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Assassin's Creed: Revelations
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Recensione - Assassin's Creed: RevelationsXbox 360Game

La saga di Ezio Auditore volge finalmente al termine: nell'ultimo episodio della trilogia dedicata all'assassino fiorentino, Ubisoft ci porta a Costantinopoli sulle tracce di un antico segreto lasciatoci dal primo protagonista della serie, Altair. Scopriamo insieme le qualità di questo nuovo ed attesissimo titolo.

Il Gioco

La storia di Assassin's Creed: Revelations si sussegue cronologicamente agli eventi del precedente titolo della serie, sia per quanto riguarda gli avvenimenti al giorno d'oggi che quelli del 1500. Da una parte troviamo infatti un Desmond in stato comatoso dopo gli avvenimenti alla fine di Brotherhood, con la propria coscienza intrappolata all'interno dell'Animus; dall'altra invece seguiamo le avventure di un Ezio Auditore ormai cinquantenne che, dopo aver fatto visita all'antica base degli Assassini a Masyaf (quartier generale di Altair nel primo gioco), si mette sulle tracce di una serie di chiavi mistiche, nascoste a Costantinopoli, che gli permetteranno di ritrovare ed accedere all'antica biblioteca di Altair dove si suppone sia nascosto un grande segreto. Il gioco trae spunto da questo per farci rivivere, in cinque missioni distinte distribuite nel corso della storia principale, anche alcuni momenti importanti della vita di Altair, dalla giovinezza fino alla vecchiaia. Nel frattempo Desmond, prigioniero dell'Animus, dovrà lottare per uscirne intraprendendo un viaggio all'interno dei suoi stessi ricordi. Tutte queste linee temporali convergeranno verso un unico punto, una rivelazione che schiuderà le porte ad un nuovo futuro per la serie.

Assassin's Creed: Revelations ricalca quasi fedelmente la strada tracciata da Brotherhood: ci troviamo nuovamente in un titolo open-world in cui abbiamo un'intera città a nostra disposizione - in questo caso Costantinopoli - nella quale svolgere sia le missioni legate alla storia principale che la miriade di missioni secondarie come quelle legate alle varie fazioni o incarichi che ci potranno essere dati da vari personaggi (tra quelli più famosi incontriamo peraltro un giovane principe Solimano ed il capitano e cartografo Piri Reis). La mappa della città è inizialmente vuota e dovremo man mano rivelarne le diverse aree, sulle quali appariranno anche le molte icone informative legate a negozi, missioni e fazioni, salendo sulle torri più alte della città e sincronizzandone i "punti d'osservazione". Come sempre Ezio è in grado di spostarsi liberamente per la città muovendosi sia per le strade che arrampicandosi sui tetti, tra i quali ora potremo spostarci anche aggrappandoci con la nuova lama uncinata a delle funi tese in giro per la città; ritroviamo nuovamente le aree di accesso ai sotterranei, che fungono da sistema di teletrasporto, mentre è sparita la possibilità di spostarsi a cavallo probabilmente a causa della diversa conformazione di Costantinopoli rispetto a Roma. Altra novità è la possibiltà di acquistare, presso i sarti, dei paracadute da usare per planare da una parte all'altra della città lanciandoci da posizioni molto alte: calando su un nemico è possibile anche eseguire un'uccisione dal cielo. Ritroviamo poi la possibilità di restaurare negozi ed edifici della città per aumentare la nostra rendita, così come fa il suo ritorno il meccanismo delle aree di influenza nemiche, che stavolta invece dei Borgia sono in mano ai bizantini, alleati dei templari: per catturare un'area in loro possesso dobbiamo, come in Brotherhood, individuarne il luogotenente ed ucciderlo, per poi accendere un falò sulla torre dell'area per segnalarne il cambio di proprietà. Novità di questa edizione è il fatto che i bizantini possono di tanto in tanto tentare di riconquistare le aree che gli abbiamo sottratto: quando questo accade, sulla mappa si accende un'icona gialla che ci indica di accorrere in difesa del nostro covo. Qui si attiva una sorta di mini-gioco stile "tower defense" in cui, con una visione strategica da posizione elevata, il nostro compito è di piazzare gli assassini sui tetti lungo il percorso degli attaccanti per riuscire a contrastarli efficacemente. Le risorse da usare sono limitate e dovremo cercare di utilizzarle sempre efficacemente: questa modalità aggiunge una sfumatura più strategica al titolo.

