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LA Cops

Recensione - LA CopsXbox One DigitalGame

Allontaniamoci un po' dalle solite guerre moderne o mondiali, dai supersoldati, dai mutanti. Perché non fare invece un gioco basato sui polizieschi americani anni '70, con tutto il loro stile trash, le frasi fatte e l'immancabile misoginia? LA Cops è il nuovo lavoro dello sviluppatore indipendente Modern Dream: scopriamo se questo viaggio in un tempo poco rappresentato dai videogiochi meriti di essere affrontato.

Il Gioco

LA Cops non nasconde assolutamente di aver preso spunto dal fenomeno PC Hotline Miami, e come il gioco da cui trae ispirazione è un gioco stealth isometrico che punta molto sulla violenza e sulla difficoltà. La prima differenza di rilievo la troviamo nell'ambiente e nello stile del gioco: esso ci porta infatti nei polizieschi anni '70, coi loro colori, i loro abbigliamenti e il loro stile espressivo. La visuale isometrica, per quanto sia semplice e stilizzata, è in 3D, infatti è possibile ruotare la telecamera o zoomare a piacimento. L'altra importante differenza rispetto a Hotline Miami è il sistema di partner, realizzato nel vero spirito dei telefilm in cui seguiamo le peripezie di due piedipiatti.

Questo ci fa affrontare ognuno dei livelli di gioco (8 più qualche bonus) con l'ausilio di due poliziotti che lavorano assieme, che scegliamo tra una rosa di agenti e che possiamo potenziare ed equipaggiare grazie ai punti esperienza ottenuti nelle precedenti partite. I giocatori dovranno quindi alternare l'utilizzo dei due poliziotti mentre irrompono in case, negozi, fabbriche o magazzini per scovare criminali, decidendo di volta in volta se arrestarli o ucciderli. Si è sempre in inferiorità numerica e si resiste a ben pochi colpi, pertanto coordinare i movimenti e calcolare al meglio le strategie è fondamentale per non farsi uccidere in pochi secondi e non dover ricominciare la sezione da capo.

A meno che non si stia giocando alla difficoltà massima, c'è un sistema di puntamento semi-automatico che ci aiuta a inquadrare al meglio i cattivi, una feature che bilancia un po' le carte in tavola visto che la mira dei nemici tende ad essere infallibile. Ma non per questo è possibile entrare in ogni stanza a fucili spianati: se si fa rumore o i criminali avvisano i propri compagni, si rischia di essere sopraffatti dai rinforzi. Pertanto, ove possibile, si deve cercare di consegnarli alla giustizia (o al triste mietitore) con cautela, affrontando gruppi ridotti. Oltre al dover sempre ripulire le aree dai nemici, possono esserci obiettivi secondari come il salvataggio di un ostaggio o la distruzione di carichi di droga.

Ognuna delle nostre azioni, positive o negative che siano, ci assegnano o ci tolgono dei punti. La precisione dei colpi, i danni o le morti subite, la distruzione che abbiamo causato e il tempo di completamento sono tutti fondamentali per la valutazione che otterremo. Quest'ultima decide la quantità di punti esperienza che guadagniamo, ma i punti guadagnati ci servono anche per brillare nelle classifiche di ciascun livello. Questa è l'unica parte competitiva del gioco, non esistendo alcuna modalità a più giocatori, locale o online che sia. Infine, il gioco è totalmente in inglese, anche se i testi e i dialoghi sono davvero pochi e non particolarmente importanti.

Amore

I fantastici anni '70!

- Come già menzionato, LA Cops mette i giocatori nei panni di poliziotti degni dei migliori (o peggiori, a seconda dei punti di vista) telefilm di quel periodo. La trasposizione è particolarmente riuscita: i colori, gli abbigliamenti, gli edifici, le tecnologie, le musiche... praticamente ogni elemento del titolo sprizza nostalgia televisiva da tutti i pori, ed essendo un concetto poco esplorato nel mondo dei videogiochi, offre una ventata di aria fresca in mezzo a cloni su cloni di concetti già abbondantemente sviscerati.

