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Halo Wars
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Recensione - Halo WarsXbox 360Game

Il mondo di Halo si espande oltre gli FPS affrontando lo stesso genere per il quale era stato originariamente concepito, quello della strategia in tempo reale: stavolta non troviamo Bungie al timone ma i maestri del genere Ensemble Studios, che con Halo Wars hanno il duro compito di dimostrare come si possa realizzare un Halo diverso mantenendo però inalterato il feeling della serie originale. Dopo averlo provato a fondo, siamo pronti a darvi il nostro parere sul gioco.

Il Gioco

Halo Wars espande la storia dell'universo di Halo narrando eventi accaduti 20 anni prima delle avventure di Master Chief: indagando su strane attività dei Covenant, la nave terrestre Spirit of Fire si imbatte in un segreto terrificante, capace di far vincere il conflitto a chi dovesse impadronirsene. Inizia così una guerra su più fronti per impedire ai Covenant di sfruttare la cosa a proprio vantaggio, in una storia che vede coinvolti nuovi personaggi oltre a mettere in campo vecchie conoscenze come il Profeta Rimorso e, ovviamente immancabili in un gioco di Halo, Flood e nuove sorprese dei Precursori. Nonostante la storia sia antecedente a quella dell'FPS, è completamente comprensibile solo da chi ha seguito tutta la trilogia di Bungie, perché gli sviluppatori hanno evitato di spiegare di nuovo il ruolo ricoperto da personaggi come i Profeti Covenant, la natura dei Flood o anche chi siano esattamente i Precursori. Nonostante questo, la storia è perfettamente godibile anche da chi non ha mai affrontato uno dei giochi della serie, anche se ovviamente non sarà possibile coglierne tutte le sfumature. Se prima di affrontare il gioco volete approfondire maggiormente la storia della serie, vi consigliamo di leggere l'articolo riepilogativo che pubblicammo prima del lancio di Halo 3.

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Dal punto di vista del gameplay Halo Wars è un classico RTS con visuale dall'alto, pensato però specificamente per il gioco su console. Troviamo tutte le meccaniche classiche del genere come la costruzione di risorse, la produzione e selezione di truppe, l'esplorazione del territorio di gioco ed il combattimento contro contingenti nemici, ma tutto è stato semplificato per l'uso con i due stick del joypad e pochi pulsanti, senza complessi e laboriosi menu di selezione. Per evitare al giocatore di saltare in continuazione da una parte all'altra della mappa, le missioni sono più lineari rispetto alla media dei giochi del genere, con obiettivi ben definiti e basi con posizione fissa dalle quali partire. Gran parte della strategia coinvolge la decisione di quali stabilimenti costruire nelle basi e che tipo di truppe produrre: in missioni di attacco a basi nemiche ad esempio è meglio conservare le risorse per costruire tre o quattro carri armati, mentre in missioni che prevedono un maggior scontro con truppe terrestri è preferibile la costruzione di fanteria o veicoli volanti, e così via. La selezione delle proprie truppe è semplificata dalla possibilità di selezionare velocemente tutte le unità o solo quelle mostrate a schermo, dopo di che si possono facilmente sotto-selezionare i singoli tipi di unità (fanteria, Spartan, veicoli e così via) per poter agire con maggior precisione.

Il gioco ci propone una campagna suddivisa in 15 livelli, completabile a difficoltà normale in circa 10 ore, prolungabili ulteriormente grazie agli incentivi alla rigiocabilità come la ricerca di teschi nascosti per i livelli o obiettivi legati alle difficoltà più alte. Oltre alla campagna è inoltre presente la modalità Schermaglia: sono in pratica le stesse modalità e mappe del multiplayer, in cui alleati e nemici sono però guidati dalla IA del gioco. Qui il tipo di gameplay si avvicina più a quello di un RTS classico e bisogna imparare a tenere d'occhio più fronti contemporanei, compresi quelli dei giocatori alleati che potrebbero essere in difficoltà e necessitare del nostro aiuto.

I possessori di account Xbox Live Gold possono divertirsi in compagnia dei propri amici sia completando in cooperativa le missioni della storia, che combattendo in battaglie da 1 contro 1, a 3 contro 3 in un gran numero mappe studiate appositamente per gruppi piccoli o grandi di giocatori. Non possiamo purtroppo fornirvi un nostro parere su queste modalità multiplayer perché, per poter recensire il gioco prima dell'uscita, non ci è stato possibile provarle sui server Live pubblici per testarne le performance.

