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img Assassin's Creed: Syndicate
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Recensione - Assassin's Creed: SyndicateXbox OneGame

La lotta tra Assassini e Templari sembra non avere fine: dopo aver vissuto la Rivoluzione Francese nei panni di Arno Dorian, la storia si sposta ora nella Londra vittoriana con i gemelli Jacob ed Evie Frye. Scopriamo quindi la Rivoluzione Industriale secondo Assassin's Creed: Syndicate.

Il Gioco

Il 2015 sarà sicuramente ricordato come l'anno della riscoperta dell'Età Vittoriana: Assassin's Creed: Syndicate chiude infatti il trio di giochi usciti nell'arco di otto mesi che condividono l'ambientazione Vittoriana. I titoli PS4 Bloodborne e The Order:1886 hanno tuttavia mescolato diversi elementi di natura fantasy e steampunk, mentre Assassin's Creed: Syndicate è sicuramente il più “realistico”, anche se non mancano certo elementi soprannaturali come da tradizione per la serie. La storia di Assassin's Creed: Syndicate è ambientata nella Londra del 1868, pochi anni dopo gli eventi di Assassin's Creed: Unity. Nonostante il lasso di tempo relativamente breve, il mondo è cambiato radicalmente con un enorme balzo in avanti per la medicina e la tecnologia, grazie a scoperte ed invenzioni come l'elettricità, il telegrafo, il motore a scoppio e i primi treni. Se questa è la parte storica della Rivoluzione Industriale, Assassin's Creed: Syndicate vuole mostrarci anche la parte più oscura di questo periodo, quella che i libri di scuola non raccontano: i Templari hanno ormai consolidato il loro potere e sconfitto quasi definitivamente gli Assassini, inoltre il Maestro Templare Crawford Starrick controlla ogni attività di Londra e punta ad estendere ulteriormente il suo dominio.

I pochi Assassini rimasti a Londra non riescono a contrastare Starrick e i Blighters (la banda di malviventi sotto il suo comando), e gli unici che ancora credono in una possibilità di vittoria sono Jacob ed Evie Frye, gemelli eterozigoti tanto simili nell'aspetto quanto diversi nel carattere. Una delle principali novità di Assassin's Creed: Syndicate è infatti l'introduzione di una coppia di protagonisti, con la possibilità di passare da uno all'altro in qualsiasi momento ad eccezione di alcune missioni specifiche. Jacob è la classica testa calda che agisce prima di pensare, ha poco rispetto per le tradizioni degli Assassini ed è convinto che il metodo migliore per eliminare i Templari da Londra sia quello dello scontro diretto: decide così di fondare la banda dei Rooks e iniziare a colpire le figure più importanti dei Blighters per ridurre la loro influenza sul territorio, fino a sfidare apertamente i vertici dell'organizzazione per il controllo dei quartieri. Evie invece è molto più cauta e riflessiva del fratello, predilige la furtività e pensa che la soluzione al problema dei Templari sia ritrovare un Manufatto dell'Eden chiamato Sindone, e inizia la ricerca analizzando i manoscritti di Edward Kenway, Maestro Assassino e pirata protagonista di Assassin's Creed IV: Black Flag. Le trame dei due protagonisti si svolgono in parallelo, anche se non mancano i momenti in cui i due fratelli si ritrovano per aggiornarsi sui loro progressi... e stuzzicarsi a vicenda. Anche il gameplay cambia leggermente a seconda di chi utilizziamo: accumulando esperienza i due Assassini salgono di livello e ottengono punti da spendere per sbloccare diverse abilità, e nonostante la maggior parte siano uguali per entrambi, alcune invece sono uniche. Ad esempio Jacob è più focalizzato sull'attacco e può utilizzare abilità che gli permettono di colpire automaticamente la testa dei nemici sparando e di potenziare la difesa, mentre Evie può migliorare le sue statistiche di furtività arrivando perfino a diventare completamente invisibile se resta immobile. Escluse le missioni specifiche per i due protagonisti è bene scegliere chi utilizzare mentre ci si dedica alle numerose attività secondarie per le strade di Londra: nelle missioni di omicidio magari si può sfruttare la silenziosità di Evie per azioni furtive, mentre nella conquista delle roccaforti la maggiore resistenza di Jacob per gli scontri aperti può essere decisiva.

