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The Solus Project

The Solus Project - provato in Game Preview

Il programma Game Preview di Xbox ci ha regalato finora delle ottime gemme, e The Solus Project di Teotl Studios promette di non essere da meno immergendoci in un affascinante pianeta alieno alle cui condizioni estreme dobbiamo sopravvivere mentre ne esploriamo i misteriosi scenari e risolviamo i molti enigmi. Scopriamo insieme le qualità del titolo.
In un futuro non troppo lontano, la Terra è stata distrutta da un meteorite. Un evento tragico, ma per fortuna l'umanità ha avuto un ampio preavviso dell'evento ed ha potuto creare un piano di esodo. Non essendo però a conoscenza di altri pianeti abitati dove spostare la popolazione, sono state create diverse flotte alla ricerca di luoghi abitabili. Il protagonista di The Solus Project è un astrounauta ed esploratore appartenente ad una di queste flotte finito dopo un atterraggio di emergenza su un pianeta lontanissimo. Durante li schianto la sua nave si è purtroppo distrutta in mille pezzi, l'equipaggiamento è perlopiù inutilizzabile e gli altri membri dell'equipaggio sono tutti morti. Parte così un percorso per cercare di sopravvivere in condizioni disperate, andando anche a scoprire i misteri di un pianeta che sembrava non aver mai ospitato della vita senziente, ma presto le nostre esplorazioni ci porteranno a rivedere tale convizione. Con questa premessa inizia questa particolare avventura di sopravvivenza in prima persona che, grazie all'Unreal Engine 4, offre panorami mozzafiato, luci dinamiche di ottima fattura, movimenti fluidi ma anche texture e modelli poligonali che si assestano su buonissimi livelli già in questa versione Game Preview ancora piuttosto lontana dalla versione finale. Ed è proprio questa grafica che conferisce atmosfera al titolo: un'aria cupa, surreale ma realistica a qualsiasi ora del giorno, ma anche abbastanza angosciante per il costante senso di smarrimento e pericolo dato dal gameplay di sopravvivenza pura. Ma come si gioca a The Solus Project? Chi ha familiarità con titoli di sopravvivenza in soggettiva come ARK: Survival Evolved si troverà subito a casa: si esplora, si cercano risorse, si combinano oggetti per creare oggetti come una torcia, delle armi da taglio e così via, e si tengono d'occhio una serie di parametri come temperatura, fame, sete, sonno per evitare brutte sorprese di salute e per non morire prematuramente nelle condizioni climatiche estremamente variabili di questo pianeta.Bbisogna mangiare e bere per mantenerci in vita, ma anche trovare riparo quando la notte si fa fredda o c'è un vento gelido, riscaldarsi quando ci si bagna dopo una nuotata o una pioggia e molto altro ancora. Le possibilità sono davvero tante: può nevicare, possono esserci uragani, possono cadere meteoriti... bisogna fare sempre attenzione ed essere pronti a tutto per non morire prematuramente. Fortunatamente la partita può essere salvata quando si va a dormire (e ci si svegli vivi: non si può "barare" andando a fare un sonnellino in punto di morte).
MX Video - The Solus Project
Il pianeta è suddiviso in una serie di aree e capitoli, perché a differenza del già menzionato ARK qui non siamo in un enorme sandbox ma tutta l'esperienza di The Solus Project è costruita attorno ad una storia lineare, conducendoci attraverso un percorso specifico seppur ci siano vaste aree esplorabili. Il giocatore è chiamato ad indagare in questo misterioso pianeta, dove sono presenti tracce di una misteriosa civiltà e strani segreti "tecnologici" (mi fermo qui per evitare spoiler), rivivendo al contempo quanto è successo prima dell'impatto dell'astronave sul pianeta. Nel corso del gioco infatti è possibile trovare lettere e oggetti vari appartenuti all'equipaggio della nave, che ci permettono di ricostruire gli eventi dando una personalità a personaggi che sono morti prima che il giocatore avesse messo mano al controller. Ci sono poi tanti altri segreti e oggetti opzionali sparsi in giro per il mondo; l'esplorazione è quindi ben premiata, ma bisogna sempre tener d'occhio le proprie risorse, il meteo e le condizioni di salute prima di avventurarsi alla ricerca di chissà quali segreti. Anche la risoluzione di enigmi ha un suo peso nell'economia di gioco: di tanto in tanto incontriamo strani meccanismi alieni che dobbiamo capire come far funzionando spostando leve, muovendo oggetti e premendo pulsanti. Questa edizione Game Preview del gioco ci permette di giocare circa un 20% della storia complessiva, per un totale di 2 ore di gioco eventualmente allungabili se volete esplorare ogni palmo del misterioso pianeta o se ripetete più volte delle sezioni mentre imparate le varie tecniche di sopravvivenza. Gli sviluppatori promettono comunque un rilascio periodico di update con nuovi contenuti, come se si trattasse di un gioco episodico, fino ad arrivare alla versione definitiva che dovrebbe avere una storia da circa 10 ore. Da una parte The Solus Project non offre innovazioni clamorose: si tratta di un survival game story driven invece che open world, dove si deve cercare di sopravvivere contro l'avversità dell'ambiente e degli elementi. D'altra però la trama appare già ora piuttosto promettente, con misteri da scoprire anche in relazione all'equipaggio morto nell'impatto dell'astronave, così come gli scenari sono spesso da cartolina e non potranno non affascinare gli appassionati di fantascienza. Altro aspetto notevole è la presenza di eventi meteorologici davvero estremi come uragani, terremoti e meteoriti, che rendono il gioco davvero imprevedibile e pieno di sorprese. Insomma, The Solus Project promette di accontentare sia gli amanti dei survival che quelli che preferiscono i titoli maggiormente focalizzati su una trama solida: vale sicuramente la pena provarlo già ora che è in Game Preview, e ovviamente non mancheremo di recensire il prodotto definitivo quando arriverà.

Prova realizzata grazie al supporto di Grip Games e Xbox.


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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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