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FIFA 16
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FIFA 16 - un primo sguardo e prova su strada

L’annata calcistica 2015 è quasi giunta al termine e, puntuale come il caldo estivo, prende il via anche quest’anno il consueto Press Tour organizzato da Electronic Arts per mostrare in anteprima le caratteristiche di FIFA 16 in vista dell’uscita, prevista come sempre per l’inizio del prossimo autunno. Curiosi di conoscere quali novità e quali miglioramenti sono stati introdotti? Ecco cosa abbiamo visto e provato!
La filosofia alla base dei recenti episodi della serie FIFA è semplice. Un titolo calcistico non deve “solo” simulare al meglio lo sport sul quale si basa, ma deve soprattutto trasmettere a chiunque giochi o osservi un match virtuale tutte le emozioni e il divertimento che sono alla base di quello che rimane, a tutti gli effetti, un grande sport. Per raggiungere questo obiettivo EA Sports continua, anno dopo anno, a perfezionare ulteriormente il suo motore Ignite concentrandosi su tutti gli aspetti fondamentali che possono influire in modo diretto o indiretto sull’esperienza di gioco, ampliando al contempo le modalità a disposizione dei giocatori. FIFA 15, pur essendo un titolo di grande qualità, presentava infatti margini di miglioramento e alcuni bug più o meno fastidiosi che non potevano essere ignorati. E’ come sempre il producer di EA Sebastian Enrique ad illustrare ai presenti all'evento milanese, grazie a numerosi filmati comparativi tra la versione alpha di FIFA 16 e il gioco precedente, la strada intrapresa dal team di sviluppo, che segue quindi il percorso di continuo miglioramento tracciato negli ultimi anni per riproporre un’esperienza di gioco realistica ma anche in grado di regalare al giocatore le stesse spettacolari emozioni che si hanno guardando una vera partita di calcio, dal vivo o in TV.

Si parte dalla gestione della difesa, con giocatori più reattivi nei cambi di direzione e nel decidere come fronteggiare le azioni offensive avversarie. L’I.A. ora legge con maggiore precisione la posizione dei compagni e le intenzioni degli avversari attaccando lo spazio in modo coerente, evitando di lasciare una zona clamorosamente scoperta e senza rimanere ferma sul posto di fronte ad un improvviso filtrante. Buona anche la reazione della linea difensiva in caso di palla persa in uscita. Ora i difensori arrestano subito la loro avanzata, arretrando molto più rapidamente per riprendere la propria posizione. Sono stati risolti alcuni bug relativi alla gestione dei portieri ed è stata inserita un’apposita animazione che permette all’estremo difensore di arretrare all’interno della propria porta mantenendo le braccia distese per salvare particolari situazioni di gioco sulla linea. Ottime notizie anche per quanto riguarda la gestione del centrocampo, vero punto nevralgico del calcio moderno, che beneficia ancor più del reparto difensivo di una rinnovata aggressività, con i giocatori sempre pronti a pressare e a raddoppiare con maggiore credibilità e tempismo. In fase offensiva le novità mostrate riguardano soprattutto la gestione dei cross, che presenta ora un ventaglio di traiettorie più ampio rispetto al passato che vengono sfruttate dagli attaccanti in modo meno prevedibile.

Qualche innovazione è stata introdotta anche nel sistema di controllo, reso ancora più fluido e che permette ora di “interrompere” una scivolata in anticipo premendo nuovamente il tasto dedicato, nel caso fosse necessario far rialzare in fretta il giocatore, o di effettuare delle spettacolari finte di corpo in velocità senza toccare il pallone, mandando fuori tempo gli avversari pronti ad intercettare il giocatore in possesso della sfera. E’ ora possibile effettuare stop e contrasti efficaci anche quando il pallone rimbalza a media altezza ed è stata inserita la possibilità di effettuare un passaggio forte e mirato (non un filtrante) verso un proprio compagno di squadra, così da permettergli di cogliere di sorpresa la difesa avversaria. Ovviamente bisognerà valutare al meglio la forza del passaggio, la traiettoria e i tempi di inserimento, per evitare che la sfera diventi difficile, se non impossibile, da controllare. Altri comandi insomma, che si vanno ad aggiungere al lungo elenco già esistente, e che potrebbero spaventare i neofiti o i giocatori meno costanti. Per ovviare questa difficoltà i ragazzi di EA Sports, oltre ad ampliare il numero di prove abilità a nostra disposizione, hanno pensato bene di introdurre finalmente una modalità di gioco “assistita”, denominata FIFA Trainer. Questa modalità, attivabile e disattivabile a piacimento in qualunque momento, mostrerà a video le opzioni a disposizione del giocatore in ogni situazione partendo da quelle più semplici fino ad arrivare alle combinazioni più complesse. Il sistema si adatta dinamicamente al livello di abilità di chi impugna il pad proponendo nuove opzioni una volta che ritiene si siano padroneggiate quelle più semplici, permettendo a tutti di prendere confidenza con le meccaniche di base o di perfezionare gradualmente le proprie capacità.