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Come da tradizione della serie le varie missioni, principali e secondarie, ci vedono assassinare o pedinare determinati individui, oltre ad esplorare numerose ambientazioni in interni facendo uso delle abilità di Ezio come quelle acrobatiche o la visione speciale "occhio dell'aquila" che permette di evidenziare i nostri bersagli nella folla o visualizzarne il percorso tra le vie della città. I combattimenti contro gruppi di nemici seguono meccaniche pressoché invariate rispetto al titolo precedente con la possibilità di effettuare contromosse, afferrare e calciare i nemici per spezzarne la guardia, effettuare sequenze di uccisioni ed usare un gran numero di armature ed armi diverse; torna l'uso di veleni e armi da fuoco, con l'aggiunta ora anche delle bombe. Disponiamo infatti di un sistema di costruzione di ordigni esplosivi che ci permette di combinare diversi involucri, inneschi, polveri e contenuti esplosivi per creare un gran numero di varianti, ognuna con effetti diversi. Possiamo quindi creare normali granate, bombe appiccicose oppure mine, con effetti che vanno da potenti deflagrazioni alle cortine fumogene fino ai soli suoni e rumori per attirare le guardie mentre noi passiamo indisturbati. Infine ritroviamo la possibilità di comandare i nostri seguaci assassini per farci aiutare in missione, oltre a potergli affidare missioni ai quattro angoli d'Europa per farli crescere di livello e diventare sempre più forti.

Altra novità a livello di gameplay è rappresentata dal Viaggio di Desmond, le missioni nell'Animus che dobbiamo prima attivare raccogliendo una serie di frammenti di dati nascosti in giro per la città (l'equivalente delle piume nei precedenti titoli): queste ci vedono navigare un mondo virtuale in prima persona, in una sorta di platform in cui, oltre alle strutture geometriche presenti, dovremo creare noi stessi le piattaforme su cui muoverci come rampe e ponti. Mentre percorriamo ogni livello - il cui svolgimento è tutto fuorché scontato visto che sono presenti diversi impedimenti che dovremo capire come aggirare - Desmond ricorderà dettagli importanti della sua vita dalla giovinezza in poi.

Oltre al single-player, che vi impegnerà circa 14 ore per la sola storia principale senza contare le tante attività offerte dalle ambientazioni che potrete continuare ad esplorare anche dopo la conclusione della storia, Assassin's Creed: Revelations reintroduce anche il supporto multiplayer fino ad 8 giocatori su nove diverse mappe che diventano quasi il doppio con le relative varianti notturne o al crepuscolo, potenziato con nuove modalità sia tutti contro tutti che a squadre in cui far avanzare di livello il vostro personaggio, un agente delle industrie Abstergo. Il multiplayer vi permetterà peraltro di apprendere interessanti risvolti sulla storia dei Templari/Abstergo, visto che man mano che salirete di livello vi saranno rivelate varie informazioni sull'azienda. Avendo giocato il titolo prima dell'uscita non ho potuto purtroppo provarne il multiplayer ma, da quel che ho visto, c'è molta carne al fuoco per chi volesse dedicarsi all'arte dell'assassinio in compagnia.

Amore

Una città piena di opportunità

- Costantinopoli è una città vastissima, che grazie alle tante attività proposte vi terrà occupati a lungo: che si tratti di conquistare le varie aree occupate dai bizantini, svolgere missioni, reclutare nuovi seguaci, restaurare tutti i negozi e monumenti per assicurarvi una rendita sempre maggiore, oppure perlustrarla attentamente alla ricerca dei molti collezionabili, è capace di offrire moltissime opportunità a chi vorrà coglierle, anche dopo aver completato la storia principale.

Missioni action

- Nel corso della storia vi imbatterete di tanto in tanto in particolari missioni dal ritmo molto diverso dal solito: cose come rocamboleschi inseguimenti saltando sulle piattaforme lungo un fiume sotterraneo, la fuga attraverso una serie di navi in fiamme o anche una improbabile sequenza di antico parasailing (lo sport moderno in cui, appesi a un paracadute, si viene trainati da un motoscafo), spezzano il ritmo del gioco introducendo scene estremamente spettacolari. Molto bella anche una meno action ma che richiama fortemente le atmosfere e gli enigmi della serie Tomb Raider.

Il Viaggio di Desmond

- Estremamente interessante la nuova modalità che ci vede esplorare in prima persona i costrutti mentali di Desmond: essendo molto semplice a livello di geometrie, può vantare una resa grafica eccellente ed i vari enigmi che si intersecano alle fasi platform mi hanno vagamente ricordato i puzzle di Portal. Un bel diversivo che avrebbe meritato di essere approfondito in più di cinque livelli.

