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Marvel vs. Capcom 3: Fate of Two Worlds
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Marvel vs. Capcom 3: Fate of Two Worlds hands-on

A poco meno di un mese dall’uscita di dell’ultimo capitolo di Marvel vs. Capcom 3: Fate of Two Worlds, Capcom e Halifax ci hanno permesso di testare con mano la versione definitiva del gioco. Ecco a voi le nostre opinioni scaturite dalla prova del titolo.
Come molti di voi ricorderanno, il brand di Marvel vs Capcom è forse il miglior spin-off videoludico che sia mai stato prodotto; sia il primo che il secondo capitolo potevano vantare su un forte appeal derivato dall’enorme fama che hanno i personaggi del mondo Marvel e da un sistema di gioco estremamente semplice ma allo stesso tempo profondo. A distanza di dieci anni e dopo aver rinverdito efficacemente i fasti della serie di Street Fighter, Capcom ci riprova ora con questa serie. Siamo stati ospiti di Halifax, distributore italiano di Marvel vs. Capcom 3: Fate of Two Worlds, dove il producer Ryota Niitsuma e Mao Sugyama e Leo Tan di Capcom ci hanno permesso di provarlo con mano.

A differenza di altri eventi simili, per stesso volere di Niitsuma, le parole spese sul gioco sono state davvero poche per lasciarci più spazio per giocare e poter entrare cosi in contatto diretto con il titolo. Nella breve presentazione, il producer ha spiegato come si sia deciso a distanza di dieci anni di mantenere la stessa formula "casual friendly" che aveva già reso famoso Marvel vs Capcom 2: tutto questo si traduce in una mappatura dei comandi impostata su tre tasti invece dei sei di Street Fighter 4, inoltre è stata inserita una modalità chiamata “simple mode” in cui tutte le combo e mosse speciali sono relegate alla semplice pressione di un tasto. La modalità “normal”, invece, lascerà inalterata la giocabilità della serie, con le famose lune e mezzelune per realizzare le varie mosse. Nonostante manchi meno di un mese all’uscita del gioco, nulla è stato detto riguardo alle varie modalità che ci compariranno. Verosimilmente saranno presenti i classici Story Mode, Time Attack e così via, oltre ovviamente al comparto multiplayer.

Dopo questa brevissima presentazione, i presenti all'evento sono stati invitati a testare il gioco. L’unica modalità disponibile era il “Single Match”, con la possibilità però di scegliere tutti i personaggi del roster. Sia da una parte che dall’altra i personaggi sono ben assortiti: oltre a quelli più famosi già presenti nei capitoli precedenti, come Ryu, Wolverine e Spiderman, solo per citarne alcuni, tanti sono anche i nuovi personaggi che vanno ad arricchire una line-up di lottatori quanto mai variopinta. Per la prima volta potremo giocare nei panni di Dante di Devil May Cry oppure di M.O.D.O.K., uno dei villain più stravaganti dell’universo Marvel, così come troveremo Albert Wesker di Resident Evil e il Super Skrull, potente nemico dei Fantastici Quattro, il tutto per un totale di 30 personaggi giocabili. Nella scelta del team, composto da tre personaggi, potremo mixare i membri di entrambi gli universi.

Pad alla mano il gioco si è dimostrato esattamente come ci è stato descritto: la velocità degli scontri fin dai primi istanti di gioco risulta raddoppiata rispetto a quella di Street Fighter ed ho potuto verificare l'estrema intuitività dei comandi. Una barra in basso a sinistra si carica fino ad un massimo di tre livelli man mano che infliggeremo danni ai nostri avversari, permettendoci poi tramite la pressione del grilletto sinistro di scatenare la super mossa del nostro o nei nostri personaggi in combo. Altra cosa che salta subito all’occhio è come sia possibile svolgere una buona parte degli incontri in aria; infatti, usando saggiamente lo switch dei personaggi, possiamo far levitare per diverso tempo il nostro nemico a suon di colpi prima di farlo impattare a terra. Anche la modalità simple si è dimostrata estremamente valida e i neofiti del genere troveranno sicuramente la strada giusta che farà prendere loro dimestichezza con le meccaniche del gioco, per poi magari cimentarsi in seguito nel normal mode.

Passando al lato tecnico, il gioco mostra tutti i muscoli dell'MT Framework engine, già visto in titoli come Lost Planet e Resident Evil 5: la realizzazione dei singoli personaggi e delle relative animazioni è superlativa. La tavolozza di colori è estremamente vivida e carica di tonalità sgargianti, inoltre, tutti gli effetti di contorno contribuiscono, unitamente alla velocità di gioco, a rendere ancora più frenetici gli scontri. L’impressione migliore però la danno gli sfondi. Ogni stage è composto da mille particolari: più di una volta durante la mia prova mi sono soffermato per ammirare tutte le chicche e comparsate che sono state inserite all’interno dei vari livelli di gioco. Dal punto di vista audio, il titolo è una vera hit parade di tutte le musiche che hanno reso famosa Capcom, remixate per l’occasione; troveremo comunque anche musiche originali, associate ai personaggi della Marvel.

A conti fatti, la mia prova su strada di Marvel vs. Capcom 3: Fate of Two Worlds è risultata estremamente positiva. Il titolo è un ottimo mix di azione e strategia che appaga sia gli smanettoni che i videogiocatori alle prime armi. Anche chi non ama particolarmente i picchiaduro ma è un fan dei personaggi Capcom o Marve, dovrebbe quantomeno dargli un'occhiata perché potrebbe rimanere piacevolmente sorpreso dall’estremo coinvolgimento che offre il titolo in questione. In ogni caso, appuntamento al 18 di febbraio per l'uscita del gioco e il nostro giudizio definitivo al riguardo.

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