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Battleship
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Recensione - BattleshipXbox 360Game

La storia ci insegna che i videogiochi tratti dai film non sono quasi mai in grado di avvicinarsi ai grandi blockbuster hollywoodiani. In questo caso la storia è ancora più intricata visto che abbiamo a che fare con un videogioco tratto da un film a sua volta tratto da un gioco da tavolo: la Battaglia Navale. Se il film non vi avesse impressionato più di tanto ma voleste dare una possibilità al gioco di Battleship, ecco cosa aspettarvi.

Il Gioco

Per chi non avesse visto il film, un primo accenno alla trama: in un futuro prossimo gli umani hanno scoperto un nuovo pianeta abitabile. Attraverso un sofisticato sistema terrestre-satellitare, alcuni scienziati riescono a mettere a punto un sistema tramite il quale inviano un segnale a questo pianeta, nella speranza di trovare vita intelligente. La risposta però avviene sotto forma del tentativo di invasione da parte di una bellicosa razza aliena. Fortuna vuole che questa invasione cominci alle Hawaii proprio durante l'esercitazione navale RIMPAC, che raggruppa tutte le potenze navali mondiali. Il gioco è ambientato in contemporanea agli eventi del film e vestiamo i panni di Cole Mathis, un soldato di terra la cui missione è quella di fornire organizzazione e supporto alle unità navali impegnate a sconfiggere gli alieni in arrivo dal mare.

Battleship si colloca nel profondo e vasto oceano degli sparatutto in prima persona; siamo chiamati ad affrontare diverse missioni del tipo seek and destroy, uccidendo ondate di alieni e sabotando determinati obiettivi strategici. I nemici che incontriamo sono di tre tipi: le truppe d'assalto, equipaggiate con fucile d'assalto, i cecchini, equipaggiati con un Railgun e letali dalla lunga distanza e i Bruti, resistentissimi a tutti i tipi di danni e combattenti corpo a corpo. L'arsenale invece a nostra disposizione è formato da una manciata di fucili d'assalto, un fucile a pompa, un fucile di precisione e le granate. La vera peculiarità che caratterizza il gioco è data dalla modalità battaglia navale. Durante lo svolgimento delle missioni è possibile infatti comandare alcune navi per affrontare le forze nemiche in mare, oppure per farci dare supporto nelle missioni a terra. Il “campo di battaglia” viene presentato a quadretti, esattamente come nella classica battaglia navale; starà a noi decidere come posizionare le forze navali e cosa attaccare. Le navi sono potenziabili tramite una sorta di carte da gioco che vengono lasciate cadere dai nemici una volta uccisi. Altri tipi di carte invece permettono di riparare i danni oppure di manovrare per qualche secondo una delle navi, ottenendo anche dei bonus ai danni inferti durante gli attacchi.

La campagna principale è completabile con uno sforzo di 5-6 ore a livello medio e non sono presenti ulteriori modalità giocabili, se non la possibilità di scelta delle missioni già superate per completare al 100% la raccolta degli oggetti bonus disseminati nelle mappe. Il gioco è completamente localizzato in italiano.

Amore

Battaglia Navale 2.0

- La parte che mi ha veramente stupito di Battleship è quella strategico-tattica dedicata alla battaglia navale vera e propria. Quest'aspetto è bene integrato e permette al giocatore di staccare dalla linearità della componente in prima persona. Se la modalità principale del gioco fosse stata questa, l'avrei decisamente apprezzato di più.

Punti facili!

- Se siete dei drogati di obiettivi e Gamerscore, non potete non dare uno sguardo a Battleship. È possibile sbloccare tutti i 1000 punti anche lungo una sola campagna.

Odio

Poco longevo e lineare

- Oltre a non apportare nessuna novità al genere degli sparatutto, Battleship è anche estremamente e noiosamente lineare. Per andare dal punto A al punto B esiste una e una sola strada, addirittura vengono utilizzati artifizi di un'altra generazione come i muri invisibili sul bordo delle spiagge. Se alla linearità aggiungiamo anche il fatto che è possibile completarlo in 6 ore, ecco che la frittata è fatta.

Un Live Arcade cammuffato

- Per la pochezza di contenuti e per i numerosi gravi difetti come l'IA incredibilmente ottusa, Battleship sarebbe dovuto essere un titolo da piattaforma Live Arcade e nulla di più. Invece è un titolo scatolato a prezzo pieno, il che costituisce ancor più una beffa per il videogiocatore sprovveduto.

Alieni sprovveduti

- Forse la tecnologia della razza aliena che imperversa nel gioco è troppo sviluppata, tanto da aver atrofizzato i cervelli delle varie creature che andiamo ad affontare. I nemici infatti restano tranquillamente a farsi prendere a fucilate in faccia, si lasciano aggirare senza nessun problema e se li sorprendiamo alle spalle non fanno nulla per reagire ai nostri colpi. Inoltre l'arsenale che si portano appresso è a dir poco nullo.

E il multiplayer?

- Intendiamoci, non sono per nulla un amante del multiplayer “a ogni costo”. Però sarebbe stato interessante inserire un comparto online basato almeno sulla battaglia navale. Avrebbe fornito un certo grado di rigiocabilità e un po' di ore di divertimento in più per gli amanti del genere.

Tiriamo le somme

Se avete notato una recensione più corta del solito, eccone il motivo: non c'è nulla da recensire. Battleship è uno sparatutto mediocre, il cui voto è alzato unicamente dalla parte dedicata alla battaglia navale. A meno che non siate dei veri maniaci degli obiettivi, non c'è alcuna ragione per acquistarlo.
3.5

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L'autore

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Quando gli hanno chiesto di comporre una Bio, ha pensato subito alla natura e all’ambiente. Una volta rinsavito, ci ha raccontato di essere un appassionato di Basket e Calcio, videogiocatore accanito, predilige RPG, FPS e TPS. In generale però non si tira indietro di fronte a nulla. A tempo perso è anche speaker in una Web Radio.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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