Cappadocia

- Nella seconda metà del gioco, Ezio avrà la possibilità di spostarsi da Costantinopoli per raggiungere le coste della Cappadocia, dove scavata all'interno di una montagna troverà una enorme città sotterranea. Questa ambientazione mi ha affascinato sia per via del particolare design che per la struttura verticale su più livelli, l'ideale per sfruttare al meglio le doti acrobatiche del nostro assassino. Peccato solo che la visiteremo per non più di un'ora e mezza durante la storia, anche se dopo potremo tornarci per esplorarla in tutta tranquillità.

Rivelazioni

- Con lo stesso titolo del gioco, Ubisoft aveva promesso rivelazioni importanti sia sulla vita di Altair che sulla misteriosa Prima Civiltà, creatori dei Frutti dell'Eden. E così è stato: quanto ci viene rivelato nel gioco rende finalmente più concreto e meno fumoso questo aspetto che da sempre ha accompagnato la serie, aprendo peraltro interessanti sbocchi narrativi per gli episodi futuri. Da questo punto di vista, il gioco non delude.

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Odio

Storia blanda

- Di tutti gli episodi della serie, Assassin's Creed: Revelations è quello che mi ha catturato meno a livello di storia. Questo perchè il tutto si riduce banalmente ad una caccia al tesoro per trovare le chiavi di Altair, senza evolvere particolarmente la lotta tra Templari e Assassini sia ai tempi di Ezio che ai giorni nostri. Si, ci troviamo coinvolti in alcuni intrighi politici nella guerra tra ottomani e bizantini (alleati dei templari) e dovremo fronteggiare chi vuole ottenere come noi i segreti di Altair, ma almeno per il primo 60% della storia si ha l'impressione che gli sviluppatori abbiano voluto allungare molto il brodo. Nella parte finale la trama si fa invece molto più interessante e rinvigorisce la voglia del giocatore di sapere come andrà a finire.

Costantinopoli

- Anche la città in cui passeremo la maggior parte del tempo, l'antica Istanbul, non presenta lo stesso fascino delle ambientazioni viste in passato, né offre lo stesso livello di varietà a cui la serie ci aveva abituato; anche in Brotherhood rimanevamo per il 90% del tempo a Roma, ma tra le aree di campagna in periferia ed i vari ruderi d'epoca romana risultava decisamente più varia L'architettura stessa della città sa peraltro molto di già visto, forse per via della grande influenza culturale ricevuta dall'Europa, tranne che per qualche moschea e palazzo caratterizzati maggiormente da un'architettura più bizantina. Un'ambientazione più esotica e maggiormente distaccata da quelle viste finora avrebbe sicuramente giovato al titolo.

Poche novità, poco rilevanti

- Mentre Brotherhood aveva introdotto rispetto ad AC2 numerose novità importanti - la gestione dell'economia del'intera città, le aree di influenza dei Borgia, i perfezionamenti al sistema di combattimento, il sistema di tunnel sotterranei, le missioni stealth per Leonardo, la gestione dei seguaci assassini, il multiplayer - qui troviamo essenzialmente gli stessi elementi calati su una nuova città, senza innovazioni particolarmente significative. Le uniche novità strutturali sono identificabili nel sistema di creazione ed uso delle bombe, nella modalità strategica Difesa del Covo e nelle missioni di Desmond, ma è troppo poco e la sensazione di déjà vu rimane pressoché costante.

Missioni Altair

- Le missioni nei panni di Altair, anche se molto interessanti dal punto di vista della storia e delle rivelazioni che ci vengono fatte, risultano troppo brevi e piuttosto noiose da giocare, con un gameplay fin troppo semplificato che si riduce a seguire o uccidere qualcuno sempre nello stesso ambiente, quello di Masyaf. Capisco come questo possa essere dettato da precise necessità di storytelling, ma mi sarei aspettato qualcosa di più esaltante anche dal punto di vista del gameplay.

Tiriamo le somme

Assassin's Creed: Revelations si conferma come un titolo solido e che vi terrà impegnati per molte ore, sia in single che in multiplayer. Pur mantenendo però molti dei punti di forza dell'episodio precedente e offrendoci una degna e soddisfacente conclusione alla saga di Ezio, non riesce a replicare il fascino a livello di storia ed ambientazioni del titolo precedente, cadendo in una frequente, seppur non costante, sensazione di già visto. L'acquisto è comunque consigliato a tutti i fan della saga, che dopo averlo completato guarderanno con rinnovato interesse al futuro della serie.
8.7

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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