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Forma.8 - anteprima hands-on

Durante un recente evento milanese dedicato ai titoli italiani indie in sviluppo tramite il programma ID@Xbox, abbiamo potuto vedere diversi titoli molto interessanti; tra questi risaltava sicuramente forma.8, avvincente avventura bidimensionale dei torinesi MixedBag che giungerà nel corso del 2016 anche su Xbox One e che abbiamo potuto provare con mano. Curiosi di saperne di più? Eccovi cosa abbiamo visto!
Immaginate di risvegliarvi su un misterioso pianeta. Non sapete cosa sia successo né perché vi troviate li. Sapete solo di essere una curiosa creatura aliena dalla forma sferica capace di fluttuare in aria, e che l’unica vostra possibilità di salvezza è quella di esplorare il misterioso mondo sul quale vi siete risvegliati. Queste sono le oscure basi sulle quali si regge forma.8, promettente titolo indie sviluppato dai ragazzi di MixedBag e che abbiamo potuto testare nella splendida cornice dello Spazio Copernico a Milano. Annunciato nel 2013, forma.8 è un action game 2D in stile metroidvania nel quale impersoneremo l’ottavo esemplare - ed a quanto pare unico sopravvissuto - su un inospitale pianeta. Uno degli obiettivi principali degli sviluppatori è quello di espandere le caratteristiche proprie dei titoli di questo genere, ovvero esplorazione e combattimento, arricchendo il tutto con il fascino della continua scoperta.

Sono infatti poche le informazioni divulgate ad oggi dal team di sviluppo riguardo la trama e, come confermato proprio durante la prova, poche saranno anche le nozioni che verranno fornite ai giocatori nel corso dell’avventura. Quasi assenti le indicazioni a schermo, nessun dialogo ed interfaccia ridotta al minimo. Occhio però a non rilassarsi troppo: come su ogni pianeta misterioso che si rispetti, insidie e minacce saranno sempre in agguato, sia per colpa di altre creature sia a causa di un ambiente inaspettatamente inospitale. Per svelare la trama dovremo quindi esplorare in lungo e in largo la superficie e le profondità del pianeta, alla ricerca di tracce o indizi che ci permetteranno di ricostruire gli avvenimenti e cercando nel contempo di sopravvivere. Per farlo dovremo continuamente difenderci ed attaccare utilizzando le abilità a nostra disposizione, adattando costantemente le nostre strategie così da sconfiggere gli avversari o risolvere enigmi ambientali via via più complessi. Proseguendo nel gioco incontreremo infatti gli spiriti dei nostri sfortunati predecessori (che si presume saranno 7..) dai quali, in pieno stile metroidvania, potremo apprendere costantemente nuove abilità utilizzabili singolarmente (anche per sbloccare aree della mappa precedentemente inaccessibili) o da combinare per creare spettacolari combo.

MX Video - forma.8

Pad alla mano forma.8 si è dimostrato sin da subito intuitivo e coinvolgente. Con la levetta sinistra ci si muove in ogni direzione e con i tasti frontali si usano le varie abilità, tutto qui. Ci si muove nelle varie ambientazioni combattendo i nemici, aprendo passaggi verso nuove aree e risolvendo enigmi: unico comun denominatore di ogni situazione è il sistema che gestisce la fisica, che rende l’esplorazione e i combattimenti avvincenti e ricchi di sfumature. Il nostro personaggio fluttua infatti liberamente negli scenari con un’inerzia realistica e lo stesso accade agli avversari. Il sistema funziona bene e permette di apprezzare anche le numerose fasi di esplorazione che affronteremo sin dai primi istanti. Già nei primi minuti di gioco mi sono infatti trovato in ambientazioni ricche di deviazioni e luoghi più o meno nascosti da raggiungere per raccogliere scorte di energia vitale, qualche collezionabile e aree dedicate ad alcuni enigmi più o meno complessi da risolvere con l’uso della fisica o dei poteri a mia disposizione, come da tradizione nel genere a cui si ispira il titolo. Immancabile la presenza di una mappa, consultabile in qualunque momento e che, oltre ad indicarci le varie strade disponibili, permette di tenere traccia dei collezionabili raccolti.

