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Friday the 13th: The Game

Recensione - Friday the 13th: The GameXbox One DigitalGame

L'horror è da sempre uno dei generi più esplorati nei videogiochi, ma si tratta di solito di titoli single-player. Illfonic prova invece a farci vivere un'esperienza terrificante in compagnia di amici collegati online, sfruttando uno dei simboli dell'orrore anni '80: il Jason Voorhees di Friday the 13th: The Game. Vediamo insieme come.

Il Gioco

La saga di Venerdì 13 (Friday the 13th nella versione originale americana) ha contribuito all'inizio degli anni '80 alla nascita del genere horror "slasher" dove jumpscare, morti violente e personaggi volutamente goffi la facevano da padroni. Con ben 10 film più spin-off e reboot all'attivo, è un gran peccato che la saga non abbia mai avuto un videogioco degno: faremo finta che quell'obbrobrio uscito su NES tempo addietro non sia mai esistito. IllFonic cerca di riempire questo buco nei nostri cuori offrendoci un titolo interamente in multiplayer asimmetrico, dove un giocatore prende i panni dello spietato Jason mentre gli altri dovranno cavarsela contro di lui con mezzi di fortuna, cercando di eliminarlo o scappare prima che arrivi la lama infernale del pazzo assassino.

Niente tutorial, niente gioco offline, niente variazioni sul tema; Friday the 13th: The Game è un gioco unicamente online, e fin da subito sarete nel mezzo dell'azione. All'inizio della partita viene scelto un giocatore (solitamente in modo casuale) che interpreterà Jason, mentre tutti gli altri (per un massimo di 7 giocatori) faranno invece le vittime - o quantomeno cercheranno di non diventarle. Si gioca in 3 mappe campestri che ricalcano le aree dei diversi film, con tanto di filmati di apertura e di chiusura sempre nello stile di Venerdì 13 a dare un po' di contesto al tutto. E la storia delle partite è complessa più o meno quanto le trame della saga di film horror: ci sono un po' di giovani che fanno festa, arriva un pazzo assassino con la maschera da hockey a ucciderli tutti. Chi vincerà?

Iniziamo parlando della giocabilità nei panni dei malcapitati campeggiatori. La visuale è in terza persona e si parte sparpagliati in giro per la mappa. Dobbiamo così iniziare a girare tra case di legno, la foresta, la zona del lago e così via per sopravvivere più a lungo possibile. In giro è possibile trovare armi e trappole per rallentare Jason, nonché nascondersi nei luoghi bui o dentro le case. Ogni personaggio ha qualche perk o statistiche differenti di velocità, resistenza e coraggio, ma il gameplay non cambia particolarmente. I modi per vincere sono molteplici: arrivare incolumi alla fine della partita di 20 minuti, riuscire a scappare usando qualche veicolo come una macchina o una barca (che, come succede sempre nei film horror, vanno prima riparati), o uccidere Jason, ma chi conosce i film sa che è praticamente impossibile. Di sicuro però non bisogna farsi prendere dalla paura, perché lo spietato assassino è capace di localizzare i giocatori impauriti dal loro comportamento, come può essere rimanere da soli in un luogo buio, trovare un cadavere o sentire rumori molesti.

MX Video - Friday the 13th: The Game

Le capacità in combattimento delle "vittime" è molto limitata, in compenso possono usare l'ingegno: è possibile posizionare trappole (ma occhio poi a non finirne vittime), bloccare le porte, passare per finestre strette che Jason è incapace di attraversare. Forza, resistenza e vita sono però incredibilmente limitate, pertanto arrivare faccia a faccia con l'assassino è quasi sempre un'esperienza mortale. Se un giocatore riesce a chiamare aiuto all'esterno, un giocatore precedentemente deceduto potrà ritornare in gioco sotto forma di sceriffo col fucile a pompa capace di eliminare Jason, ma attenzione: ha un solo colpo a disposizione, e mancarlo può condannare l'intera squadra alla sconfitta. Meglio non farsi trovare insomma, e a tal proposito è possibile nascondersi negli armadi, sotto i letti, dentro i cespugli e così via, ma se Jason scopre la vostra posizione può far scattare un "assassinio contestuale" estremamente sanguinario e spettacolare, pertanto se si è sotto l'impressione di essere inseguiti è meglio cambiare aria. Si parte molto svantaggiati, ma i modi per vincere sono numerosi e il gioco di squadra è fondamentale per riuscire a vincere.

