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IL-2 Sturmovik: Birds of Prey
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IL-2 Sturmovik: Birds of Prey - Hands-on

La serie di simulatori di combattimenti aerei IL-2 Sturmovik ha avuto dal 2001 e fino agli ultimi anni diversi episodi per PC, tutti accolti molto positivamente dalla critica. La serie è ora pronta per arrivare anche su console con IL-2 Sturmovik: Birds of Prey, e gli sviluppatori promettono lo stesso grado si simulazione che tanto è piaciuto ai giocatori PC. Halifax ci ha invitato a vedere in anteprima il gioco in un evento molto speciale: eccovi il nostro resoconto.

IL-2 Sturmovik: Birds of Prey - Hands-on


Guerra nei cieli
Uno dei tratti principali degli Sturmovik per PC era l’alto livello simulativo che i titoli sapevano regalare. Questa caratteristica è stata ribadita durante la presentazione del nuovo titolo per console. Tuttavia IL-2 Sturmovik: Birds of Prey ha il difficile compito di piacere sia agli amanti delle simulazioni che ai casual gamers, e gli sviluppatori hanno spiegato di aver cercato di ovviare a questa cosa inserendo 3 diversi livelli di difficoltà.

All’inizio di ogni missione potremo decidere se affrontarla a livello arcade, realistico o simulazione. Il primo di questi livelli è per chi vuole soltanto azione senza troppi fronzoli, avremo munizioni illimitate, un sistema di aggancio automatico dei nemici con un sistema visivo che ci permetterà di identificare subito nemici e alleati, ed infine sarà molto generoso nel numero di danni sopportabili dal nostro velivolo. Questa modalità è stata pensata proprio per i videogiocatori per console che non amano perdersi troppo in tutti quei dettagli che comportano guidare un’aero. Il secondo livello, realistico, ci permetterà di vivere un’esperienza che è una via di mezzo tra la simulazione e l’arcade: avremo munizioni limitate e i danni saranno molto più marcati a confronto dell’arcade, tuttavia le correnti d’aria non avranno peso e le manovre aeree saranno abbastanza facili da realizzare, chiudendo un occhio sulla fisica. La terza modalità, simulazione, è quella che più ci ha colpito: nessun aiuto sarà presente su schermo, e non ci verranno indicati nemici o amici. Starà a noi distinguerli, inoltre carburante, regolazione del flap e correnti d’aria incideranno seriamente sulla stabilità del nostro aereo. Nonostante questa modalità sia decisamente difficile e leggermente frustrante, è indubbio che una volta imparato a padroneggiare il mezzo questa sarà sicuramente quella che più appagherà il videogiocatore e che meglio di tutte renderà l’idea di quella che poteva essere una battaglia aerea durante la seconda guerra mondiale.

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Le missioni presenti nella demo che ci è stata mostrata erano quattro, tutte ambientate in Europa: Stalingrado, Dover, Bastogne e Berlino. Gli sviluppatori ci hanno assicurato che nella versione finale avremo 15 missioni che toccheranno tutte le battaglie principali della Seconda Guerra Mondiale, per un totale di 16-20 ore di gioco in base alla modalità e le difficoltà che imposteremo. Dal punto di vista grafico il titolo ci ha favorevolmente impressionato. La mappatura e le texture del terreno ad alta quota sono molto varie ed estremamente convincenti, ma il titolo da il meglio di sé quando dovremo andare a colpire obiettivi a terra o vorremo compiere una manovra a volo raso. Il dettaglio del terreno è ancora più convincente con città, folta vegetazione e ponti che arricchiscono il terreno, il tutto visibile sia con visuale esterna che interna. Una menzione particolare va fatta per la visuale interna, estremamente convincente e minuziosamente dettaglia in quelli che sono i piccoli dettagli del cabina di un aereo, inoltre gli sviluppatori la consigliano per giocare ai livelli realistico e simulazione, per immedesimarsi ancora di più nell’esperienza.

Le missioni saranno delle più svariate, e inoltre ci saranno condizioni meteo variabili con pioggia o ridotta visibilità. e alternanza di livelli tra giorno e notte. Inutile specificare che tutte queste caratteristiche, giocando al livello simulazione, influenzeranno pesantemente la fisica del nostro aereo. Il disporrà anche di una modalità online per 16 giocatori, con molti tipi di gioco diversi sia tutti contro tutti che a squadre.

