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FIFA 17
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FIFA 17 - provato alla Gamescom

A poco meno di un mese e mezzo dal lancio, Electronics Arts ha finalmente sollevato uno degli ultimi veli dal nuovo episodio di FIFA permettendoci di provare in prima persona le novità presenti in FIFA 17, prima su tutte l’introduzione del motore Frostbite 3 sviluppato da DICE. Eccovi le nostre impressioni.
Facciamo un po’ di chiarezza. A giugno EA ha annunciato il passaggio di testimone tra Ignite, il motore di gioco utilizzato esclusivamente nella serie di FIFA a partire dall’edizione 2014, ed il motore Frostbite di DICE, nato per “spingere” la serie di Battlefield ed ora adottato da numerosi titoli della casa statunitense. A questo annuncio sono però seguiti solo alcuni trailer con pochissime sequenze in-game riguardanti le modalità di gioco tanto che in molti, compreso il sottoscritto, hanno iniziato a preoccuparsi per le sorti della serie di FIFA che, almeno negli ultimi anni, ha dettato nuovi standard qualitativi imponendosi costantemente sulla concorrenza. Gli sviluppatori, dal canto loro, hanno sempre confermato di essere al lavoro su questa versione da oltre 2 anni proprio al fine di adattare le meccaniche classiche della serie alle potenzialità del nuovo motore di gioco, che dovrebbe garantire un impatto grafico più realistico, animazioni più fluide ed una gestione della fisica ancor più precisa rispetto al passato. Durante la Gamescom di Colonia ho potuto passare un po’ di tempo giocando a FIFA 17 e devo ammettere che sono bastate un paio di partite per spazzare via ogni timore.

La demo messaci a disposizione da EA nel corso della fiera tedesca permetteva di effettuare solo le classiche sfide veloci, contro un avversario umano o contro la CPU. Per quanto fossero presenti anche delle sezioni dedicate alla modalità “The Journey” e alle altre novità annunciate, si trattava infatti solo di informazioni testuali, sicuramente interessanti ma poco utili per valutare le reali potenzialità di queste innovazioni. I menu di gioco sono rimasti praticamente invariati rispetto alla scorsa edizione, così come le modalità di gestione della propria squadra. Le novità però non tardano ad arrivare visto che già dai classici mini-giochi che precedono gli incontri il motore Frostbite mette in mostra le sue caratteristiche senza troppi indugi. I modelli dei giocatori risultano più definiti e proporzionati, le animazioni sono effettivamente più fluide e le transizioni tra le stesse ora avvengono in maniera decisamente più credibile rispetto al passato. La gestione della fisica ricorda quella dei precedenti capitoli ma basta giocare qualche pallone per accorgersi delle molte differenze presenti, che rendono i movimenti dei giocatori più realistici soprattutto durante i cambi di direzione.

MX Video - FIFA 17

Il peso dei giocatori sembra avere ora maggiore importanza ed è necessario tenere sempre in considerazione l’inerzia dei calciatori prima di avventurarsi in brusche sterzate. In più di un’occasione mi sono visto soffiare il pallone perché uno dei miei giocatori perdeva momentaneamente l’equilibrio in seguito ad un cambio di direzione azzardato, ma non solo. Ho anche visto alcuni dei miei giocatori sbilanciarsi e cadere rovinosamente a terra dopo aver crossato dalla linea di fondo e questo non fa che confermare le caratteristiche del motore fisico alla base di FIFA 17. Il peso dei giocatori influisce notevolmente anche sui contrasti, ora meno imprevedibili rispetto al passato, e sulla difesa del pallone. Gli scontri tra i giocatori sembrano infatti aver beneficiato in modo notevole del passaggio al motore Frostbite risultando credibili e dotati della giusta “ruvidità” e tutte queste differenze impattano in modo sensibile sulla giocabilità. I contrasti aerei per esempio premiano in modo evidente sia la fisicità del giocatore selezionato che la scelta di tempo mentre l’esito degli interventi con palla a terra sembra ora rispecchiare con maggiore fedeltà gli eventuali rimpalli.

