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Crash of the Titans
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Recensione - Crash of the TitansXbox 360Game

Crash Bandicoot è un mito nel mondo dei videogiochi per console. Si può dire che questo personaggio abbia contribuito alla nascita del fenomeno di massa che è divenuto, per lo meno in Italia, sinonimo di console da gioco. Il primo Crash Bandicoot portò in molte case una esperienza di gioco spensierata, colorata e divertente, risultando immediato e facile anche per i più piccoli. Nel corso degli anni molti episodi aventi per protagonista questo simpatico marsupiale forzuto e un po’ tontolone si sono susseguiti, fino ad approdare nella nuova generazione con Crash of the Titans: analizziamolo insieme.



Squadra vincente non si cambia
La formula delle avventure di Crash è sempre la stessa e funziona così bene che nelle svariate edizioni che si sono succedute su quasi tutte le piattaforme, ogni storia era una variazione sul tema di quanto già visto in precedenza. In fondo, al giocatore tipico di questa tipologia, che non è di sicuro l'hard core gamer appassionato, nei giochi la trama “salva la bella o l’amico di turno” basta ed avanza per giustificare ore ed ore di gioco in paesaggi e panorami strampalati. Quello che conta veramente è che il mondo sia coloratissimo, pieno d’azione e di sorprese con personaggi tali che persino i nemici sono simpatici e divertenti.

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L’unica variante inserita in questa nuova avventura di Crash è la possibilità di controllare, attraverso la fida maschera, uno dei Titani e piegarlo ai propri voleri. Una nuova divertente variante di gioco che permette di superare alcuni ostacoli altrimenti invalicabili per il povero Crash. Ma torniamo un attimo alla storia e all’ambientazione di questa nuova avventura del nostro povero marsupiale: appena inserito il disco una simpatica ambientazione di giochi d’ombra con marionette introduce la nascita dei titani. Ovviamente non mancano, nella narrazione, gag che facciano sorridere i nostri giovani videogiocatori raccontando come l’arcinemico di Crash, Neo Cortex, abbia trasformato dei piccoli animali in titani forzuti e cattivi.

Alla fine di questo simpatico mini cartone animato siamo ai menu di servizio del gioco che, come era lecito aspettarsi, non presentano particolari novità nelle funzioni disponendo del numero minimo di voci necessario per giocare. Selezionando Nuova Partita veniamo catapultati nel coloratissimo mondo di Crash in una tranquilla giornata con gli amici in cui il nostro eroe se ne sta rilassato sul prato finché, nel cielo, appare il dirigibile di Neo Cortex (doppiato abilmente dal Mago Forest) che intrappola la maschera parlante di Crash e la sua amica. Da questo punto inizia il viaggio del nostro eroe per trovare Neo Cortex e liberare la sua amica sventando il piano malvagio che, nel corso dell’avventura, diventerà sempre più chiaro.

Il mondo di Crash è coloratissimo e, sebbene non sfrutti particolarmente la potenza delle nuove console, appare pulito, luminoso perfettamente bilanciato tra fantasia e realismo. I movimenti dei personaggio sono fluidi e perfettamente animati e gli oggetti reagiscono esattamente come ci si immaginerebbe in mondo di fantasia in tema col soggetto. Ovviamente la resa dei grandi spazi è notevolmente migliore rispetto alle precedenti incarnazioni del nostro marsupiale grazie alla maggiore risoluzione del display esattamente come, pur non togliendo il fiato (stiamo pur sempre parlando di un titolo per bambini) gli stapiombi rendo esattamente la sensazione di vuoto sottostante. I nemici sono coerenti con lo stile “fumettoso“ del soggetto e il loro audio è uno spasso: quando vengono colpiti si lasciano andare ad espressioni buffe che non mancheranno di far sorridere i nostri videogiocatori in erba. Anche le minacce sono spassosissime e rompono efficacemente la monotonia di alcune scene di battaglia in realtà piuttosto ripetitive.

Proprio per differenziare questa parte del gioco sono stati introdotti i Titani che, come da tradizione dei migliori videogiochi, sono una sorta di Boss al termine delle sezioni di gioco. Crash con la sua rapidità può abbatterne sicuramente uno, ma quando iniziano ad essere in molti la cosa si fa molto difficile. In questo caso ci viene in aiuto la nostra amica maschera che, posta su un titano barcollante, permette di assumerne il controllo e di poter combattere con il suo aiuto sia contro altri titani che contro gli scagnozzi di Cortex. I titani son anche indispensabili per abbattere alcuni ostacoli che si possono frapporre per il proseguo del nostro cammino. In particolare quello che per forma assomiglia ad un mammuth abbatte facilmente mura ed ostacoli vegetali che a volte chiudono l’arena di combattimento.

Ogni episodio prevede una o più prove di abilità speciali che consentono di vincere più aura e quindi di fare più punti: Crash passa attraverso una porta magica e solitamente si trova alle prese con sfide in cui vengono utilizzate alcune abilità come il tiro di precisione oppure la velocità nella raccolta delle gemme di aura e così via. Il sistema di controllo è abbastanza semplice ed il gioco sceglie in automatico la posizione migliore della telecamera. Questo schema facilita molto il compito ai giovani fan di Crash che non debbono usare il thumbstick di destra per ruotare la telecamera. Durante la battaglia o nelle situazioni in cui è necessario effettuare qualche particolare combinazione di tasti, questa appare sempre a video facilitando lo svolgimento dell’azione. Tra un livello e il successivo, in dipendenza dei punti realizzati, vengono attivate delle funzionalità rappresentate da simpatiche bamboline di pezza. Quella che ci ha più favorevolmente colpito è la possibilità di vedere le concept art dei livelli successivi che hanno lo scopo didattico di spiegare, per gradissime linee, il processo di creazione del videogame.

Alcune note che riguardano il sonoro: perfettamente in stile con il resto del gioco con gradevoli musiche di sottofondo e suoni contestuali ai principali avvenimenti dell’avventura. Niente di trascendentale ma in linea con le aspettative di questa tipologia di giochi e il loro target: mai troppo violenti o invasivi.

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Conclusioni
Crash of the Titans mantiene le sue promesse di avventura scanzonata e divertente tra personaggi di fantasia in un mondo altrettanto fantastico. In un gioco di questo genere non si chiedono particolari doti grafiche o sonore ma armonia e facilità di utilizzo. Il gioco si avvale comunque dei vantaggi offerti delle nuove piattaforme, ma non esagera nel mostrare i muscoli mettendo al centro dell’attenzione il piccolo giocatore. Proprio lui avrà un motivo in più per far estrarre il DVD di Halo 3 o GoW al proprio genitore, strappandogli il controller di mano.
6.8

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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