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Tower of Guns

Recensione - Tower of GunsXbox One DigitalGame

Una torre altissima con trappole all'interno e armi da fuoco enormi all'esterno. Una serie di improbabili eroi chiamati a superare le avversità e distruggere il cuore vivente dell'edificio. Una sola vita, fatela valere. Ecco a voi, Tower of Guns, uscito l'anno scorso su PC e ora finalmente anche sulle nuove console. Analizziamo cosa ci propone il titolo di Terrible Posture Games.

Il Gioco

Tower of Guns è l'ennesimo ibrido basato sul sempre più popolare genere roguelike; uno sparatutto in soggettiva di stampo classico con contenuti generati casualmente, una forte componente di gioco di ruolo e la temutissima permadeath, che ci fornisce una sola vita per partita costringendo alla ripartenza da capo alla morte del proprio alter-ego. Tower of Guns trae persino ispirazione dai cosiddetti sparatutto "bullet hell", nei quali oltre a doversi sbarazzare di innumerevoli nemici è anche indispensabile capire come schivare l'infinità di proiettili che ci sparano contro. Anche se ci sono stati titoli simili su Xbox One di recente (Ziggurat su tutti), il nuovo gioco di Grip Games e Terrible Posture Games ha la sua dose di idee originali.

Il gameplay di base si avvicina molto agli FPS classici degli anni '90, con ben più elementi in comune con Doom e Quake che con Call of Duty o Battlefield. Un FPS frenetico con tanti nemici e ostacoli da schivare, stanze dal design complicato con ascensori, piattaforme in movimento e trappole, ma anche segreti e power-up da scovare. Niente coperture, ironsight, vita rigenerante o mode odierne di questo tipo: solo tanta carneficina, alta velocità, tanti salti e cose da raccogliere. All'inizio della nostra avventura possiamo scegliere un'arma, la cui varietà aumenta in base ai nostri sblocchi, e un perk che ci può aiutare o incrementare il livello di sfida, come il triplo salto, il mancato danno da caduta o la difficoltà aumentata. Quanto troviamo nei livelli è generato casualmente, ma le nostre scelte iniziali possono comunque fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

In ogni stanza troviamo piattaforme tra cui saltare, ostacoli, trappole, nemici a volontà e power-up da raccogliere, ma anche oggetti speciali da usare che ci possono permettere per esempio di fermare il tempo o di usare qualche arma insolita oltre a quella primaria scelta, che normalmente non può essere cambiata. Alla fine di ciascuna area incontriamo un enorme boss che riempirà la stanza di proiettili e possibilmente di nemici minori, mettendo alla prova i nostri riflessi e la nostra barra della vita. Dopo aver battuto un buon numero di questi boss possiamo quindi tentare di abbattere anche l'ultimo boss alla guardia del cuore della torre, e col nostro successo può concludersi quindi la nostra avventura, che può durare 45 minuti ai primi tentativi ma anche 3 soli minuti se si punta allo speedrun più estremo possibile conoscendo ogni segreto. La quantità di sblocchi e modalità, nonché statistiche in costante aggiornamento e la casualità delle aree, rende il titolo rigiocabilissimo, e certamente l'esperienza non finisce ai titoli di coda.

Tower of Guns non punta certo al fotorealismo, con modelli poligonali e un look generale semplicistico, ma propone l'Unreal Engine 3 che fa bene il suo lavoro e raramente presenta cali di framerate o imprecisioni grafiche. Seppur ci sia una gran quantità di modalità tra cui scegliere, nessuna di esse presenta un'opzione multigiocatore, competitiva o cooperativa che sia, e visto quanti FPS anni '90 hanno saputo vivere a lungo grazie alla loro componente online frenetica e precisa, è un peccato non avere nulla del genere in Tower of Guns. Sono comunque presenti classifiche globali dove competere coi giocatori di tutto il mondo, ma le interazioni sociali finiscono qui. Il titolo, inoltre, non presenta alcuna localizzazione in italiano, ma vista la quantità di voci presenti (zero) e di testi (anch'essi ben pochi), difficilmente questa caratteristica causerà problemi.

Amore

Un tuffo nel passato

- Il gampeplay alla base di Tower of Guns è quanto di meglio avevano da offrire i classici FPS degli anni '90 - tanti nemici, tanti proiettili da schivare, armi devastanti, power-up da scovare, stanze piene di trappole e design folli, senza elementi moderni come la vita che si rigenera o la copertura dietro a ripari. E' un duro e puro sparatutto anni '90, e se aggiungiamo l'elemento di casualità e la buona varietà del titolo, difficilmente finirà per annoiare.

Una partita per ogni occasione

- Grazie alla sua componente frenetica, ogni run del gioco può richiedere tre quarti d'ora o pochi minuti, a seconda del nostro stile di gioco e della nostra bravura. Questa caratteristica rende Tower of Guns ideale per ogni tipo di situazione - lunghe maratone davanti al televisore o brevi pause caffè. E grazie alla varietà e casualità del titolo, non avremo mai due partite uguali.

La fine è solo l'inizio

- Seppur sconfiggere il boss finale per la prima volta possa causare grande soddisfazione, va detto che il gioco vero e proprio inizia proprio lì. Tante armi e oggetti ancora da sbloccare, modalità alterantive da provare, classifiche da scavare, tempi "par" da abbattere, segreti da trovare... i titoli di coda sono solo una prima meta, il succo del gioco viene dopo.

Odio

Manca qualcosa

- Tower of Guns è un titolo ampio e divertente, ma per tutta la durata della mia prova ho avuto la netta sensazione che mancasse qualcosa. Imita bene i classici FPS ma senza eccellere nel design dei livelli, dei nemici o nella straordinaria precisione dei comandi di essi. Si fa capire con un gameplay semplice ma profondo, ma allo stesso tempo confonde con qualche decisione di design che è poco comprensibile durante le prime partite che si affrontano. E' un gioco che può rubare tante ore a furia di inseguire contenuti sbloccabili e obiettivi, ma pur presentando tutti gli elementi sulla carta, manca l'eccellenza nei punti chiave per passare agli annali.

Tiriamo le somme

Tower of Guns è un divertente ibrido tra sparatutto vecchio stampo, roguelike, bullet hell e gioco di ruolo, con un gameplay frenetico e vario. Tante armi, tanti nemici, tanti design di livelli, tanti sbloccabili e segreti da scovare, più le classifiche da scalare e i tempi par da abbattere ci terranno incollati a lungo al pad, a patto di apprezzare al massimo il gameplay del titolo che, seppur sulla carta presenti quasi tutti i pregi degli FPS e roguelike migliori, non è sempre in grado di eccellere in ogni campo, risultando a tratti ripetitivo e impreciso. Poche ombre comunque su un gioco divertente e longevo, che mischia al meglio gli elementi di molti generi e soddisferà chi è alla ricerca di un FPS classico e/o di un roguelike profondo.
8.1

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L'autore

autore

Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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