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The Cave

Recensione - The CaveXbox 360 DigitalGame

Ron Gilbert è stato un vero astro del gaming a cavallo degli anni 80 e 90, contribuendo a definire il genere delle avventure punta e clicca grazie ai suoi titoli LucasArts. Il creatore di Monkey Island, Zak McKracken e molti altri torna oggi con un titolo meno ambizioso ma comunque affascinante: The Cave. Scopriamone insieme le caratteristiche.

Il Gioco

Il titolo The Cave si riferisce alla vera protagonista del nuovo gioco SEGA, una caverna che funge sia da sfondo alle nostre avventure che da narratore, accompagnandoci costantemente con la sua voce fuori campo (rigorosamente in inglese, seppur sottotitolata in italiano). Al suo ingresso troviamo sette avventurieri tutti desiderosi di esplorarne le profondità in quella che, più che una vera avventura dotata di una sua storia, si prefigura come una sorta di giro turistico nelle molte bizarrie partorite dalla mente di un game designer genialoide.

All'inizio del gioco dobbiamo scegliere tre avventurieri tra quelli disponibili, scelta che influnzerà sia il modo in cui giocheremo il titolo, sia le location che riusciremo ad esplorare: ogni personaggio infatti è dotato di abilità e caratteristiche uniche, le quali influiranno sia nel modo in cui ci approcceremo agli enigmi che nei livelli che potremo esplorare. I sette personaggi sono una donna proveniente dal futuro e capace di teletrasportarsi attraverso gli ostacoli, un'avventuriera alla Indiana Jones dotata di frusta per dondolarsi su larghi crepacci, un santone dotato di poteri telecinetici, una coppia di gemellini malvagi in grado di separarsi dalla loro forma astrale, uno straccione capace di trattenere indefinitamente il fiato, un cavaliere medievale dotato di uno scudo d'invulnerabilità ed una scienziata capace di manomettere terminali elettronici.

Una volta scelto il nostro trio di eroi, è il momento di iniziare ad esplorare la Caverna: questa si presenta come una serie di livelli interconnessi ed autocontenuti, oguno dei quali rappresenta un enigma a sé stante. Le profondità della Caverna nascondono un gran numero di ambienti, partendo dalle più scontate grotte fino ad arrivare ad isole tropicali, enormi ville a più piani, musei fantascientifici ed addirittura un tempio buddista sulla cima si un'alta montagna. Di sicuro non è quel che ci si aspetterebbe da una normale caverna. Alcuni di questi livelli sono accessibili indipendentemente dai personaggi che abbiamo scelto di portare con noi nell'avventura, ma molti sono solo riservati ad alcuni di loro: questo introduce un ottimo elemento di rigiocabilità, visto che per poter vedere tutti i livelli dovremo necessariamente svolgere più volte l'intera avventura con personaggi diversi.

Come dicevamo, ogni livello/ambientazione rappresenta un enigma che bisogna risolvere per poter procedere all'interno della Caverna. Esplorando gli ambienti troviamo oggetti e personaggi con i quali poter interagire, oltre ad ostacoli che dovremo capire come superare. Spesso dovremo far collaborare tra loro i vari personaggi, e per fare ciò il gioco ci permette di passare velocemente dall'uno all'altro per comandarli tutti. Il set di azioni possibili è estremamente basilare: camminare, raccogliere ed usare oggetti (solo uno per personaggio, non esiste inventario), usare il potere speciale del personaggio di turno. Un esempio di enigma è il primissimo che ci viene proposto, nel quale dobbiamo superare un grande mostro famelico: la soluzione richiederà una serie di azioni come la distruzione di un pozzo per ottenerne la manovella così da applicarla ad un altro pozzo, l'ottenimento di un fusibile necessario ad accendere una macchina eroga-salsicce e l'attivazione di un grande gancio meccanico per far fuori il mostro. E questo è solo un assaggio di quello che verrà, visto che il giocatore viene messo alla prova con enigmi di tutti i tipi che richiederanno anche una buona dose di pensiero laterale oltre a ottime doti logiche. Se vi piace questo tipo di sfide, di sicuro non vi annoierete.