Pad alla mano abbiamo potuto verificare tutto quello che gli sviluppatori avevano promesso: i comandi a livello arcade sono facilmente intuibili e dopo pochi minuti si ha già la padronanza del mezzo. La quantità dei nemici su schermo è immensa, e gettarsi a capofitto in una squadriglia di caccia tedesca composta da 30 aerei è un’esperienza veramente adrenalinica. Con lo stick di sinistra piloteremo il nostro aereo, mentre con quello di destra si regolerà la velocità. Con la croce direzionale invece impartiremo alla nostra squadra i comandi di attacco, copertura e aggiramento, che si riveleranno fondamentali per la vittoria. L’intelligenza artificiale ci è sembrata piuttosto convincente, in particolare quella dei nostri compagni. Durante la prova abbiamo poi ammirato l'ottima gestione dei danni, veramente innovativa per un titolo del genere: il nostro aereo verrà danneggiato in tempo reale e a differenza di altri titoli non ci saranno barre che diminuiranno la nostra vita ma tutto sarà direttamente visibile sull’abitacolo. In particolare, durante un ingaggio con un aereo tedesco nella missione di Bastogne abbiamo subito una mitragliata all’ala sinistra, sulla quale apparivano dei piccoli fori a dimostrazione che i colpi del nemico erano andati a segno. Inoltre, trovandoci a livello simulativo, quel danno aveva influito sulla stabilità del nostro mezzo costringendoci a faticare per tenerlo dritto. Altra menzione particolare la merita un piccolo riquadro in un angolo dello schermo, che ci permetterà di vedere l’aereo che colpiremo cadere e il soldato al suo interno – se ancora vivo – lanciarsi con il paracadute.

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Se durante la missione il nostro aereo verrà colpito e danneggiato in maniera irreparabile, potremo usufruire anche noi della modalità paracadute: attivata questa modalità verremo messi al controllo di un altro aereo della nostra squadriglia. Questa modalità è veramente interessante per evitare di dover ripetere dall’inizio la missione che avevamo magari quasi portato a termine, e anche molto realistico visto che l'abbattimento di un aereo non comporta necessariamente il fallimento della missione. Anche qui però gli sviluppatori, per non far storcere il naso agli amanti della simulazione, danno al giocatore la possibilità di scegliere quante volte durante una missione si potrà usufruire di questa caratteristica: 1,2,3, o illimitate. Ovviamente, se durante la missione tutti i nostri aerei cadranno, questa verrà automaticamente dichiarata fallita.

In conclusione, questo è il classico titolo che non ci si aspetta: una realizzazione tecnica eccellente, un grado di simulazione completamente regolabile in base alle esigenze dell’utente, una varietà di missioni e un quantità di aerei più che sufficiente fanno ben sperare in IL-2 Sturmovik: Birds of Prey. Sicuramente un gioco da tenere d’occhio per gli amanti dei combattimenti aerei e anche per chi si avvicina per la prima volta a questo genere. Appuntamento a dopo l’estate per l'uscita del gioco e la nostra immancabile recensione.


Off-Topic: pillole di vita militare
Per la presentazione italiana del gioco Halifax ha voluto fare le cose in grande, soprattutto perchè allo stesso evento veniva mostrato anche ArmA II per PC (abbiamo chiesto agli sviluppatori, ma per ora nessuna notizia della versione console). La presentazione è stata infatti seguita da una vera "esperienza bellica": i giornalisti presenti hanno potuto vivere per un pomeriggio quello che si prova durante un training militare. In collaborazione con Military Park – organizzazione addetta a questo tipo di attività – siamo stati catapultati in quello che a tutti gli effetti può essere considerata la simulazione di quella che è la vita dell’esercito. Dopo essere stati vestiti di tutto punto con tanto di mimetica, scarponi e fucili, ci siamo immersi in alcune prove che hanno messo a dura prova il nostro fisico. Il camp prevede 4 diversi livelli, il nostro era ovviamente il primo. Quello che viene insegnato sono i fondamentali della vita militare da campo. Ci è stato insegnato il saluto militare, come si marcia, come si imbraccia un fucile e come sopravvivere a quello che può essere un agguato. Il personale addetto – tra cui anche persone che sono state realmente nell’esercito e hanno partecipato in missioni di pace all’estero – ci ha insegnato come rivolgersi ad un superiore e come sopravvivere alle situazioni in cui si può incappare durante un’azione militare. Alla fine della giornata ci è stata data anche la possibilità di fare un giro su un cingolato e di provare quello che i veri militari provano durante un trasporto a terra delle truppe. Davvero una bella esperienza, che ha completato in maniera eccellente una giornata votata alla simulazione bellica.

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