Il crimine su Xbox

- Hotline Miami è stato ed è tuttora un grande successo su PC, grazie al suo originale gameplay stealth ultraviolento e alla sua difficoltà notevole. Di fatto, fino ad oggi, non esisteva nessun gioco paragonabile a esso sulle console Microsoft, perciò fa piacere che LA Cops abbia portato questa tipologia di gameplay su una piattaforma che ne era esente. Non fraintendemi però: il nuovo gioco dei Modern Dream ha comunque la sua identità e le sue idee, perciò sarebbe sbagliato etichettarlo come clone.

Odio

Già finito?

- Sembra un punto che finisco per mettere sulla maggior parte dei giochi indie ultimamente, ma LA Cops non è esente da uno dei peccati capitali dei videogiochi: la durata limitata. La campagna è composta da soli 8 livelli, che giocatori abili (o fortunati) possono completare in pochi minuti ciascuno, e la longevità può aumentare a dismisura soltanto in caso di ripetuti fallimenti - che comunque accadono, vista l'alta difficoltà del titolo. Esistono una serie di mappe bonus, ma completate anche quelle non c'è altro se non le 3 difficoltà selezionabili e le classifiche. Un giocatore esperto potrebbe finirlo in massimo un paio d'ore.

Atmosfera sprecata

- Pur avendo elogiato l'ottimo lavoro dietro alla trasposizione dello stile dei polizieschi anni '70, mi è impossibile non pensarla comunque come un'occasione sprecata. Ci sono in tutto un paio di minuti di filmati con dialoghi demenziali e poco collegati tra loro, e il tentativo di presentare una sorta di trama è veramente maldestro. Anche le interazioni tra i personaggi durante l'azione sono ridotte all'osso. Tutto questo è un vero peccato, perché con un po' di lavoro in più i ragazzi di Modern Dream avrebbero sicuramente potuto dare un maggior senso alle situazioni che i giocatori devono affrontare.

Una marea di sciocchezze

- LA Cops è un gioco difficile, e questo non sarebbe un male, ma il problema più grave del titolo è che la maggior parte dei fallimenti è causata da problemi di design o di tecnica difficili da perdonare. L'IA del partner, che altro non deve fare che mirare e sparare, è deficitaria, ma non è tanto meglio quella dei nemici, che alternano momenti di cecità totale (ignorando compagni spappolati davanti ai loro occhi) a lampi di superpoteri, captandovi da distanze surreali persino attraverso una serie di muri. Ed a proposito dei muri, le strane forme di molti degli scenari permettono spesso e volentieri all'IA di vedere e sparare attraverso di essi, almeno quando non sono impegnati a camminarvi contro come fossero impazziti. Non è nemmeno consistente quanto avviene di volta in volta: in certi casi i malviventi ignoreranno qualsiasi vostra azione, altre volte vi vedranno anche se sono girati e posizionati dietro a un muro. Tutte queste problematiche, aggiunte alla pochissima vita dei personaggi, fa diventare ogni livello una roulette dove di volta in volta cercherete di attuare le vostre fidate strategie, ma fin troppe volte fallirete per le inadempienze del gioco piuttosto che per vostre scelte errate.

Tiriamo le somme

LA Cops è il videogioco su Xbox One che più si avvicina al fenomeno indie Hotline Miami, uscito su PC nel 2012. Si sentiva senza dubbio la mancanza di un difficile gioco stealth isometrico sulla console Microsoft, e la nuova opera dei ragazzi di Modern Dream ci aggiunge un intrigante tocco di polizieschi anni '70, nonché diverse novità nel gameplay che lo rendono un'esperienza sufficientemente nuova da essere considerata. Il problema principale sta però nella realizzazione: un'IA stupida e inconsistente, dei muri di dubbia solidità e una troppo elevata componente di casualità vanno a minare pesantemente le ambizioni di questo titolo, che difficilmente verrà ricordato a lungo termine quanto la sua fonte di ispirazione principale. E' un vero peccato, perché quando il gioco decide di non mettervi i bastoni tra le ruote con scelte di design discutibili, ci si diverte abbastanza seppur per poco tempo, vista la durata ridottissima. Non stiamo parlando di un totale disastro quindi, ma se persino quel poco che offre un gioco il più delle volte non funziona a dovere, non ritengo che meriti la sufficienza.
5.5

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L'autore

autore

Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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