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Toy Story 3: La Grande Fuga
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Toy Story 3: La Grande Fuga - Hands-on

In concomitanza con l’uscita nelle sale del terzo capitolo delle avventure di Woody e Buzz, arriva anche lo spin-off videoludico che promette di farci rivedere tutte le emozionanti imprese dei protagonisti. Siamo stati invitati da Disney Interactive a visionare il lavoro svolto da Avalanche Software con Toy Story 3: La Grande Fuga: eccovi il resoconto.

Toy Story 3: La Grande Fuga - Hands-on


Come da tradizione, ogni film animato che si rispetti ha il suo spin-off videoludico, per sfruttare la scia di successo della pellicola. Proprio per questo motivo, molto spesso abbiamo visto titoli realizzati in maniera frettolosa e poco profondi dal punto di vista del gameplay. Avalanche Software (da non confondersi con Avalanche Studios, autori della serie Just Cause) e Disney hanno cercato di muoversi nella direzione opposta, riempiendo il titolo di cose da fare per renderlo il meno monotono possibile. Toy Story 3: La Grande Fuga è diviso in due grandi blocchi: il primo che seguirà la storia del film e un secondo in cui, trattandosi di giocattoli, ci permetterà di dare massimo sfogo alla nostra fantasia proprio come si facevamo quando eravamo bambini. Anche l’impostazione di gameplay è completamente differente tra le due modalità. Nella storia la struttura è quella classica dei platform a livelli, in ogni livello l'azione si dividerà tra combattimenti contro dei nemici e fasi più squisitamente platform come saltare da una piattaforma all’altra per raggiungere un determinato punto. Sullo schermo vedremo entrambi i protagonisti e potremo in ogni momento passare da uno all’altro per sfruttare le loro diverse caratteristiche.

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La modalità sicuramente più interessante rimane però quella denominata “Toy Box” una sorta di vera e propria scatola di giocattoli che ci servirà per costruire tutto quello che vorremo. Ci verranno messe infatti messe a disposizione diverse aree che si sbloccheranno con l’avanzamento nella missione principale, dove saremo liberi di costruire tutto quello che vorremo. Le modalità di costruzione e di editing sono veramente molte, ci saranno diversi tipi di edifici tra cui negozi di caramelle, di vestiario, barbieri, ecc e la cosa più interessante è che ogni palazzo servirà a qualcosa di specifico: se per esempio volessimo cambiare vestito ad un nostro giocattolo, dovremo costruire il negozio di abbigliamento nella modalità di costruzione, tornare nella modalità gioco libero, afferrare il nostro giocattolo e lanciarlo all’interno del negozio per far sì che si apra il menu di personalizzazione. Altro esempio della vasta personalizzazione è dato dal fatto che se per esempio nello scenario del deserto verremo attaccati da dei banditi, potremo decidere di distruggerli a suon di botte oppure costruire una prigione e, una volta storditi, prenderli e rinchiuderveli all’interno. Più edifici costruiremo, allargando cosi “zona di gioco”, maggiori saranno i giocattoli che verranno a popolarla, tutti provenienti dal mondo di Toy Story ovviamente. Alcuni di questi avranno delle missioni che dovremo completare che ci porteranno maggior denaro da poter cosi spendere in nuovi palazzi e oggetti. Ci saranno missioni per tutti i gusti: collezionare oggetti, aiutare qualcuno in difficoltà, gare a cavallo o in macchina e molte altre. Insomma, come avrete capito Avalanche ci mette a disposizione una vera e propria area sandbox in cui l’unico limite sarà la nostra immaginazione.

Pad alla mano ho potuto constatare come questa libertà sia effettivamente reale: costruito un palazzo, ho deciso di editarlo completamente nella forma e nel colore e lo stesso dicasi per qualsiasi personaggio che popolava il paesaggio di gioco. Il livello di difficoltà mi è sembrato in linea con la maggior parte dei giochi per famiglie: abbastanza permissivo ma non semplicissimo. Graficamente il titolo è nella media dei giochi dello stesso genere, con una tavolozza di colori molto carica atta a far risaltare tutti i particolari. La versione testata era già localizzata in italiano e ho notato con piacere come le voci dei personaggi fossero molto simili, se non addirittura le stesse, delle loro controparti cinematografiche.

