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Transformers Devastation - visto alla Gamescom

Alla Gamescom di Colonia abbiamo avuto il piacere di incontrare Kenji Saito di Platinum Games, direttore dell'apprezzatissimo Metal Gear Rising ora al lavoro su Transformers Devastation per Activision. Scopriamo insieme cosa aspettarci da questo ritorno videoludico dei robottoni Hasbro.
Fin da ragazzino, quando seguivo le gesta dei Transformers in televisione, ho sempre sognato che qualcuno producesse un videogioco ispirato proprio a quel cartone animato, che ne ricreasse il feeling e le emozioni. Perché, diciamocelo chiaramente: i modermi film su Optimus Prime e soci sono molto belli, per carità, ma l’anime di metà anni ‘80 era davvero tutta un’altra storia. E scrivendo anime non mi sono confuso, tranquilli, è stata proprio una cosa voluta. Il cartone originale dei Transformers infatti, da cui tutto ebbe origine, è proprio un anime, nel dettaglio una co-produzione del 1984 tra Toei Animation, Tokyo Movie Shinsha e l’americana Sunbow. L’opera si componeva di 4 stagioni ed un lungometraggio. In Italia, nei tempi remoti di cui parliamo, vennero adattate e trasmesse solamente le prime tre stagioni, tra l’altro con alcuni nomi rimaneggiati: i più stagionati tra voi ricorderanno benissimo come Optimus Prime si chiamasse Commander mentre la fazione dei cattivi, i Decepticons, erano chiamati Distructor.

Esaurita questa piccola intro nostalgica, facciamo un passo ai giorni nostri, precisamente al periodo che ha preceduto l’ultimo E3. Si vociferava da un po’ di un nuovo titolo targato Platinum Games, ancora avvolto nel mistero. E poi, come d’improvviso, la luce: non potete immaginare lo stupore, commisto a soddisfazione, nel vedere che finalmente il desiderio di un bimbo di metà degli anni ‘80 era diventato realtà. Il gioco sull’anime dei Transformers era realtà e peraltro sviluppato da Platinum Games, uno dei più talentuosi studi di sviluppo quando si parla di action games.

In quel di Colonia, presso lo stand di Activision ho avuto la chance di incontrare Kenji Saito, il director di Transformers Devastation, di parlare con lui del suo nuovo gioco e di testarlo con mano. Saito san è stato al comando del team che ha realizzato quella piccola perla che risponde al nome di Metal Gear Rising Reveangence, e l’influenza che questo gioco ha avuto sul suo lavoro si vede davvero tutta in questo nuovo titolo ispirato alla saga di Optimus Prime e soci. Così come Rising, anche Transformers Devastation è un action game in pieno stile nipponico nel quale la frenesia dell’azione a schermo si sposa in maniera perfetta con la ricerca di una strategia per venire a capo delle situazioni di gioco in maniera pulita ed elegante: una strada, questa, che sarà possibile percorrere soltanto dominando le innumerevoli possibilità che il gioco offre, in termini di combo e tecniche di combattimento, compresa l’alternanza fondamentale tra la trasformazione in auto e robot.

MX Video - Transformers Devastation


Il giocatore potrà prendere il controllo di cinque Autobot: Bumblebee, Sideswipe, Wheeljack, Grimlock e ovviamente Optimus Prime. Ciascuno di loro presenta peculiarità, combo distintive e abilità tali da rendere ogni partita con ogni personaggio un’esperienza ben definita e distinta. Sebbene le vicende narrate nel videogioco seguano il filone di Transformers: Generations, dal punto di vista dell’impatto grafico e della giocabilità il titolo prodotto da Platinum Games risulta sicuramente molto aderente alla serie TV. E questo, come avrete intuito, non può altro che farmi piacere; e come a me penso lo farà ai più stagionati tra i nostri lettori.

Graficamente Transformers Devastation, superato forse uno spiazzamento iniziale dovuto all’utilizzo massiccio di cel shading, risulta davvero bello da vedere. Lo stile dell’anime è ricreato alla perfezione e la tecnica utilizzata è quella che meglio si sposava con la volontà di ottenere un risultato fedele all’originale. Tutto risulta molto definito e fluido: una risoluzione di 1080p e un frame-rate di 60 frame per secondo sono il target grafico e da quello che ho provato non ci dovrebbero essere problemi di sorta a mantenere tale obiettivo nel prodotto finale. Le animazioni, inutile dirlo, sono fantastiche, così come Platinum ci ha sempre abituato: lanciarsi con Optimus Prime in combo devastanti, sfoggiando una grande varietà di colpi sia nel corpo a corpo che a fuoco, mi ha fatto per un secondo ritornare all’epoca in cui osservavo le gesta di Commander, rapito, con la bocca spalancata, davanti alla TV: davvero una bellissima sensazione.

L’influenza di Metal Gear Rising nel nuovo lavoro di Kenji Sato è evidente: fin dalla cura riposta nei menu, arrivando alle meccaniche delle combo in-game, passando per la gestione delle telecamere e molto altro tutto ci parla in questo titolo delle gesta di Raiden. E questo è assolutamente un bene, vista la qualità offerta da quel gioco fantastico, sicuramente uno dei migliori action game della precedente generazione.

La prova pad alla mano è stata molto soddisfacente: i comandi risultano intuitivi e rapidi nella risposta, le combo divertenti ed appaganti e l’azione di gioco ben ritmata e coinvolgente. Gli elementi per un titolo coi controfiocchi ci sono tutti, ed è una bella notizia perché fin troppo spesso i giochi su licenza ci hanno abituati a grandi aspettative legate al brand, poi svanite mestamente al momento della resa dei conti.

Transformers Devastation è previsto per il prossimo 6 ottobre e ovviamente non vediamo l’ora di metterci le mani sopra per proporvi una recensione completa di quello che potrebbe essere il miglior videogioco di sempre ispirato agli Autobot.

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