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Star Ocean: The Last Hope
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Anteprima - Star Ocean: The Last Hope

Dopo averlo pubblicato in Giappone, Square Enix si prepara a portare anche in Europa il nuovo RPG fantascientifico di tri-Ace, Star Ocean: The Last Hope, in esclusiva per Xbox 360. Se siete incuriositi dal gioco e volete sapere cosa vi aspetta, non vi resta che leggere la nostra anteprima.
2074: al termine del Terzo Conflitto Mondiale, combattuto con grande impiego di strumenti di distruzione di massa, il pianeta Terra è sull’orlo dell’ abisso. Il suo ecosistema è irrimediabilmente compromesso, le risorse naturali azzerate. Ogni forma di vita sul pianeta è destinata a scomparire, razza umana compresa. La chiave per scongiurare l’imminente estinzione della specie non può più essere trovata sul nostro pianeta natale, ma si cela altrove, tra le stelle. I governi mondiali si coalizzano quindi per dare il via ad un imponente progetto spaziale volto alla ricerca di un pianeta adatto ad ospitare la nostra razza fuori dal Sistema Solare.

Con questo antefatto prende il via il quarto capitolo della saga di Star Ocean, il primo ad approdare su console Microsoft. Prodotto da tri-Ace per Square Enix, Star Ocean: The Last Hope è da poco approdato sul suolo nipponico riscuotendo grandi consensi di critica e pubblico, e si accinge a breve ad arrivare anche nelle nostre console.

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Il Nuovo Mondo
Star Ocean: The Last Hope è il quarto atto di una saga nata nel lontano 1996 su Super Nes e successivamente migrata su PS2 e, nella sue ultime incarnazioni, su PSP. Nonostante si parli di un sequel, per godere appieno della trama del gioco non sarà necessario conoscere gli eventi dei precedenti titoli, dato che il gioco si colloca temporalmente agli albori della serie, e quindi potrebbe invece rappresentare un ottimo punto di partenza qualora si decidesse di riscoprire l’intera saga.

Nei panni del giovane Edge Maverick, un membro delle Space Reconnaissance Force, il giocatore sarà chiamato a portare a termine l’ardua impresa di trovare un pianeta abitabile da colonizzare, per scongiurare l’estinzione dell’umanità. Fortunatamente Edge non sarà costretto a portare da solo un tale fardello, ma sarà affiancato da diversi compagni di viaggio che gli daranno man forte durante le difficili situazioni che dovrà affrontare, e che lo accompagneranno attraverso il pericoloso viaggio che lo attende. Questo aiuto si rivelerà ben presto preziosissimo dato che le insidie, come prevedibile, non tarderanno a sopraggiungere. Poco dopo aver scoperto Aeos, un pianeta con caratteristiche molto simili al quelle della Terra, il gruppo di eroi si troverà a fare i conti con gli Eldariani, una razza aliena tecnologicamente avanzata che sembra non vedere di buon occhio la volontà terrestre di espandersi nell’universo, e che li osteggerà violentemente. Il nostro team sarà quindi costretto a misurarsi con un nemico molto potente sulla lussureggiante superficie del pianeta, oltre che con le aggressive creature autoctone del posto.

Frenesia e tecnica
Senza svelare nulla più della trama analizziamo ora quello che sembra essere il vero cavallo di battaglia di Star Ocean: The Last Hope, ovvero il sistema di combattimento. A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare (a meno che non abbiate giocato ai prequel, visto che questa caratteristica è un po’ il marchio di fabbrica della serie), il titolo Squre Enix non sfrutta una dinamica a turni durante gli scontri, come accade nella stragrande maggioranza degli RPG di stampo nipponico, ma presenta invece un interessantissimo sistema che ci permette di combattere in real time dando al gioco il feeling di un action game. Questa sensazione è però destinata a svanire rapidamente, e dopo qualche istante il gameplay non tarda a far riconoscere la profondità che solo un gdr puro può vantare, dove le statistiche dei vari personaggi hanno un peso determinante negli scontri e non possono essere soppiantate dall’abilità del giocatore, costringendolo di riflesso ad attente scelte strategiche.

Durante le battaglie si potrà passare liberamente da un membro all’altro del nostro gruppo mediante la pressione di un tasto per prenderne personalmente il controllo, mentre gli altri verranno gestiti dall’IA del gioco in base a criteri da noi precedentemente impostati e che conferiranno loro attitudini più o meno aggressive o difensive. Ciascun componente del team possiede un proprio peculiare orientamento in battaglia: alcuni sono votati all’utilizzo di armi a distanza, altri focalizzano maggiormente l’utilizzo di armi da mischia e non mancheranno infine i personaggi di classe “mago”, con i loro incantesimi offensivi o curativi.
Molto interessante anche il sistema di crescita del personaggio, che attribuisce punti esperienza tenendo in considerazione oltre al tipo di nemico abbattuto (a nemico più forte equivalgono più punti esperienza) anche il numero di combo messe a segno. Indispensabili negli scontri risultano le armi e gli oggetti rinvenuti nel corso delle nostre esplorazioni, che vanteranno un numero molto considerevole. E se non bastassero le dotazioni “standard”, sarà anche possibile creare i nostri strumenti di distruzione personalizzati nell’officina della nostra navetta.

Ma un buon RPG non può certo basarsi unicamente sul sistema di combattimento, per quanto profondo ed appagante questo possa essere; deve poggiare soprattutto su una storia convincente, su una buona caratterizzazione dei personaggi e su una forte componente esplorativa. Per quanto riguarda il primo punto le sorprese non mancheranno, per ciò che concerne invece l’esplorazione sembra proprio che non resteremo delusi, con numerosissime location da visitare e con molti personaggi con cui dialogare. Le ambientazioni, ossia i molti pianeti che potremo esplorare, vantano una notevole varietà visiva e una convincente realizzazione tecnica che le rende estremamente credibili, con il risultato che muoversi tra intricate foreste, deserte distese innevate, attraverso le numerose strutture hi-tech o fra i molteplici insediamenti dovrebbe accontentare appieno tutti gli appassionati del genere.

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A livello visivo Star Ocean: The Last Hope sembra presentarsi piuttosto in forma, con una grafica molto gradevole, coreografici effetti speciali e un design di personaggi e strutture appropriato allo stile del gioco. Il motore grafico gestisce un mondo completamente tridimensionale in maniera impeccabile, e non pare afflitto da rallentamenti di sorta. La telecamera libera, che consente una rotazione di 360 gradi attorno al personaggio principale, appare efficace e versatile. Un punto interrogativo può essere posto sulla caratterizzazione dei protagonisti: nelle numerose scene in computer grafica che costellano il gioco, i personaggi risultano piuttosto apatici, inespressivi, privi di quella carica emotiva che riuscivano a suscitare i protagonisti di altre produzioni Square Enix. Avendo avuto modo di visionare unicamente stralci di filmati, ci riserviamo però il diritto di giudicare meglio questo aspetto dopo aver testato il gioco completo.

Pronti a partire?
Per poter mettere le mani sulla versione europea di Star Ocean: The Last Hope dovremo attendere il mese di giugno: le premesse per un buon titolo ci sono davvero tutte, e con ogni probabilità Square Enix non deluderà le aspettative dei fan di JRPG e degli appassionati di fantascienza in particolare. Non ci resta che contare i giorni che ci separano dall'uscita del gioco nei nostri negozi: nel frattempo continuate a seguirci per eventuali aggiornamenti.

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