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Mass Effect 3
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Mass Effect 3 - visto e provato alla GC

Nel corso della nostra visita alla GamesCom, EA ci ha offerto la possibilità di dare uno sguardo in anteprima a Mass Effect 3, oltre che di provarlo di persona nella versione localizzata in italiano. Eccovi le nostre prime impressioni sul titolo.
Di cosa si tratta
Mass Effect 3 è il nuovo action-RPG di BioWare in arrivo a marzo, che concluderà con questo terzo episodio l'avventura iniziata quattro anni or sono su Xbox 360. Durante i primi due capitoli della serie abbiamo visto il comandante Shepard esplorare il cosmo a bordo della sua nave, la Normandy, combattendo la minaccia dei Geth e dei Razziatori, una forza che portò all'estinzione l'antichissima civiltà dei Prothean e che è ora tornata per sottomettere nuovamente l'intero universo. Prima di di scomparire, i Prothean lasciarono infatti un monito, raccolto da Shepard, relativo al ritorno dei Razziatori: il Comandante non è però mai riuscito a convincere i suoi superiori dell'effettiva serietà e drammaticità della situazione. La cosa è però destinata a cambiare quando, all'inizio di Mass Effect 3, la Terra sarà colpita da un devastante attacco ad opera dei Razziatori: Shepard si imbarcherà quindi in una missione per unire le forze dei maggiori popoli dell'universo così da fronteggiare compatti la grave minaccia, ma dovrà fare i conti con gli ex-alleati di Cerberus che cercheranno di sbarrargli la strada.

Nonostante i primi due episodi della serie abbiano creato un notevole background storico, gli sviluppatori ci hanno spiegato che ME3 è pensato per poter essere goduto appieno anche senza aver giocato i primi due capitoli, definendolo un ottimo punto d'ingresso per i nuovi giocatori. Il gioco concluderà la trilogia di Mass Effect, ma interrogati se ci saranno altri giochi, gli sviluppatori hanno spiegato che qui finisce la saga di Shepard: se ci sarà una nuova trilogia è quindi possibile che vi troveremo un diverso protagonista e che sarà magari ambientata in una diversa epoca nell'universo di Mass Effect.

Cosa abbiamo visto
Alla GamesCom ho assistito ad una dimostrazione a porte chiuse condotta dagli sviluppatori di BioWare, composta da due diverse ambientazioni e situazioni di gioco. Ho inoltre avuto la possibilità di provare per circa una ventina di minuti una sequenza d'azione, peraltro completamente doppiata in italiano perchè, caso unico alla fiera, gli sviluppatori avevano approntato un menu per permettere ai giocatori delle varie nazionalità di cambiare la lingua del gioco.

La dimostrazione a porte chiuse non ha presentato particolari novità, visto che mostrava due livelli già visti in passato: quello del salvataggio della principessa Krogan, in cui Shepard e compagni dovevano azionare un ascensore a più riprese combattendo contro le forze di Cerberus, e quello della fuga dalla Terra di Shepard, in cui il protagonista ed il Capitano Anderson si facevano strada verso il punto d'estrazione della Normandy attraverso una serie di edifici, mentre all'esterno la città veniva dilaniata dall'attacco dei Razziatori. Nulla quindi da dire su quanto era già stato visto, tranne che di persona il tutto assume un carattere ancor più epico e spettacolare e che il gioco si conferma come superlativo dal punto di vista grafico. La versione vista era quella Xbox 360 e presentava un ottimo sistema di illuminazione anche se si notava un po' troppo aliasing; nota importante per i fan, non si è vista l'ombra di pop-up delle textures, anche se potrebbe essere dovuto al fatto che era tutto installato sulla console degli sviluppatori. Nonostante ciò, c'è comunque stata una sorpresa: il filmato mostrato all'E3 si interrompeva con Shepard che saliva sulla Normandy, mentre a Colonia la dimostrazione è proseguita oltre quel punto rivelando una ulteriore scena dal grandissimo impatto emotivo, addirittura commovente, che coinvolgeva il bambino che Shepard incontra all'inizio del filmato nel condotto di areazione. Non vi rivelo la natura di tale sequenza per non rovinarvi la sorpresa quando lo giocherete, ma è stata la conferma del fatto che la storia di Mass Effect 3 è curatissima e non risparmierà qualche "pugno allo stomaco" ai giocatori.