Dall'altra parte c'è Jason: come accade in tutti i titoli con multiplayer asimmetrico, il mostro è incredibilmente più forte dei singoli avversari anche perché in questo caso possiede dei poteri paranormali. Può ad esempio diventare invisibile e riapparire a ridosso dei malcapitati campeggiatori, può fiutare la paura per scovare i nemici e con la forza bruta può abbattere porte o eliminare con pochi colpi gli avversari, addirittura a metà partita può attivare una modalità Rabbia per aumentare ulteriormente la propria forza e abbattere anche porte sigillate. Jason non usa però solo la forza bruta, ma anche l'ingegno: sapendo di essere il più forte e letale, può infatti apparire a piacimento per spingere i giocatori avversari a scappare dove vuole lui, oppure creare rumore per innervosirli o togliere la corrente alle casette in legno per lasciare al buio (e impauriti) i campeggiatori. E nel suo caso l'obiettivo è solo uno: eliminare tutti entro la fine della partita.

Il tutto è accompagnato da introduzioni e chiusure di partite con scenette degne dei B-movie di Jason, ma tutto il gioco è costruito intorno a questa filosofia con un look volutamente nello stile delle vecchie VHS, musiche horror classiche che aumentano quando Jason si avvicina (sentiremo la musica prima di vedere il pericolo), i campeggiatori che fanno i classici commenti cliché, e così via. Le partite risultano tutte abbastanza simili tra loro non esistendo modalità alternative, ma ci sono comunque varianti da sbloccare. Da una parte è possibile sbloccare i Jason dei diversi film, dotati di armi differenti e look ispirati ai numerosi episodi della saga, con tanto di omicidi specifici come lo strangolamento o l'infilzamento. Dall'altra, è possibile acquisire diversi aspetti anche per i personaggi civili, tutti dotati di statistiche differenti, con la possibilità di ottenere dei perk casuali che migliorano le statistiche. Per questo basta semplicemente salire di livello con i punti esperienza guadagnati in partita nonché spendere i crediti acquisiti. Infine, capitolo localizzazione; purtroppo Friday the 13th: The Game è interamente in inglese, e visto che la spiegazione delle meccaniche del gioco avviene in forma testuale, conoscere un po' d'inglese è abbastanza importante per capire le regole più avanzate del gioco, mentre la storia è talmente minimale che si riesce a cavarsela anche senza. Friday the 13th: The Game è disponibile in digitale al prezzo di 39,99 Euro.

Amore

Asimmetria portami via

- Negli anni abbiamo assistito a tanti giochi multiplayer asimmetrici, dai minigiochi con lo schermo secondario della Wii U o il poco fortunato monster game Evolve. Pochi però risultano affascinanti come Friday the 13th: The Game; anche grazie al feeling da slasher movie anni 80 che vede da una parte degli sfortunati giovani e dall'altra lo spietato Json, con le sue lame e le sue uccisioni creative. Ciò che ne esce è un affascinante gioco del gatto e topo, dove i giocatori vittime dovranno collaborare per un unico obiettivo, mentre un violento assassino nettamente più forte e armato di loro li rincorrerà per ucciderli. Quando si trova il gruppo giusto, le partite sono davvero elettrizzanti: sicuramente una delle esperienze multiplayer più intriganti degli ultimi anni.

Vero terrore

- La paura è un elemento fondamentale in Friday the 13th: The Game, e non solo perché i malcapitati campeggiatori dovranno scappare da un assassino spietato ben più forte, resistente e malvagio di loro, ma perché questa diventa un elemento integrante del gameplay. Jason può fiutare la paura per scovare le sue vittime, che dovranno quindi cercare di calmarsi cercando compagnia e luoghi illuminati, o addirittura gestire il proprio respiro. Ed il carnefice può anche terrorizzarle apparendo all'improvviso, spaccando finestre e togliendo la corrente. E' un vero e proprio gioco di terrore: chi vincerà?