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Amore

Immediatezza e semplicità

- Anche se in questa generazione si sono fatti molti passi avanti per portare il genere della strategia in tempo reale su console, non si era ancora raggiunto il risultato ottimale, soprattutto perché quasi tutti i titoli realizzati finora erano porting di giochi pensati principalmente per PC. Con Halo Wars Ensemble Studios ha scoperto a nostro avviso il Sacro Graal del genere, realizzando un titolo estremamente immediato e di semplice utilizzo, mantenendo però un alto livello di sfida per il giocatore. Gli RTS classici prevedono la selezione e disposizione continua di singoli gruppi di unità, di tenere d'occhio tutto ciò che accade sul territorio e combattere su più fronti, mentre qui è tutto più linearizzato e semplificato: questo non significa però che il gioco sia più facile, perché il livello di sfida è comunque molto alto, e spesso servono più tentativi per capire quale sia la strategia più giusta per affrontare una certa situazione. Halo Wars fa esattamente ciò che Halo fece con il genere FPS: ripensare da zero su console le meccaniche di gioco, piuttosto che cercare di adattare quelle usate su PC, pensate per l'uso con mouse e tastiera. Probabilmente i puristi storceranno il naso, come fecero a suo tempo i puristi degli FPS con il titolo Bungie, ma siamo sicuri che col senno del poi guarderemo all'opera di Ensemble come ad un vero punto di svolta nel genere strategico su console.

Varietà

- Gli sviluppatori hanno fatto grossi sforzi per presentarci non solo ambientazioni continuamente diverse lungo tutta la campagna, ma anche situazioni di gioco estremamente varie: si va dalla semplice conquista di un territorio assaltando tutte le basi nemiche, alla scorta di veicoli fino a situazioni estremamente creative come l'assalto ad un gigantesco Scarab sperimentale, una delle più belle missioni del gioco. Durante tutta la campagna non ci siamo mai annoiati, con il desiderio sempre vivo di scoprire cosa sarebbe successo nella missione successiva.

Halo feeling

- Halo Wars conserva intatte molte delle cose che abbiamo amato nell'FPS: dai temi classici della colonna sonora, parzialmente conservati e ottimamente reinterpretati dai musicisti di Ensemble, ai veicoli e truppe con animazioni e comportamenti che abbiamo imparato a conoscere nel tempo. Persino i soldati amici e nemici si comportano come nei titoli Bungie, scambiandosi battutine quelli terrestri e gridando e ruggendo furiosamente i Covenant; gli Spartan poi non ci fanno sentire la mancanza del Master Chief, mostrando le stesse capacità di combattimento come la possibilità di sottrarre veicoli al nemico. Inoltre i personaggi principali introdotti nel gioco, come il Capitano Cutter, la dottoressa Anders, il sergente Forge o anche l'IA Serina, sono tutti estremamente carismatici e dotati di spessore: Forge, considerabile come il protagonista della storia, risulta senza dubbio più simpatico di Master Chief, e non ci meraviglieremmo se dovessimo ritrovarlo in futuri giochi della serie. I ragazzi di Ensemble hanno sicuramente dimostrato come si possa creare un ottimo titolo dedicato ad Halo, senza doversi necessariamente chiamare Bungie.

Cutscenes

- Questo merita un accenno a parte: le sequenze di intermezzo in Computer Grafica di Halo Wars sono stupende, epiche e realizzate benissimo sia dal punto di vista grafico che registico, svolgendo un ottimo lavoro nel raccontare la storia del gioco. In questi filmati ci viene mostrato inoltre un mondo di Halo più "maturo" rispetto a quello propostoci da Bungie, meno colorato e più drammatico, e capace di donare maggior fascino anche a personaggi già conosciuti come l'Arbiter. Non ci dispiacerebbe affatto avere un FPS con questo tipo di approccio visivo al gioco, una sorta di "Halo incontra Gears of War".

Odio

Niente da dichiarare

- In Halo Wars non c'è davvero nulla che ci sentiamo di criticare negativamente: potremmo accennare al framerate ballerino quando la mappa si riempie di unità in battaglia (rilevato solo nell'ultimo livello), oppure al fatto che non è possibile zoomare tanto da vedere da vicino le singole unità, o all'IA dei nemici che utilizza un approccio "forza bruta" piuttosto che elaborare compresse strategie per contrastare i nostri attacchi. Ma si tratta di tutte cose che non hanno limitato il divertimento che il gioco ha saputo darci, né il senso di soddisfazione provato dopo aver concluso con successo le missioni più ostiche.

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Tiriamo le somme

Con Halo Wars Ensemble Studios ha ha finalmente raggiunto il Sacro Graal degli strategici su console, realizzando un titolo facile da giocare, divertente ed appagante, senza costringere il giocatore a imparare scomode combinazioni di tasti, a immergersi in nugoli di menu di comando oppure saltare continuamente da una parte all'altra della mappa di gioco. Oltre a questo troviamo una storia di Halo narrata benissimo, con personaggi carismatici e sequenze animate epiche ed altamente cinematografiche. Se amate Halo ed i giochi strategici, è un titolo assolutamente consigliato. E se amate la strategia ma non Halo, ci sono comunque buone probabilità che questo gioco vi faccia apprezzare e vedere sotto una nuova luce la saga iniziata da Bungie.
9.1

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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