Durante la prova non ho solo girovagato ma ho anche affrontato numerosi avversari, tra cui alcuni simpatici alieni saltellanti, delle creature simili a piante e alieni capaci di volare proprio come me. Tutti si muovono realisticamente nell’ambiente, che reagisce in modo costante alla presenza di qualunque elemento, risultando vivo e immersivo. Non importa che si tratti di erba, acqua o elementi artificiali: ogni parte dello scenario disegnato dal team di sviluppo torinese viene influenzata da ciò che gli accade vicino e, spesso, può essere utilizzata anche contro gli avversari. Utilizzando lo scudo, uno dei primi poteri a mia disposizione, riesco infatti ad aprire alcuni passaggi, a sconfiggere i nemici più deboli o semplicemente a lanciarli lontano, magari immobilizzandoli in una pozza d’acqua. Proseguendo con l’esplorazione ho poi raccolto un secondo potere, che permetteva al mio alter-ego di rilasciare una bomba temporizzata che esplodeva dopo pochi secondi. L’esplosivo, di per sé utile per aprire passaggi nella roccia o per colpire i nemici meno furbi, si è rivelato però estremamente letale se utilizzato in combinazione con lo scudo, che permetteva di scagliare lontano l’ordigno così da colpire i nemici più rapidi. Questa “combo”, una volta padroneggiata, mi ha aiutato a sconfiggere il primo boss del gioco, un mega aracnide alieno, e mi ha permesso di concludere la prova in bellezza. Meglio abbandonare la postazione da vincitori, no?

Tecnicamente il titolo di Mixed Bag segue la strada di altri titoli 2D con una grafica stilizzata molto piacevole, senza dimenticarsi però della terza dimensione. Sono molti infatti gli elementi della scena che, grazie ad un sapiente utilizzo della prospettiva e della telecamera, donano a forma.8 una buona profondità che valorizza il lavoro svolto dal punto di vista artistico. Il design di personaggi ed ambienti è essenziale ma comunque ricco di dettagli, e le ottime scelte cromatiche viste nelle aree che ho esplorato durante la prova conferiscono al gioco una personalità unica e ben definita. Il sistema di controllo mi è sembrato intuitivo e facile da padroneggiare, anche se la totale assenza di tutorial o indicazioni può lasciare inizialmente spaesati. Io mi sono divertito molto a sperimentare con i poteri e le varie possibilità, ma per alcuni potrebbe risultare un difetto e per questo gli sviluppatori mi hanno spiegato di star valutando la possibilità di inserire delle indicazioni a schermo dei comandi utilizzabili, almeno nelle primissime fasi. Buona la varietà degli attacchi visti e degli avversari affrontati, così come la presenza di molti oggetti con i quali interagire, talvolta anche senza un obiettivo specifico. Unica nota davvero negativa - non del gioco ma della prova in sé - la mancanza di un paio di cuffie, che non mi ha permesso di apprezzare il comparto sonoro del gioco che comunque, se dovesse seguire quanto potete ascoltare nel trailer soprastante, promette di essere buono tanto quanto quello visivo.

A conti fatti sembra quindi che forma.8 sia pronto per arricchire ulteriormente il parco titoli delle nostre Xbox One, fornendoci un'esperienza che tutti gli amanti del genere (e di titoli come Ori and the Blind Forest) potrebbero apprezzare. Se state pensando che si tratti di un tipo di gioco già visto però non fatevi trarre in inganno. Da quanto ho potuto vedere e provare, il titolo di Mixed Bags ha personalità e caratteristiche uniche che sapranno distinguerlo dai suoi colleghi di genere, e la scelta di lasciare enormi spazi alla sperimentazione e alla libera interpretazione, anche per quanto riguarda la trama, è sicuramente una particolarità apprezzabile in un prodotto che, se ben finalizzato, sarà capace di regalare ore e ore di divertimento a moltissimi giocatori. Continuate quindi a seguirci per non perdere nessuna novità su questo interessante ed italianissimo titolo, la cui uscita è attualmente prevista per il periodo estivo.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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