Il fascino dei B-movie

- Se il primo Venerdì 13 era un horror di tutto rispetto, anche i fan più sfegatati della saga ammetteranno che la serie è man mano diventata sempre più trash. Insomma, a un certo punto l'assassino Jason si è materializzato nello spazio in un futuro lontano, penso basti questo per far intendere la serietà della saga. Ma non è una critica, a molti piace proprio per questo. E il titolo di IllFonic cattura perfettamente lo stile trash ed esagerato della saga, con morti brutali ma talmente esagerate che a volte risultano comiche, una presentazione da B-movie degli anni '80 con tanto di disturbi stile VHS e l'arrivo di Jason che, come nei film, è sempre preannunciato da musiche horror. Insomma, come atmosfera e look, Friday the 13th: The Game è una rappresentazione davvero accurata di una saga storica, nonché di una tipologia di horror che è fin troppo poco rappresentata nel mondo videoludico.

Odio

Un'alpha nei negozi

- Frequenti crash che fanno perdere ogni progresso fatto nella partita. Un frame-rate ballerino con tanti altri problemi tecnici. Un matchmaking incredibilmente lento. Lag anche quando non ce ne dovrebbe essere. Seri problemi di bilanciamento e di design, come per esempio la presenza di aree inaccessibili a Jason che rendono i campeggiatori di fatto immuni. Non sarebbe stato strano tutto ciò se Friday the 13th: The Game fosse stato un titolo Early Access a 15-20 Euro, ma è venduto come gioco completo al prezzo di 39,99 Euro. E la versione Xbox One sembra essere quella messa peggio, complice un lancio dove per sbaglio gli sviluppatori pubblicarono una beta invece della versione definitiva, che così ha anche fatto slittare future patch e novità. Ci vorranno mesi e mesi di aggiornamenti per arrivare a uno stato accettabile: la domanda è solo se per allora sarà rimasta una quantità sufficiente di giocatori.

Contenuti troppo limitati

- Le partite si svolgono tutte in un'unica modalità su 3 mappe, per altro molto simili tra loro, e si può giocare solo online: niente bot, corposi tutorial o una storia single player. Certo, si può variare il menu acquistando perk per i campeggiatori o diversi Jason provenienti dai vari film, ma il gameplay non cambia realmente. Al momento Friday the 13th: The Game offre solo questo, e torniamo al problema del prezzo: è un po' poco per un titolo da 40 Euro.

Grafica rivedibile

- Guardo i trailer del gioco, gli screen distribuiti ed i materiali promozionali di questi mesi. Poi dò un'occhiata al gioco e penso: ma è lo stesso titolo? A parte i problemi tecnici già menzionati, molte texture appaiono decisamente sfocate, molti modelli poligonali sono abbastanza banali e il look volutamente goffo e parzialmente cartoonesco dei personaggi, grazie a una realizzazione tecnica discutibile, risulta semplicemente fuori luogo e poco credibile.

English only

- Un problema non indifferente per chi mastica poco l'inglese: ogni dialogo o filmato è interamente in inglese e senza sottotitoli, pertanto è richiesto un discreto livello di conoscenza della lingua per capire cosa sta succedendo. Per quel che riguarda la comprensione delle meccaniche di gioco, è vero che non sono eccessivamente cervellotiche, ma è assente una qualsiasi forma di tutorial, e quindi le spiegazioni degli elementi di gameplay avvengono sotto forma di testo nel menu, in inglese. Insomma, o sapete l'inglese, o vi servirà qualche guida online in italiano per scoprire alcuni dei segreti di Friday the 13th: The Game.

Tiriamo le somme

Friday the 13th: The Game è una bestia davvero strana. Il loop di gameplay alla base del titolo è efficace, terrificante e unico, sia che si cerchi di sopravvivere nei panni dei malcapitati campeggiatori che, sia che si giochi nei panni del terribile Jason. Peccato però che il tutto sia, almeno per il momento, rovinato da una serie di problemi gravi e da una mancanza di contenuti che fanno sembrare il gioco di IllFonic poco più di un early access.Fosse stato un gioco da una quindicina d'euro, questo sarebbe stato accettabile, ma al prezzo a cui è venduto è impossibile raccomandarlo. E' un vero peccato, perché quando tutto funziona bene ci si diverte molto, e credo davvero che questo titolo possa ambire a grandi cose in futuro, ma ci vorranno sicuramente mesi e mesi di patch e non è detto che la popolazione online rimanga affezionata al gioco così a lungo.
5.0

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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