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Virtua Tennis 4
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Virtua Tennis 4 hands-on

La saga tennistica di Sega compie dieci anni: qual modo migliore di festeggiare se non con l’uscita di un nuovo capitolo? Siamo stati invitati negli studi di Halifax per poter provare con mano Virtua Tennis 4, funzionalità Kinect comprese: scoprite con noi le novità che troveremo nel gioco.
Nel lontano 2000, dopo aver spopolato nelle sale giochi, faceva capolino su Dreamcast Virtua Tennis, un gioco di tennis dallo stampo marcatamente arcade che aveva saputo rinnovare e rivitalizzare un genere che da tempo sembrava morto. Qualche anno più tardi e qualche capitolo dopo, siamo arrivati alla sua quarta incarnazione ufficiale – esclusi i vari spin-off – con l'idea di apportare un completo rinnovamento della serie, come ci ha spiegato l'executive producer di Sega Mye Kumagai. La presentazione è stata molto breve per lasciarci più tempo possibile per testare a fondo il gioco; Mye ci ha comunque tenuto a sottolineare la forte spinta innovativa che Virtua Tennis 4 vuole portare grazie al completo supporto di tutti i dispositivi di motion control presenti sul mercato, Kinect compreso. Il titolo ci permetterà infatti di immedesimarci, grazie ad una visuale in prima persona, con un tennista professionista per un'esperienza sicuramente più entusiasmante, dandoci la sensazione di stare impugnando una vera racchetta.

Ma il supporto di Kinect, che comunque non sostituisce il classico joypad ma ne diventa un'alternativa opzionale per chi possiede il sensore Microsoft, non è la sola novità: l’onda di rinnovamento ha investito anche le modalità storiche di questa serie. La modalità World Tour ad esempio è stata totalmente modificata: creato il nostro tennista, verremo catapultati su una plancia di gioco del tutto simile a quella del gioco dell’oca, dove ogni casella avrà una sua particolare funzione. Allenamento, match con sparring partner, tornei minori, riposo e anche operazioni commerciali per aumentare la nostra fama. Tutte queste caselle porteranno all’ultima e più importante che riguarda uno dei quattro Master. Anche se all’inizio potrebbe confondervi, una volta presa dimestichezza con le nuove meccaniche questa modalità risulta molto più profonda,impegnativa e sicuramente interessante rispetto a quelle del passato. La possibilità di pianificare a 360° la vita del nostro tennista e la scelta se concentrarci sull’allenamento, sul riposo oppure sulla crescita dell’immagine pubblica del giocatore rende intrigante e appagante questa nuova modalità.

Ovviamente non è solo la modalità World Tour ad aver subito un profondo rinnovamento; molta attenzione è stata riposta anche nella modalità multiplayer del titolo, visto che si è trattato di un grande punto debole dei precedenti capitoli. Grazie ad un nuovissimo netcode, Sega promette partite più fluide e non afflitte da lag; inoltre grazie ad un nuovo sistema di matchmaking ci sarà meno attesa nella ricerca degli avversari tra un match e l’altro. La novità più interessante riguarda tuttavia la Club House: una sorta di stanza dove potremo raccogliere i nostri trofei online, personalizzare il nostro tennista e, grazie all’inserimento di una chat room, dialogare con i nostri amici sul Live. Come nei precedenti capitoli sarà possibile giocare partite di doppio e partite di singolo e, grazie ai tornei ed un nuovo sistema di leaderboards, scoprire chi è il miglior tennista virtuale.

Ad integrare le tre modalità principali appena descritte troveremo i classici Arcade Mode, Party Mode – con dieci minigiochi totalmente nuovi – e, per la prima volta nella serie, la modalità allenamento, dove i neofiti potranno prendere dimestichezza con i comandi prima di lanciarsi nella modalità World Tour.

Conclusa la presentazione mi sono precipitato sulla postazione Kinect per provare con mano la grande novità di questa edizione. Purtroppo, visto l’affollamento della sala e le persone che continuavano ad entrare ed uscire dalla visuale della telecamera di Microsoft, non posso fornirvi un giudizio approfondito sull’efficienza dei comandi di gioco; tuttavia, per quei pochi momenti in cui la telecamere non impazziva, il feeling è stato sicuramente positivo, con una sufficiente risposta dei comandi. Per il giudizio definitivo su questa feature dovrete però attendere la nostra recensione.

Giocando invece con il joypad, nonostante qualche aggiustamento ai controlli il feeling è quello caratteristico di Virtua Tennis con partite votate più all’azione che al ragionamento. Interessante sotto questo punto di vista l’introduzione della barra “momentum”: giocando bene e vincendo i punti del match, caricheremo questa barra che ci permetterà di realizzare un colpo speciale tipico del tennista che stiamo utilizzando – un po’ come il risk shoot di Top Spin – che potrebbe risolvere il game, il set o addirittura la partita. Tecnicamente il gioco mi è sembrato più che buono; i modelli poligonali dei tennisti e delle arene sono ben realizzati anche se poco ricchi di particolari, le animazioni invece sono ben fatte e danno una personalità propria ad ogni tennista che utilizzeremo. Unico neo è la colonna sonora, che sembra essere ancora quella del Virtua Tennis di dieci anni fa, anche se in un titolo di questo genere è una cosa su cui si può chiudere un occhio. Per gli amanti del tennis giocato e non, posso confermarvi che sia Nadal che Federer saranno presenti insieme agli altri campioni del circuito ATP come Del Potro, Murray, Dijokovic ecc, compreso, nonostante non sia tra i più forti al mondo, il nostro Adreas Seppi.

Insomma, questo Virtua Tennis 4 mi è piaciuto come avrete capito da quanto letto finora. Ovviamente in sede di recensione dovremo approfondire aspetti che, giocoforza, in questa sede non ho potuto verificare, però l’idea di proseguire su una strada arcade migliorando quanto già c’era e aggiungendo le nuove tecnologie, mi sembra la direzione migliore. Una cosa è certa: per gli amanti del tennis si prospetta una primavera coi fiocchi.

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