La presenza di due protagonisti non è la sola novità di Assassin's Creed: Syndicate: la stessa città di Londra può essere considerata come ulteriore protagonista del gioco, e i sette quartieri di Whitechapel, Westminster, City of London, Lameth, Southwark, The Strand e Thames offrono diversi stili sia architettonici che culturali, passando da zone malfamate e prive di polizia con case popolari e vicoli stretti a zone più ricche con cittadini eleganti, numerose guardie e strade larghe dove circolano carrozze a volontà. Questi veicoli sono peraltro una delle aggiunte più importanti, poiché offrono sia un mezzo di trasporto rapido e veloce sia nuove opportunità di gameplay fungendo da nascondigli mobili. Come se non bastasse, gli spostamenti sono stati resi ancora più rapidi e fluidi con l'introduzione del Rampino, che in maniera molto simile a quanto visto nei vari capitoli della serie Batman Arkham permette di appendersi alle varie sporgenze o creare funi tra i tetti per scalare edifici e superare sporgenze in pochi secondi. Anche il sistema di combattimento ha subito l'influenza del Cavaliere Oscuro, e il tempismo dell'esecuzione di attacchi, contrattacchi e spezzaguardia permette l'esecuzione di combo sempre più veloci e devastanti, ma soprattutto brutali e cruente. Chiudono la lista delle novità la possibilità di impartire diversi ordini ad un piccolo gruppo di Rooks per assisterci nei combattimenti e la possibilità di “rapire” dei nemici, così da permetterci di passare in mezzo a gruppi di Blighters senza destare sospetti. Per il resto ritroviamo ovviamente i meccanismi classici della serie: la scalata dei punti di sincronizzazione, la scoperta di missioni secondarie sulla mappa, la componente collezionistica e così via.

Amore

Una coppia che scoppia

- La diversa visione del mondo e i caratteri opposti di Jacob ed Evie offrono spesso spunti per dialoghi e situazioni decisamente divertenti, specialmente quando i due si stuzzicano a vicenda denigrando le scelte dell'altro... Jacob inoltre ha una personalità piuttosto scherzosa e quasi infantile, strappando più di un sorriso con le sue battute sagaci, mentre Evie offre situazioni più mature e consone con il Credo degli Assassini, anche se spesso si ritrova a dover sistemare i disastri combinati dalle azioni impulsive e non ragionate del fratello. Una coppia a cui è facile affezionarsi e che aiuta a coinvolgerci nelle loro avventure.

Brutality!

- Il sistema di combattimento come già accennato è uno dei più brutali mai visti nella serie. Non che negli altri Assassin's Creed Ubisoft si sia mai risparmiata per quanto riguarda la violenza, ma in questo capitolo si è enfatizzata maggiormente la fisicità e la cruenza dei combattimenti, complice anche lo stile più da “rissa di strada” di Jacob ed Evie, i quali preferiscono usare pugni, calci e mosse scorrette come dita negli occhi piuttosto che le sole lame celate. Questa maggiore violenza è sottolineata anche dalla presenza di tirapugni tra le armi selezionabili, ma anche la lama esotica Kukri e il Bastone con lama nascosta offrono attacchi decisamente rozzi e sadici nei confronti dei malcapitati di turno.

Fascino inglese

- Spesso mi sono ritrovato a girare senza meta per le strade di Londra solo per il gusto di esplorare la città e ammirare alcuni scorci veramente suggestivi, e grazie alle nuove carrozze e Rampino ho notato che ho utilizzato poche volte il sistema di viaggio rapido, preferendo muovermi liberamente e coprendo notevoli distanze in poco tempo. E poi non neghiamolo, chi non vorrebbe fare un Salto della Fede dalla cima del Big Ben?

