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WRC 3
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WRC 3 - anteprima hands-on

A distanza di un anno esatto dal precedente capitolo, l’italiana Milestone prepara il ritorno della sua serie serie rallistica con WRC 3, in arrivo il 12 ottobre. In attesa del lancio abbiamo già potuto iniziare a testare le qualità del gioco attraverso una versione preview fornitaci dagli sviluppatori, che ci ha permesso di metterci subito al volante ed affrontare diverse gare; eccovi le nostre impressioni.
Ancor prima di iniziare ad analizzarlo a fondo, una cosa appare subito evidente non appena avvitato il nuovo WRC 3: lo sbandierato nuovo motore grafico c’è e si vede, soprattutto se paragonato al suo predecessore, anche se con qualche riserva. Ma andiamo con ordine. Il menu ci accoglie subito con una voce guida, già doppiata in italiano, che ci illustra le varie modalità di gioco presenti. A fianco delle classiche opzioni tipiche di questo genere e che compongono la WRC Experience (prova singola, rally singolo e campionato) troviamo un’interessante novità denominata Road to Glory. Si tratta in pratica di creare un proprio team ed un proprio pilota per partecipare a diversi, e numerosi, eventi che si svolgono attraverso sette differenti aree geografiche. In ognuna di queste aree è presente un giovane talento da battere e che di fatto rappresenta la sfida finale di quella zona. Per avanzare è infatti necessario sconfiggerlo in un acceso testa a testa e guadagnarsi così una buona dose di reputazione, indispensabile per arrivare alle selezioni finali dove gli otto piloti migliori si contendono il titolo di campione del mondo in quella che è chiamata la Ultimate Battle. Per avere concrete speranza di vincere è necessario non solo arrivare primi nei vari eventi, ma anche guidare con un certo stile, eseguire lunghe derapate e accumulare più punti abilità possibili, indispensabili per sbloccare nuove gare, nuove aerografie e soprattutto nuovi kit di elaborazione.

Per quanto riguarda il rally classico invece, troveremo 13 differenti zone ma nella versione del gioco fornitaci da Milestone soltanto otto di queste erano attualmente accessibili: Francia, Portogallo, Spagna, Grecia, Montecarlo, Argentina ed Inghilterra. La struttura delle varie tratte di ogni rally è decisamente convincente e riesce a riproporre con efficacia tutte le varie asperità che da sempre caratterizzano queste gare. Particolarmente impegnativi si sono rivelati i rally di Inghilterra ed Argentina; il primo a causa di continui cambi di traiettoria, con curve molto strette da affrontare col freno a mano e carreggiate molto ridotte che richiedono parecchia precisione e stabilità su un fondo bagnato e scivoloso che mette a dura prova le abilità di guida. Nelle sezioni argentine invece il problema maggiore è legato alla fitta vegetazione attraverso la quale bisogna correre; spesso si fatica a riconoscere alcune deviazioni un po’ nascoste dalla natura e comunque i molti dossi ed i dislivelli di un terreno polveroso ed irregolare, tratteggiato da pericolosi costoni rocciosi, non aiutano certo nell’impresa.

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Il sistema di guida, vero cuore pulsante dell’intera produzione, si è dimostrato molto buono e ottimamente scalabile per soddisfare le varie esigenze di tutti i giocatori. Si parte dal livello principiante, con diversi aiuti attivi a facilitare la guida, per poi passare ad un intermedio già abbastanza impegnativo fino ad arrivare al livello più simulativo, quello avanzato, che implementa un sistema di danni più forte, che si ripercuote severamente su motore e carrozzeria e lascia al giocatore l’intero controllo dell’auto priva di qualsiasi aiuto. Le vetture hanno tutte un loro peso specifico che permette di avvertire concretamente le differenze quando si prova ad affrontare lo stesso percorso cambiando auto o categoria, e nel complesso restituiscono quasi tutte un buon feeling di guida, a parte alcuni modelli che danno invece la sensazione di scivolare sul terreno come se fossero leggermente staccati dal suolo. Per il resto invece i comandi rispondono sempre in modo molto preciso e donano un positivo senso di governabilità alle auto, senza però trasformare mai il sistema di guida in uno stile arcade. WRC 3 infatti è, come da tradizione, molto più orientato alla simulazione, soprattutto quando si gioca a livello avanzato. In questo caso ottenere dei buoni tempi e piazzarsi ai primi posti delle classifiche richiede davvero molto impegno e bravura, oltre ad un’ottima conoscenza del tracciato. Per chiunque invece troverà qualche difficoltà di troppo nel superare determinate tratte o curve particolarmente ostiche, è stato inserito il sempre più diffuso sistema di rewind che, attraverso la pressione del tasto Y, permette di riavvolgere gli ultimi istanti di gara per rimediare ad eventuali errori od incidenti.

Per quel che riguarda l’aspetto puramente estetico del nuovo gioco di Milestone, come già anticipatovi si nota subito un piacevole rinnovamento del motore grafico che ora restituisce un quadro complessivo molto più convincente che in passato. I colori usati sono ora molto più accesi e vivi, cosa che si nota fin da quando accediamo al garage per ammirare le varie livree delle auto disponibili, tutte molto curate e ben modellate fin nei dettagli. Gli scenari invece sono pieni di alti e bassi, con pareti rocciose e muretti ricoperti di texture ben definite che cozzano con la bruttissima resa dell’acqua delle pozzanghere di fango, dei torrenti, o del mare nel caso delle coste inglesi, che allo stato attuale è davvero da rivedere. Inoltre da segnalare che, almeno in questa versione, le auto non si sporcano né quando si attraversano le pozze d’acqua né quando si derapa e si sollevano gli enormi polveroni tipici dei terreni sterrati. Decisamente convincente invece il sistema di danni che progressivamente mostra i vari pezzi d’auto che si rompono o si staccano.

MX Video - WRC 3


WRC 3 mette a disposizione quattro differenti visuali, compresa quella interna che però al momento non convince appieno a causa delle animazioni delle mani del pilota davvero poco realistiche e una realizzazione della strumentazione poco curata. Un altro aspetto da migliorare è il sistema di illuminazione che non colpisce e non incide come dovrebbe, al contrario di altri titoli simili (la serie DiRT su tutti) dove i vari effetti di luce dominano in modo prepotente la scena. Qui guidare con il sole in faccia o alle spalle è praticamente la stessa cosa e non si ha mai la sensazione essere abbagliati in controsole, nemmeno negli scenari più assolati e aperti dove invece ci si aspetterebbe una cosa simile. Al momento poi sono praticamente assenti effetti particellari ed atmosferici, a parte qualche lieve goccia di pioggia e qualche timido fiocco di neve, talmente poco curati che si fatica ad individuarne la presenza sullo schermo. Buono invece il comparto sonoro che restituisce una discreta campionatura dei vari rombi dei motori soprattutto quando si usa la visuale interna.

A questo punto non rimane che aspettare la versione finale e sperare che i circa tre mesi che ci separano dall’uscita siano sfruttati dai ragazzi di Milestone per ottimizzare il loro titolo ed eliminare tutti quei piccoli difetti ed incertezze che comunque non scalfiscono la natura simulativa di WRC 3. Tra rally classici, la nuova modalità Road to Glory e l’immancabile comparto online (che ovviamente non mi è stato possibile testare), il titolo si è dimostrato un gioco sicuramente meritevole dell’attenzione di tutti gli appassionati del genere, che faranno bene a tenerlo ancora d’occhio.

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