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Raiden V

Recensione - Raiden VXbox One DigitalGame

Per il venticinquesimo anniversario della storica saga di bullet hell shooters arriva in esclusiva su Xbox One il nuovissimo Raiden V, primo vero esponente tripla-A del genere sulla console Microsoft. Sarà il revival di cui i bullet hell shooters hanno bisogno?

Il Gioco

Gli sviluppatori giapponesi creano tradizionalmente giochi molto più focalizzati sul gameplay e sulla difficoltà piuttosto che concentrarsi sulle esperienze cinematografiche, ed i bullet hell shooters sono la perfetta sintesi di questa filosofia; questo non significa che Raiden V non abbia una trama, ma non è certo il motivo per cui lo si gioca. Tra l'altro la storia del gioco viene narrata per il 99% attraverso dialoghi che avvengono durante il freneticissimo gameplay, perciò potete immaginare che non ci capirete granché. Vi basti sapere che c'è una guerra in corso e il nemico ha a disposizione delle misteriose gemme di origine aliena per potenziarsi. Motivo sufficiente per falciare le migliaia di nemici che ci si parano davanti, no?

La struttura di Raiden V è più che classica: guidiamo la nostra navicella con visuale dall'alto e schermata a scorrimento verticale, la quale occupa solo una porzione dello schermo. Nelle bande laterali troviamo statistiche, suggerimenti, record, ma anche la trascrizione dei dialoghi audio, rigorosamente in inglese.

Il gameplay è invece focalizzato sullo sparare, ma soprattutto schivare. Per coloro che sono poco familiari con i bullet hell shooters, si tratta di una variante dei classici shoot 'em up giapponesi caratterizzata dall'alta difficoltà e dall'incredibile quantità di proiettili sparati verso la nostra navetta, che spesso formano dei pattern regolari ma con spazi di manovra limitatissimi per le nostre schivate; qui non essere colpiti è persino più importante che colpire i nemici. Se si viene colpiti una barra della vita diminuisce progressivamente ad ogni colpo subito, ma anche se si andasse a 0 è possibile continuare all'infinito ripartendo da dove si è deceduti, seppur con il punteggio e armamenti/power-up azzerati.

MX Video - Raiden V

Per l'offensiva, il giocatore può scegliere tra una quantità notevole di armamenti. Si inizia da tre navicelle differenti che simbolizzano le tre superpotenze alleate della trama: la Moulin Rouge di stampo francese, agilissima ma poco potente; Spirit of Dragon degli Stati Uniti che è lent ma incredibilmente potente; e infine la giapponese Azuma, che fa da via di mezzo e offre il design più accattivante. Tutte queste navi sono dotate di un'arma secondaria diversa, ma la corsa agli armamenti non finisce qui: è possibile equipaggiare 3 altre armi di altrettante categorie suddivise tra Vulkan, Laser e Plasma. Per ognuna di queste categorie ci sono 3 opzioni che determinano forma, potenza e velocità dei colpi, e naturalmente ognuna ha pregi e difetti: alcune per esempio sparano colpi a ventaglio pensati per danneggiare gruppi numerosi, altre sono a fuoco concentrato risultando efficaci contro i boss o i nemici più forti. Le armi sono poi potenziabili e intercambiabili tra loro durante la partita, fino a 10 livelli di potenza ciascuna.

A proposito di boss: ognuno degli 8 livelli di gioco (completabili in un'oretta in totale) ne ha uno alla fine, con tanto di trasformazioni che li rendono sempre più temibili con pattern di proiettili sempre più tosti. Naturalmente ci sono anche diverse difficoltà che vanno soprattutto a determinare la quantità di colpi da schivare e la vita dei nemici. C'è addirittura una difficoltà di prova senza proiettili, utile per prendere dimestichezza coi comandi ed eventualmente godersi la trama. Naturalmente ognuno dei livelli di difficoltà presenta obiettivi e classifiche separate, spronando i migliori ad alzare l'asticella di volta in volta per aumentare il proprio punteggio e la valutazione. Questi dipendono da molti fattori: quantità di nemici eliminati, vita persa, ma anche da quanti power-up sono stati raccolti, come per esempio delle valorose fatine che possono alzare il punteggio non di poco se vengono trovate. Non è solo una questione di record però: ottenere la valutazione A nel primo livello ed S (quella massima) in tutti gli altri porta il giocatore su un percorso alternativo, che finisce con il vero boss finale - naturalmente più difficile di quello originale alla fine del livello 8.

