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Stranglehold
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Anteprima - Stranglehold

Solitamente, un gioco che nella sua origine fortemente cinematografica trova il suo maggior punto di forza, fa immediatamente pensare al classico e mediocre tie-in di turno, sviluppato solo per scopi puramente commerciali. Per quanto visto finora, tuttavia, questo non sembra affatto il caso di Stranglehold, che non sembra certo un gioco da lasciare in disparte. Probabilmente perché la stravaganza che permea da ogni suo singolo "triangolo" riflette pienamente, o in parte, quella del suo ideatore: John Woo.
Come lo stesso Woo ha dichiarato più volte nel corso di interviste o presentazioni, Stranglehold sarà un vero e proprio film d’azione interattivo, dove qualsiasi elemento dello scenario potrà essere distrutto con effetti molto realistici. C’è subito da dire, comunque, che questa caratteristica è ancora da mettere alla prova, poiché quanto visto fino ad ora si limita a mostrare semplicemente scenari chiusi, come ad esempio un tipico ristorante orientale.

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Massive damage!
Passando ad una descrizione approfondita, Stranglehold è uno sparatutto in terza persona di natura prettamente arcade, che vede come protagonista il famigerato ispettore Tequila, il quale si avvale di una realistica riproduzione digitale del famoso attore Chow Yun Fat, ingaggiato da Woo "interpretare" il protagonista del gioco. L’elemento che fin dalle prime battute viene messo in risalto mettendo mano al gioco è, appunto, l’enorme interattività con tutti i componenti dello scenario; qualsiasi cosa si danneggia o si distrugge, dalle pareti al pavimento, fino agli oggetti d’arredo più piccoli! Per rendere il tutto più suggestivo, inoltre, non potevano mancare naturalmente i classici effetti di rallentamento ("bullet-time") che da un paio di anni a questa parte hanno caratterizzato massicciamente parecchi sparatutto in terza persona. Per interattività, tuttavia, si intende anche la possibilità di utilizzare per scopi puramente suggestivi e cinematografici gli elementi dello scenario; l’ispettore Tequila sarà infatti in grado di servirsi di alcuni oggetti sia per creare diversivi sia per procurarsi riparo da una massiccia dose di proiettili. Di conseguenza, è il gameplay a risultare proprio l’aspetto più curato del gioco; ed esso è curato in maniera tale da renderlo molto particolare ma allo stesso tempo veloce ed intuitivo, quasi elementare a detta degli stessi sviluppatori. Vedere Tequila muoversi con aria spiccatamente cinematografica, quindi con acrobazie ed azioni a dir poco surreali, e con il minimo utilizzo dei tasti, conferisce un aspetto rivoluzionario al gioco. Sappiamo bene che non si tratta di una grossa novità, ma è proprio l’intuitività dei comandi ad essere innovativa.


A suon di colpi
Al gameplay si affianca una componente tecnica di tutto rispetto; le textures sono molto definite, cosicché l’ambiente ed i personaggi risultano abbastanza realistici e particolareggiati. Come accennato in precedenza, le realizzazioni tecniche di maggior rilievo sono rappresentate principalmente dai tradizionali effetti in tempo reale, come il bullet-time, arricchiti inoltre da un’altra peculiarità denominata "mosse speciali". Essa consiste in una serie di sequenze real-time, combinate tra loro mediante la pressione dei tasti principali, durante le quali l’ispettore Tequila si avvarrà appunto di mosse speciali capaci di abbattere con furia devastante tutti i nemici presenti nel suo raggio d’azione. Nel complesso dunque, Stranglehold appare più che buono, anche sotto il profilo audio (colonne sonore e doppiaggio di tutto rispetto in primis) ma... avete sentito per caso citare la trama? Beh a quanto pare no, e non perchè me ne sia dimenticato, anzi! Il fatto è che per quanto concerne la storia attorno alla quale ruoteranno le azioni del protagonista, non se ne sa praticamente nulla. Il dubbio che essa forse non possa esistere affiora sapendo che ogni singolo scenario in cui dovremo combattere è totalmente indipendente l’uno dall’altro. Speriamo non sia realmente così, o che magari tutto questo abbia un preciso motivo che gli stessi sviluppatori ci spiegheranno in futuro.

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A mali estremi, estremi rimedi!
Per concludere, riprendo il discorso della "non trama", dato che è l’unico motivo per cui Stranglehold potrebbe lasciare ancora un po’ perplessi. Magari gli sviluppatori non hanno voluto svelare tutto, oppure questi punteranno esclusivamente, o principalmente, sul divertimento e sull’originalità. Sarà il tempo a risponderci ed intanto aspettiamo fiduciosi, perché quello che è apparso finora ci fa sembrare Stranglehold uno gioco davvero promettente. L’uscita è prevista per il prossimo anno su Xbox 360, PC e PS3 e vedremo se, grazie alla sua originalità e frenesia, riuscirà a conquistare l’interesse dei numerosi utenti Xbox.

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