Tirando le somme, questo Toy Story 3: La Grande Fuga è stato una vera sorpresa: un titolo che lascia spazio alla nostra fantasia e che è quanto meno da tenere sott’occhio per la sua originalità. Appuntamento a fine giugno per la prova completa del titolo: vi laciamo ora ad una breve intervista che abbiamo svolto con John Warner, senior producer di Avalanche Software.

Intervista a John Warner, produttore del gioco


MX: Innanzitutto siamo curiosi di sapere come sia lavorare a stretto contatto con Pixar: vi hanno messo molti paletti per la realizzazione del titolo oppure vi hanno lasciato una discreta libertà?
John Warner: E’ stato assolutamente fantastico, siamo stati invitati nella loro sede per proporgli il progetto e gli è piaciuto fin da subito. Ci hanno fatto studiare tutte le animazioni dei loro personaggi così da poterle inserire nel gioco e hanno spinto molto sul fatto che si dovesse realizzare un prodotto originale. Una bellissima esperienza.


MX: A fronte dell’enorme lavoro fatto, avete qualche rimpianto? Qualcosa che avreste voluto inserire ma che per motivi di tempo non siete riusciti a mettere?
John Warner: Ovviamente, come quasi sempre accade nello sviluppo di un titolo, c’è sempre qualcosa in più che si vorrebbe inserire. In questo senso però ho molto apprezzato una frase che mi ha stata detta in Pixar:”non puoi sapere quello che hai fatto, finche non l’hai fatto” e hanno assolutamente ragione. A fine lavoro abbiamo provato quanto fatto e siamo stati assolutamente soddisfatti del lavoro svolto.


MX: Durante la presentazione non hai parlato del multiplayer: sarà presente all’interno del titolo?
John Warner: Assolutamente si, ma solo per quel che riguarda la modalità co-op. Sarà possibile giocare in due giocatori sia la modalità storia che quella “Toy Box” in split screen.


MX: Puoi dirci qualcosa riguardo alla longevità del titolo?
John Warner: Un giocatore abbastanza esperto impiegherà più o meno tra le 3-4 per completare la modalità storia e tra le 5-6 per completare tutte le quest della modalità Toy Box. Per i bambini e i giocatori meno smaliziati ovviamente si aggiungo un paio di ore in entrambe le modalità.


MX: Puoi dirci qualcosa riguardo agli obiettivi che si potranno sbloccare?
John Warner: Domanda interessante, molto spesso i videogiocatori comprano i titoli su licenza perché pensano sia facile arrivare a 1000g. In realtà in Toy Story abbiamo cercato di inserire degli obiettivi un po’ più impegnativi e che richiederanno di giocare il titolo a fondo per poterli sbloccare.


MX: La versione Wii del gioco avrà il supporto per gli occhiali 3D: cosa pensi di questa nuova tecnologia?
John Warner: Ho visto Avatar ed è stato qualcosa di assurdo, veramente ben fatto. Si vedeva fin da subito che fosse un progetto nato per essere apprezzato in 3D. Nei videogiochi credo valga lo stesso concetto. Il 3D può essere un’enorme risorsa da sfruttare per immergere ancora di più il giocatore nel titolo, ma ci deve essere alla base un progetto che nasca proprio con l’idea di essere realizzato in 3D.


MX: Dato il vasto parco personaggi del mondo Pixar, avremo qualche special guest all’interno del gioco?
John Warner: (ride) Personaggi veri e proprio no, però si potranno sbloccare vestiti isprirati ai personaggi di Eve e Wall-E, piuttosto che la famiglia degli Incredili o i personaggi di Monsters & Co. Ma lascio a voi il piacere di scoprire tutti i tipi di personalizzazione che il gioco mette a vostra disposizione.


MX: Grazie John per il tempo che ci hai concesso!
John Warner: Grazie a voi!

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