Comparto tecnico

- Ubisoft ha svolto un buon lavoro per quanto riguarda il comparto tecnico del gioco, con un sistema di illuminazione notevole e un livello di dettaglio superiore allo scorso Unity, in particolare per quanto riguarda i volti e le espressioni facciali durante i filmati. Il frame rate è risultato stabile anche in presenza di folle o numerose carrozze in movimento, anche se ho notato qualche piccolo calo in rare situazioni concitate come gli scontri tra carrozze.

Odio

Qualche bug di troppo

- Ormai è quasi una tradizione, ma anche questo Assassin's Creed: Syndicate non è esente da bug. Nelle mie partite sono capitati due freeze completi del gioco che mi hanno costretto a riavviare la console, un filmato in cui Jacob era trasparente e si vedeva muoversi solo la sua pistola, due missioni in cui l'obiettivo mi è letteralmente sparito davanti gli occhi obbligandomi a ricominciare dal checkpoint per completarlo e altri problemi minori come compenetrazioni poligonali e simili. Specifico tuttavia come questi casi più gravi siano capitati comunque poche volte su un totale di oltre 40 ore di gioco, e nel complesso la situazione è di gran lunga migliore di quanto avvenuto al lancio di Unity. Però sono cose che possono infastidire, e siamo ancora lontani dal vedere un prodotto che funzioni perfettamente al day one.

Storia nel presente

- La trama di Jacob ed Evie è piuttosto intrigante e appassionante, ma quello che non mi ha convinto del tutto è invece la storia nel presente con i già noti ex-compagni di Desmond Miles, Shaun e Rebecca. Le loro vicende sono vagamente accennate per gran parte del gioco con brevi filmati, e solo verso la fine iniziano a prendere forma, ma senza mai decollare e risultando prive di mordente. Da quando Desmond è morto in Assassin's Creed III, la trama del presente ha avuto un tracollo non da poco, diventando ormai quasi superflua: spero che la situazione migliori con i prossimi capitoli, altrimenti tanto vale chiuderla definitivamente.

Niente cooperativa

- Personalmente ho apprezzato la scelta di Ubisoft di eliminare la componente multiplayer per concentrarsi unicamente sulla storia single-player, ma una delle principali novità più apprezzate di Unity era la modalità cooperativa. Con l'introduzione di due protagonisti poteva essere l'occasione perfetta per migliorare ulteriormente questo aspetto, e invece è stato fatto un passo indietro. Peccato.

Tiriamo le somme

Assassin's Creed: Syndicate porta una piccola ventata di aria fresca nella saga, e con l'introduzione di carrozze e rampino l'esplorazione della città diventa molto più veloce, fluida e divertente. La base è comunque quella a cui siamo abituati da anni, ma le varie novità riescono a rendere il gameplay più dinamico e meno ripetitivo, offrendo diversi spunti e strategie diverse. La trama appassionante dell'epoca Vittoriana si scontra purtroppo con quella più superficiale e ridotta all'osso del presente, inoltre qualche bug di troppo e l'assenza di cooperativa rovinano quello che può essere considerato uno dei capitoli più vari e divertenti degli ultimi anni. Se il fascino della Rivoluzione Industriale e la lotta tra Assassini e Templari continua ad appassionarvi allora l'acquisto è fortemente consigliato, ma se ormai avete perso interesse nella trama e cercate qualcosa che rinnovi la serie in maniera più radicale forse Assassin's Creed: Syndicate non è ancora il capitolo che fa per voi... ma di sicuro è quello che più si avvicina ad un punto di svolta per la saga.
8.8

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L'autore

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I videogame lo intrigano fin da piccolo nonostante il disappunto della nazi-mamma, che alla fine è costretta a cedere e sopporta anche la sua mania per i Comics, i Manga e il collezionismo di Limited Edition. Spera di farsi strada nel mondo del giornalismo videoludico iniziando nel dicembre 2011 a collaborare per MX, inoltre studia psicologia per cercare di capire il comportamento dei fanboy.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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