Veniamo invece alla vera novità della fiera, ossia la prova del gioco. Iniziamo con le impressioni sul doppiaggio in italiano, visto che era presente questa possibilità: le voci si sono confermate tutte di ottimo livello, con una recitazione più che buona. Anche Sherpard stesso era ottimamente doppiato: gli sviluppatori avevano peraltro accennato al fatto che l'attore italiano è lo stesso del primo Mass Effect e non quello, criticato da molti, del secondo gioco. Non posso però darvene conferma perchè i due episodi li ho giocati con la Shepard donna e non ricordo quindi la voce dei due attori maschili.

La sequenza giocata era comunque quella del salvataggio della principessa Krogan: durante il combattimento ho potuto verificare come la componente sparatutto sia ulteriormente migliorata rispetto al passato. Il sistema di copertura in special modo è stato migliorato permettendoci ora di passare velocemente da un riparo all'altro, e tutto ha un feeling più naturale ed intuitivo. Ho provato anche l'Omni-Blade, la nuova lama energetica equipaggiata sul braccio di Shepard attivabile tenendo premuto il bottone B, che serve per completare in maniera letale gli scontri in corpo a corpo un po' come avviene con la motosega del Lancer in Gears of War. Nonostante questi perfezionamenti che vanno maggiormente nella direzione action/sparatutto, già questo combattimento mi ha dimostrato come non siamo di fronte ad un clone di GOW ma a qualcosa di molto più profondo. Mi sono ad esempio trovato più di una volta aggirato dai nemici e sono riuscito a fronteggiarli efficacemente impartendo ordini ai miei compagni per attaccare quelli che venivano da un lato mentre io mi occupavo di quelli dall'altro. Poi hanno iniziato ad arrivare dei nemici dotati di grandi scudi frontali, contro i quali le armi erano inutili, ed ho dovuto quindi ordinare a Liara di usare il potere di singolarità per farli levitare in aria e quindi colpirli mentre erano scomposti, senza lo scudo a proteggerli. Quindi l'interazione di squadra ricoprirà ancora un ruolo molto importante e, con l'introduzione dei comandi vocali via Kinect, sarà probabilmente anche più facile impartire ordini ai compagni. Il combattimento si è poi concluso con una feroce lotta contro l'Atlas, il potente mech della Cerberus, che ha richiesto attacchi continui da parte di tutto il team per poterne avere ragione. Gli sviluppatori hanno peraltro accennato al fatto che sarà possibile uccidere solo il pilota dell'Atlas, piuttosto che far esplodere l'intero mezzo: se ci riusciremo, potremo entrarci e prenderne il controllo.

Oltre al combattimento, ho avuto modo anche di dare un'occhiata alla schermata di potenziamento dei personaggi: qui ho verificato il funzionamento del nuovo sistema di evoluzione "a bivi" delle abilità. Dopo aver potenziato le abilità due o tre volte, i successivi potenziamenti si presenteranno a coppie e potremo sceglierne solo uno dei due. Quindi dovremo ad esempio scegliere tra maggior durata o tempo di ricarica di un potere, raggio d'azione o danni inflitti e così via. Le scelte fatte saranno definitive e ci precluderanno di selezionare l'altra opzione finchè non ricominceremo il gioco, quindi questo dovrebbe aumentare un po' il fattore di rigiocabilità e far sì che, una volta potenziati al massimo, gli Shepard dei vari giocatori non saranno mai completamente simili anche se ci si è concentrati sulle stesse abilità.

Tiriamo le somme
Dopo questo primo contatto con il gioco, Mass Effect 3 mi ha sicuramente convinto della sua qualità: un sistema di combattimento ulteriormente rifinito, un maggior accento sul lavoro di squadra ed una storia curatissima e drammatica si affiancano ad uno spettacolare comparto tecnico promettono di renderlo la degna conclusione di una delle saghe più rappresentative di questa generazione. Non vedo l'ora di poterne provare di più, testando l'esplorazione, i dialoghi e le novità sul fronte Kinect nella speranza di poter confermare queste prime impressioni. Quella per marzo 2012 sarà una lunga attesa!

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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