Come accennato, la campagna dura un'oretta, comunque più lunga della media dei bullet hell shooters che si aggirano sui 40 minuti. Se vi sembra poco, provate a finirlo alla difficoltà massima senza mai usare la funzione "continua". La sfida infatti sta nell'imparare al meglio i pattern, diventare più abili a schivare, più veloci a distruggere tutti e ottenere punteggi e valutazioni sempre più alti per sbloccare cose secondarie, completare gli obiettivi e scalare le classifiche. Non finisce però qui, essendoci anche una modalità sfida con dozzine di livelli dove affrontare uno o più boss con un determinato set di regole, come per esempio una navicella o un'arma predefinita, un tempo limite da battere e così via. Vista la difficoltà di certi boss, anche questa modalità è capace di rubare parecchie ore al giocatore. Da notare infine che, anche se il gioco è completamente in inglese, gli obiettivi sono in giapponese impedendo di capire a cosa siano relativi: spero si tratti di una svista che verrà sistemata dopo il lancio.

Amore

Uno shooter curatissimo

- Questa tipologia di giochi vive e muore con la precisione. Se la collisione dei proiettili con la navicella non è impeccabile, se i movimenti non sono precisi e reattivi, se i pattern dei proiettili non sono vari, difficili, ma allo stesso tempo abbordabili con abilità e così via, il gioco non potrà mai funzionare. Non è assolutamente il caso di Raiden V, che risulta impeccabile sotto ogni aspetto: preciso, reattivo, fluido, corretto e con una gran mole di statistiche, dettagli e informazioni a bordo schermo. C'è di tutto e di più sia per i neofiti che per chi vive di pane e danmaku.

Varietà e longevità

- Come accade anche con altri classici del genere come Touhou e DeathSmiles, la sfida in Raiden V non consiste nel completare la trama, complice anche la possibilità di usare l'opzione Continua quando si è morti. Completare la storia richiede un'oretta abbondante, comunque una durata più alta della media, ma essendoci 3 navicelle, 9 armi combinabili, 5 difficoltà, strade alternative con tanto di boss finale segreto, una modalità aggiuntiva con soli scontri boss nonché classifiche e valutazioni da raggiungere, per i più sfegatati c'è una rigiocabilità praticamente illimitata, con anche una varietà che pochi esponenti del genere hanno.

Che colonna sonora!

- In linea con tanti giochi nipponici, le musiche che accompagnano le spettacolari gesta del giocatore in Raiden V sono davvero curate ed appassionanti. Stilisticamente assomiglia a quanto troviamo in altri titoli del genere, con un ottimo misto di musica rock e metal unito a tocchi di elettronica e sinfonica. Tanti brani memorabili e ogni scena è accompagnata al meglio, con varie melodie che restano impresse dopo pochissimi ascolti. Una delle colonne sonore più azzeccate su Xbox One.

Odio

Sfondi confusi

- La precisione e la stabilità di Raiden V sono invidiabili ed indispensabili per il funzionamento del titolo, quindi stupisce come molti sfondi vadano a confondersi troppo coi proiettili e i nemici a schermo, specialmente nei primi livelli. Più volte su alcuni background grigi finiscono per mimetizzare le navicelle nemiche, mentre nelle zone più colorate sono i colpi che rischiano di passare inosservati, facendo morire più di una volta il giocatore almeno finché non abitua l'occhio agli sfondi. E' tutto molto bello da vedere con paesaggi 3D estremamente vivi, ma in questo caso il troppo stroppia e le scelte cromatiche non sempre pagano.

Cos'avete detto?

- Premesso che quasi nessuno gioca ai bullet hell shooters per la trama ma piuttosto per l'adrenalinica azione, Raiden V offre quantomeno una premessa abbastanza interessante per giustificare la guerra in corso, con vari personaggi abbastanza piacevoli seppur con un doppiaggio in inglese non sempre azzeccatissimo. Peccato che quasi tutti i dialoghi avvengano durante l'azione, pertanto quasi sicuramente vi perderete tutti i discorsi a meno che non decidiate di "sacrificare" una partita appositamente per seguire la trama. Ma non si poteva farli parlare all'inizio e alla fine dei livelli, come sempre?

Tiriamo le somme

Raiden V non è esente da difetti e non rappresenta una rivoluzione del genere dei bullet hell, ma è un'esperienza che nessun appassionato del genere dovrebbe perdersi. Il prezzo di lancio di 49,99 Euro potrebbe scoraggiare i più, ma questi sono i costi che hanno i migliori esponenti del genere su console. Con un gameplay incredibilmente preciso e divertente in tante difficoltà, una varietà davvero elevata, una rigiocabilità praticamente infinita e una colonna sonora appassionante, se siete alla ricerca del miglior bullet hell shooter su Xbox One non dovete cercare altrove; il primo danmaku tripla-A per la console Microsoft non delude affatto.
8.5

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L'autore

autore

Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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