Completare una volta The Cave vi impegnerà per circa quattro ore, che arriveranno però ad una decina se vorrete rigiocarlo altre due volte con personaggi diversi per visitare tutti i livelli disponibili; le partite successive alla prima saranno un po' più veloci, visto che alcuni livelli vi saranno riproposti e quindi non dovrete perdere tempo a capire come superarli. Vale la pena menzionare anche la presenza di una co-op locale a due o tre giocatori, anche se in realtà si tratta di una co-op "tarocca" come vi spiego più in basso.

Amore

Varietà di enigmi

- I protagonisti assoluti di The Cave sono senza dubbio i molti enigmi presenti, alcuni davvero genialoidi e soprattutto tutti diversi l'uno dall'altro per modalità d'approccio e risoluzione. Il mio preferito è stato uno che ha a che vedere con una macchina del tempo che ci permette di esplorare lo stesso ambiente in tre diverse ere storiche, ma li ho trovati tutti molto belli e divertenti, anche se non sono mancati i momenti di frustrazione in cui apparentemente sembrava non esserci più nulla da fare. Chi ha giocato le avventure LucasArts di fine anni 80/inizio 90, sa di cosa parlo.

L'arte di di Ron Gilbert

- Sono stato davvero contento di ritrovare in The Cave quella verve pazzoide e carica d'ironia che ha sempre contraddistinto i titoli storici di Gilbert, dai personaggi alle ambientazioni che non si prendono mai troppo sul serio. Fa desiderare che qualcuno dia la possibilità al buon Ron di cimentarsi in un progetto dall'alto budget, per poter dar sfogo tutta la sua creatività senza costrizioni.

Odio

Quando gli enigmi barano

- La maggior parte dei puzzle di The Cave sono impegnativi ma comunque risolvibili con un po' di ragionamento e di analisi di tutti gli elementi a disposizione in un livello; in un paio di casi mi sono ritrovato però a girare a vuoto credendo di non avere più altre possibilità di combinazione tra i vari oggetti/elementi, semplicemente perché un'azione o un oggetto che prima appariva inattivo o infattibile, dopo aver fatto qualcos'altro si è "attivato" e non avevo pensato di riusarlo visto che già ne avevo verificato l'inutilità. Si tratta di situazioni nelle quali è come se il gioco "barasse", rompendo le sue stesse regole e creando quindi un po' di frustrazione nel giocatore. Nell'indecisione, quando vi bloccate provate qualsiasi cosa: anche quello che avevate già provato e pensavate non funzionasse.

Co-op tarocca

- Il gioco ci permette di giocare da soli passando da un personaggio all'altro oppure di svolgere l'avventura con un massimo di due amici in locale, ognuno dei quali può così controllare uno dei personaggi. Il problema è però che si tratta di una co-op molto particolare, perchè quando i personaggi sono distanti l'uno dall'altro (e questo capita la maggior parte delle volte), è possibile controllarne solo uno per volta visto che il gioco non ha split-screen e quando la telecamera ne inquadra uno, gli altri sono bloccati e per poterli controllare bisogna spostare la visuale su di loro bloccando di conseguenza gli altri. In pratica l'effetto che si ha è come se stessimo giocando con un unico joypad passandocelo quando si cambia personaggio: un po' distante da quello che ci si aspetta generalmente da un gioco in co-op. Se la cooperativa fosse stata online dando ad ogni giocatore la possibiltà di muoversi indipendentemente dagli altri e sincronizzando le proprie azioni tramite la chat vocale, sarebbe stata sicuramente più divertente.

Tiriamo le somme

The Cave ha il pregio di ricordarci perchè una volta le avventure punta e clicca alla Monkey Island erano tanto amate, seppur si presenti come un'esperienza decisamente più essenziale rispetto a quei capolavori di un tempo; la grande ironia e creatività di Ron Gilbert non sembrano però essersi affievolite e questo è di per sé incoraggiante. Se amate gli enigmi e le storie surreali, e se non temete di finire per sbattere qualche volta la testa al muro senza sapere come procedere, è sicuramente un titolo da prendere.
8.0

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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Commenti

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