Buone notizie anche per quanto riguarda la gestione dell’ I.A.; i ragazzi di EA hanno promesso passi in avanti anche da questo punto di vista e, per quanto ho potuto vedere, sembra che stavolta non si tratti di semplici proclami fini a se stessi. Le novità principali riguardano la gestione della difesa e del centrocampo. I giocatori controllati dalla CPU non solo occupano bene gli spazi e accorciano con il giusto tempismo proprio come succedeva nella scorsa edizione ma accompagnano la manovra in modo decisamente più coerente rispetto al passato. I centrocampisti cercano di chiudere le linee di passaggio o, viceversa, si muovono per sfruttare lo spazio tra le linee cercando di non lasciare scoperta la propria zona di competenza. Quando succede uno dei compagni “scala” per coprire lo spazio e tutta la squadra sembra reagire di conseguenza. Ovviamente non tutto funziona sempre alla perfezione e, un po’ come succede nella realtà, può ancora capitare di vedere uno dei propri compagni commettere qualche errore, sia in fase offensiva che difensiva , ma la sensazione è che siano ulteriormente diminuiti gli automatismi che potevano essere sfruttati per andare in rete con facilità. Il sistema di controllo è rimasto praticamente invariato ma sono state apportate grandi modifiche alla gestione dei calci piazzati, durante i quali la visuale non si posiziona più alle spalle del giocatore ma rimane sempre quella dall’alto. Per indirizzare il pallone ora è necessario spostare e mantenere il cursore nel punto selezionato utilizzando la levetta sinistra e contemporaneamente è possibile indicare ai proprio compagni di effettuare movimenti specifici. Detto così sembra tutto facile ma vi assicuro che per padroneggiare il nuovo sistema è necessaria un po’ di pratica visto che il “mirino” a nostra disposizione tende a muoversi continuamente mentre la linea offensiva e quella difensiva fanno a sportellate sfruttando le caratteristiche del nuovo engine. Anche se non sono quasi mai riuscito a piazzare la palla proprio dove volevo il nuovo sistema, una volta fatta l’abitudine, sembra in grado di portare una ventata di innovazione in un aspetto del gioco rimasto praticamente invariato nel corso degli ultimi anni. Niente da segnalare per quanto riguarda il resto dei controlli, sostanzialmente identici a quanto visto nella precedente versione.

Dal punto di vista tecnico sembra che il motore Frostbite non abbia avuto difficoltà ad adattarsi alla serie di FIFA portando con sé tanti piccoli miglioramenti. Il nuovo engine grafico, oltre a garantire una migliore resa a schermo di modelli ed animazioni, permette al titolo di raggiungere un livello di dettaglio visivo superiore rispetto al passato, soprattutto per quanto riguarda i volti, vero punto dolente delle scorse edizioni. Molti dei giocatori ora possiedono una controparte virtuale davvero somigliante ma purtroppo non a tutti è stata riservata la stessa attenzione. La qualità globale mi è sembrata ancora un po’ altalenante, con alcuni giocatori come Chiellini e Buffon perfettamente riprodotti ed altri, come Higuain, decisamente sottotono. Nel complesso il risultato è sicuramente superiore all’edizione 2016 ma i veri appassionati potrebbero comunque non essere soddisfatti, specialmente se il numero di giocatori riprodotti in modo approssimativo dovesse rivelarsi particolarmente elevato. Ottima come sempre la riproduzione degli stadi, vivi e ricchi di dettagli, che in questa nuova edizione sembrano beneficiare in modo più marcato del rinnovato sistema di illuminazione presente nel gioco. Più che buono il comparto audio, ricco di sfumature e capace di coinvolgere come sempre fin dal fischio di inizio. Le cuffie installate nelle postazioni presenti alla Gamescom mi hanno permesso di godere dei canti delle varie tifoserie nonché di tutte le emozioni scatenate da quanto stava accadendo sul rettangolo di gioco. La serie di FIFA negli ultimi anni ha puntato molto su questo aspetto e l’edizione 2017 sembra tranquillamente in grado di eguagliare e superare i suoi predecessori anche da questo punto di vista.

A conti fatti non posso quindi che ritenermi soddisfatto di quanto visto e provato alla Gamescom. I dubbi che avevo mentre prendevo posto davanti allo schermo sono stati spazzati via dopo pochi minuti di gioco da un sistema che sembra perfettamente in grado di coniugare la giocabilità storica nella serie con le potenzialità del Frostbite. Ovviamente tutti gli aspetti sopracitati andranno approfonditi in sede di recensione ma l’impressione è che i ragazzi di Electronic Arts abbiano affrontato nel modo migliore una transizione potenzialmente molto pericolosa dedicando tempo e risorse per curare ogni singolo aspetto. Purtroppo non è stato possibile esplorare le nuove meccaniche legate alla nuova modalità “The Journey” e nemmeno le novità introdotte nella sezione Ultimate Team quindi è difficile stabilire se FIFA 17 rappresenta un vero passo in avanti ma sicuramente ha tutte le carte in regola per reclamare nuovamente lo scettro di miglior titolo calcistico. Continuate dunque a seguirci per non perdere nessun aggiornamento sul titolo da qui all’uscita, prevista per il 29 settembre 2016.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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