatti in Word, per non parlare di una traduzione assurda che sembra fatta con Google. Almeno queste cose sono solo estetiche e non impattano il gameplay, perché c'è di peggio. L'esempio peggiore? I compagni indistinguibili dai nemici finché (dopo un secondo circa) non appare un nome sopra di loro in caso si tratti di alleati. Effettivamente è una buona strategia di battaglia aspettare un secondo o due per sparare prima che il gioco ci informi se si tratta di un alleato o meno, sicuramente si vincono molte sparatorie così.

Realismo non significa divertimento

- Uno dei motivi per cui quasi tutti i giochi si concedono delle libertà per rendere le guerre virtuali più divertenti e meno realistiche è perché semplicemente la guerra vera è piena di cose che, trasportate in un videogioco, non sono molto divertenti. Dover stare mezz'ora in trincea appostati rischiando di essere cecchinati da duecento metri da un nemico impercettibile sdraiato dietro a delle macerie? Non molto divertente. Ridurre ogni battaglia a una questione di "chi spara prima" perché praticamente ogni arma è mortale con un colpo solo, rendendo quasi inutile la grande varietà di armi presenti? Non molto divertente. Perdere una battaglia perché dal nulla ci cade in testa una bomba, senza praticamente alcun modo di prevederla o evitarla? Non molto divertente. La tensione della guerra si trasforma rapidamente in frustrazione: sarà anche realistico, ma un gioco deve saper anche divertire.

Server poco popolati

- Questo aspetto non è direttamente imputabile agli sviluppatori in sé, anche se inevitabilmente la qualità del gioco influisce molto, ma vi devo avvisare: già nei primissimi giorni dopo il lancio, i server di gioco (quelli europei almeno) sono pressoché morti. Ci sono momenti in cui non è possibile trovare una partita, mentre nelle ore di punta va un po' meglio, potendo arrivare anche a qualche centinaio di giocatori online, ma se questa è la situazione nei giorni immediatamente successivi all'uscita del gioco, non immagino cosa succederà tra qualche settimana o mese. E dato che potete giocare una sola modalità di gioco in solitaria, cioè Difesa del plotone che altro non è che un susseguirsi di nemici dall'IA incredibilmente stupidi che altro non fanno che corrervi incontro e spararvi, l'eventuale morte dei server toglierebbe praticamente ogni contenuto al gioco. Fate quindi attenzione all'acquisto.

Tiriamo le somme

Volevo tanto che Verdun fosse un bel gioco, e sicuramente i ragazzi di M2H hanno fatto molto per offrire un'esperienza realistica e coinvolgente, ma così non ci siamo proprio. La grafica è anni luce indietro rispetto dalla versione PC con tanto di cali di frame-rate, la presentazione è scadente, la hit detection è veramente indecente ed il feeling generale del gameplay è davvero da titolo budget, senza contare la scarsa popolazione online. Forse un giorno migliorerà e si avvicinerà alla controparte PC, ma per ora si tratta davvero di una delusione enorme. Questa versione di Verdun, a oggi, non è consigliabile a nessuno.
4.5

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L'autore

autore

Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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