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Skate 3
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Recensione - Skate 3Xbox 360Game

La serie di Black Box e EA che ha rivoluzionato il modo di intendere i giochi di skate su console torna con il suo terzo capitolo. Ulteriore innovazione o mossa commerciale? Scopriamolo insieme nella nostra recensione di Skate 3.

Il Gioco

Un breve filmato introduttivo, realizzato con attori in carne ed ossa, ci introduce in maniera decisamente comica a come viene creata una tavola da skate. Veniamo poi introdotti alla storia del gioco: lo skater che nei precedenti capitoli modellavamo a nostro piacimento, in Skate 3 ha raggiunto fama e successo ma, durante uno show estremo, cade rovinosamente battendo la testa e perdendo completamente la memoria. Prendiamo in mano le redini del gioco esattamente da questo punto.

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A differenza dei precedenti titoli della serie, in questo capitolo lo scopo è quello di portare alla ribalta un marchio da noi creato, usando il nostro skater come testimonial. Nell’editor, del tutto identico a quello del passato, abbiamo modo di plasmare oltre al nostro skater anche il nome e il logo della nostra casa. Anche l’ambientazione ha subito un cambiamento totale: abbandonata la cara San Vanelona, siamo invitati in una città completamente nuova chiamata Port Carventon, una località sicuramente meno ostica per fare skate. Esattamente come in San Vanelona, anche Port Carventon è una sorta di gigante parco giochi per skaters dove poterci allenare e fare evoluzioni su qualsiasi superficie disponibile. La città è divisa in tre grossi quartieri: Downtown, University Hill e Industrial.

Oltre a poter girare liberamente per la città, troviamo sparse per la mappa varie sfide da compiere. Su questo fronte troviamo però poche innovazioni: le sfide consistono nelle classiche esibizioni per servizi fotografici, gare di velocità, esecuzione di particolari trick o contest da vincere. Il punteggio è invece stato sostituito dalla vendita di tavole a nostro marchio; più difficili sono le sfide che superiamo e più alto è il compenso in tavole vendute che otteniamo. Con il crescere delle vendite aumenta quindi la fama del nostro marchio e degli skaters ci chiederanno di entrare a far parte del nostro gruppo: anche qui il cross-over con l’online è fondamentale, infatti oltre a poter aggiungere skater virtuali al nostro gruppo, quando saremo connessi ai server di EA gli skaters della nostra lista amici potranno entrare a far parte della nostra crew. Insomma, gli sviluppatori hanno cercato di rendere l’impronta online nel titolo decisamente più marcata.

Amore

Flick it

- All’alba del primo Skate il sistema inventato dai ragazzi di Black Box era risultato geniale. Ancora oggi, a distanta di qualche anno, è sempre un piacere giocare utilizzando lo stick destro per realizzare le evoluzioni del nostro skater. Ollie, backflip, grind, grab e via dicendo, risultano facilmente realizzabili senza dover pigiare faticosamente tasti in sequenza come in passato.

La città

- Mentre in San Vanelona la città era più reale e dovevamo essere noi a ritagliarci lo spazio per poter realizzare le nostre evoluzioni, Port Carventon ci permette di realizzare tutto quello che vogliamo in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento. Alcuni trick risultano addirittura talmente esagerati e irreali che stonano sicuramente con l’aspetto simulativo che il gioco vuole avere, ma risultano sicuramente spettacolari agli occhi del giocatore.

Online

- La novità maggiore del titolo, una sterzata decisa verso l’online. La possibilità di sfidare altri gruppi di skater, scegliere di giocare le sfide sia online che offline in qualsiasi momento, senza contare la possibilità di creare un proprio skate park dove poter invitare gli amici o scaricare quelli creati da altri, sono tutti elementi che fanno capire come EA stia investendo prepotentemente con i suoi giochi sull’online. E questo titolo è un esempio perfetto di come tutti i giochi si dovrebbero evolvere.

Skate.Feed

- Una specie di social network all’interno del gioco che ci aggiorna costantemente su quello che succede al nostro marchio, quanti visitatori abbiamo avuto al nostro skatepark ecc. Un’interfaccia che ho trovato molto utile e di semplice utilizzo.

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Odio

E le novità?

- Ad eccezione del reparto online, non ci sono novità di sorta all’interno di Skate 3. Una città nuova non basta per rinfrescare un gioco, quando il resto è molto simile al passato: sembra che gli sviluppatori abbiamo buttato qualcosa giù in fretta e furia attingendo a piene mani dalle sfide e dai contest presenti nel titolo precedente, per sfruttare tutto quanto con la rinnovata componente online.

Più arcade

- Una città più irreale con trick assurdi e molto più facili da trovare, un sistema di difficoltà settabile, un sistema di controllo leggermente più permissivo. Questi sono tutti elementi che mostrano come il gioco sia stato pensato anche per i giocatori occasionali e non più esclusivamente per gli amanti di questo bellissimo sport, i quali potrebbero storcere il naso.

Grafica statica

- Anche qui ci si ricollega a quanto detto sopra: graficamente il titolo è praticamente identico a Skate 2, senza nessun tipo di perfezionamento o innovazione grafica. Sintomo forse di una realizzazione frettolosa.

Tiriamo le somme

Chiamare Skate 3 con titoli come Skate 2.5 o Skate Online forse sarebbe stato più corretto. A conti fatti il gioco presenta poche innovazioni tranne che per la forte spinta verso il supporto online. Tuttavia, per gli amanti della serie e per i fan di questo sport, proprio perché è costruito sulle solide fondamenta di Skate 2, risulterà estremamente godibile. Consigliato solo ai fan o a chi non possiede nessun titolo della serie.
7.8

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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