Non potevano ovviamente mancare i classici miglioramenti grafici riguardanti le ambientazioni e i modelli dei giocatori, ulteriormente perfezionati e arricchiti da un sistema di illuminazione ancor più realistico. Le condizioni atmosferiche influenzeranno in modo più evidente la visibilità sul campo di gioco, sia durante le fasi in-game che durante i replay, e sono state aggiunte nuove animazioni catturate direttamente dai campioni più famosi. Gli arbitri segneranno il terreno con la famosa “bomboletta” dopo aver concesso un calcio di punizione in zona d’attacco ed è stata introdotta una nuova feature che gestisce in modo realistico lo sguardo di giocatori e della terna arbitrale, con i calciatori che controllano la posizione di compagni ed avversari girando la testa durante le azioni o che si scambiano sguardi d’intesa dopo aver confezionato una giocata di alto livello.

Passiamo ora alla vera novità introdotta in FIFA 16, le Nazionali Femminili. E’ sempre Sebastian Enrique ad ammettere che sono ormai tre anni che EA lavora in gran segreto per introdurre nel proprio titolo una realtà calcistica che cresce rapidamente e che diventa ogni giorno più concreta. E quale momento migliore se non il 2015, proprio in concomitanza con il Campionato del Mondo di Calcio Femminile? FIFA 16, come già annunciato, conterrà 12 differenti nazionali femminili con licenza ufficiale, per le quali sono stati riprogrammati ed adattati tutti i modelli di gioco. Tutte le animazioni sono state ri-disegnate o catturate da zero partendo dalle giocatrici reali, ed è stata introdotta una telecronaca specifica per le sfide al femminile. Considerate le differenze tra le squadre maschili e femminili, come prevedibile, non sono permessi match “misti”, così come non sono presenti competizioni ufficiali basate su licenza e non sarà purtroppo possibile utilizzare le calciatrici nella modalità Ultimate Team. Si tratta insomma di un punto di inizio che sicuramente andrà sviluppato adeguatamente nel corso del tempo.

Pad alla mano il gioco si di è dimostrato come sempre divertente e spettacolare. La giocabilità di FIFA 16 è quella classica della serie ma le novità introdotte sono tutte tangibili sin dai primi minuti e alcune impattano in modo evidente sulle meccaniche della serie. In primis l’aggressività del centrocampo e della linea difensiva, che rendono il confronto a centrocampo molto più tattico e ragionato. La copertura degli spazi sembra decisamente più efficace che in passato, così come la reattività dei giocatori in difesa. La possibilità di interrompere una scivolata per rialzarsi permette di arginare meglio le sortite avversarie e i fastidiosi rimpalli che in passato rendevano questa opzione poco remunerativa, anche se in alcuni casi si ha l’impressione che il giocatore si rialzi in modo troppo reattivo. La modalità FIFA Trainer si è rivelata utile in fase di impostazione per prendere confidenza con i nuovi comandi e costruire azioni ragionate ma, almeno allo stato attuale, è difficile sfruttarla nelle situazioni più concitate dove non si ha materialmente il tempo di leggere i suggerimenti e valutare le opzioni. Ottima la nuova gestione dei cross, che mi ha permesso di sfruttare con maggiore intensità le fasce e di confezionare numerose azioni pericolose. Gli attaccanti ora cambiano traiettoria per eludere i difensori avversari e finalmente i colpi di testa trasmettono il feeling “fisico” e potente che ci si aspetta. La velocità degli attaccanti senza palla, soprattutto di quelli più forti, è stata ulteriormente bilanciata ed è ora meno devastante che in passato. Credibile anche la presenza arbitrale che “fischia” il giusto senza frammentare troppo l’azione mentre quasi tutti i presenti hanno evidenziato una propensione dei calciatori agli infortuni davvero poco realistica, soprattutto nelle fasi finali dei match. Potrebbe essere un semplice difetto di gioventù di questa build, ma la sensazione è che dipenda molto dal livello di stanchezza delle squadre ed è sicuramente un aspetto che andrà approfondito nel corso delle prossime prove. Tutte queste caratteristiche sono ovviamente presenti anche nei match femminili che si presentano sin da subito all’altezza delle versioni maschili, sia dal punto di vista visivo che come giocabilità. Modelli e animazioni presentano la stessa qualità delle controparti maschili e il sistema di gioco risulta sempre divertente ed appagante. Solo la velocità di gioco mi è sembrata leggermente inferiore rispetto ai match “classici”, ma potrebbe dipendere dalle caratteristiche delle uniche due nazionali femminili a disposizione per la prova, ovvero USA e Germania.

La prima tappa del Press Tour finiva purtroppo qui. Ovviamente è presto per giudicare questo nuovo capitolo ma la sensazione è che FIFA 16 sia un ulteriore passo avanti nella giusta direzione per la serie. Tutti gli elementi apprezzati in passato sono presenti e le aggiunte mostrate finora fanno ben sperare per il futuro, a patto che gli sviluppatori trovino il giusto equilibrio fra tutti gli elementi. Mancano ancora più di 3 mesi all’uscita di questo nuovo capitolo, prevista per il 26 Settembre, e nelle prossime settimane avremo sicuramente modo di scoprire quali altre novità hanno in serbo per noi gli sviluppatori e soprattutto di testare più a fondo la giocabilità con una versione più rifinita. Continuate quindi a seguirci per non farvi sfuggire nessuna informazione!

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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