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Mafia II
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Mafia II - Anteprima hands-on

Ad otto anni di distanza dal primo, storico Mafia, i cechi 2K Czech sono finalmente pronti a portare sulle nostre console l'attesissimo seguito, Mafia II. 2K Games ci ha offerto la possibilità di provarlo in anteprima inviandoci una versione preliminare del titolo: eccovi le nostre impressioni hands-on.

Mafia II - Anteprima hands-on


Quando arrivò su PC nel 2002, Mafia dimostrò come si potesse realizzare un titolo free roaming appassionante e ben congegnato senza dover necessariamente contenere le parole Grand Theft Auto nel titolo: essendo un grande appassionato di questo genere di giochi non vedevo quindi l'ora di mettere le mani sul nuovo gioco della serie, sviluppato dagli stessi autori del primo. Ne ho avuto finalmente la possibilità grazie ad un disco preview ricevuto da 2K Games, contenente quattro capitoli della storia principale.

La versione del gioco fornitami inizia con l'arrivo del protagonista, Vito Scaletta, ad Empire City. Non si tratta in realtà del vero inizio del gioco, perchè è solo il secondo capitolo: il primo non è presente nel disco e immagino contenga una sorta di introduzione alla storia del personaggio, forse una missione di guerra visto che, quando Vito arriva ad Empire City, è un soldato in licenza per infortunio dopo essere stato ferito al fronte. Siamo infatti negli anni 40, e mentre in Europa infuria la Seconda Guerra Mondiale negli Stati Uniti si combatte un diverso tipo di guerra: quella tra le famiglie mafiose che si contendono le maggiori città.

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In stazione Vito viene accolto dal vecchio amico Joe, che prima di portarlo a casa gli offre un drink in un bar: qui Joe dimostra di avere amicizie molto potenti, richiedendo il congedo definitivo di Vito con una semplice telefonata e spiegandogli poi che, se volesse ottenere velocemente un bel po' di soldi, lui potrebbe metterlo in contatto con le persone giuste. Inizialmente Vito non si dimostra interessato ad una simile offerta, ma quando a casa scopre che il defunto padre ha lasciato alla madre e alla sorella un forte debito, mettendole nei guai con dei malavitosi che rivogliono indietro i loro soldi, decide di affidarsi all'amico iniziando un percorso che lo porterà a diventare un vero "uomo d'onore".

Questo capitolo della storia del gioco ha lo scopo principale di introdurre Empire City, una città fittizia ispirata a New York e altre metropoli americane, oltre a fare da tutorial per i meccanismi alla base del gameplay: guida di auto, combattimenti corpo a corpo e sparatorie. Quello che mi ha colpito fin dai primi minuti di gioco è il grande livello di dettaglio e realismo presente in ogni angolo di Empire City. Le strade della città sono sono più vive e vere di qualsiasi titolo del genere uscito finora: non sono semplicemente popolate da pedoni che camminano avanti e indietro senza uno scopo particolare, ma ognuno sembra vero e diverso dagli altri. Avvicinandomi ad un'edicola ho potuto scambiare quattro chiacchiere con il proprietario, mentre dalla vetrina di un barbiere ho scorto le attività all'interno così come le vetrine di altri negozi non sono semplici texture piatte ma presentano veri modelli 3d degli oggetti esposti. Camminando per le strade ho incontrato persone intente a leggere il giornale, guardare le vetrine, qualcuno che riparava una macchina in panne, due uomini che corteggiavano una donna e, addirittura, sotto una finestra ho sentito una coppia litigare in italiano; il gioco inizia infatti nel quartiere italiano della città e non mancano accenni alla nostra lingua. Ma non basta: gli interni di locali come bar, negozi di abbigliamento e i vari appartamenti che possiamo visitare sono tutti estremamente dettagliati, pieni di oggetti disposti in modo da far apparire le location veramente "vissute". La città è poi bellissima da vedere, completamente innevata e con tocchi di classe come il vapore che esce dai tombini; molto bello anche l'effetto quando, nei capitoli successivi, l'inverno finisce e le stesse location si riempiono di verde e colore. Il primo impatto è stato davvero positivo: Empire City non sarà sicuramente la più grande città esplorabile in un videogioco, ma sopperisce alla minor vastità con un livello di dettaglio e di realismo davvero notevole.

Visto però che siamo in tema di primi impatti, vale la pena menzionare anche quello che mi ha fatto storcere il naso. La prima cosa che ho notato sono i sottotitoli in miniatura, davvero troppo piccoli e che mi hanno forzato ad avvicinarmi molto alla mia TV pur trattandosi di un non certo piccolo 42". Fortunatamente però questo non dovrebbe essere un problema: mentre questa versione ha il parlato in inglese, il gioco finale dovrebbe essere completamente doppiato in italiano e quindi i sottotitoli diventeranno superflui. Altra pecca che ho notato sta nell'ottimizzazione del motore grafico: anche se il gioco è graficamente ottimo, con punte di eccellenza come i volti dei personaggi davvero dettagliati e realistici, è presente una grande quantità di aliasing e screen tearing, quest'ultimo addirittura anche quando si scorre la mappa della città. L'ottimizzazione è comunque una delle ultimissime attività nel processo di sviluppo di un gioco, quindi spero che 2K Czech riesca a ridurre, se non eliminare completamente, questi problemi prima dell'uscita nei negozi.

Per quanto riguarda il gameplay, il gioco si è rivelato estremamente solido su tutti i fronti: molto bello il sistema di combattimento corpo a corpo, che ci vede affrontare i nemici con la possibilità di schivare, sferrare colpi pesanti e colpi leggeri e con la possibilità di sferrare colpi critici quando l'avversario è stordito o a terra. Le scazzottate risultano molto soddisfacenti anche visivamente, con ottime animazione e una buona gestione della telecamera. Ci sono poi le immancabili sparatorie, che attingono a piene mani dagli insegnamenti di Gears of War con ottimo sistema di copertura: basta prendere pochi colpi per venire uccisi, quindi è essenziale rimanere in copertura, sporgersi per sparare e tornare al riparo per recuperare eventuali ferite subite. Il sistema di mira è adeguato ed è possibile sfruttare le varie armi lasciate dai nemici, inoltre molte parti degli scenari sono distruttibili creando un vero caos quando ci si trova ad esempio in bar pieni di bottiglie o locali con pareti di vetro: insomma, da quel che ho potuto provare la parte action del gioco è promossa a pieni voti.

Passerete poi buona parte del gioco al voltante: qui potete aspettarvi un tipo di guidabilità molto simile a quello visto in GTA ma con auto più pesanti e meno performanti in frenata, quindi lo stile di guida va cambiato di conseguenza. E' presente un sistema di navigatore per raggiungere facilmente il nostro obiettivo, e in caso di incidente i veicoli si danneggiano sempre di più fino a diventare inutilizzabili; in questo caso basterà però scendere dall'auto e aprire il cofano per rimettere in sesto il motore in pochi secondi. Come in altri titoli del genere è possibile rubare qualsiasi auto: per quelle parcheggiate abbiamo l'opzione di scassinarle inosservati usando un grimaldello, con un mini-gioco simile a quelli visti in Splinter Cell, oppure rompere il finestrino con una gomitata rischiando però che qualche poliziotto ci veda. A proposito di polizia, questi ci inseguiranno se ci vedono commettere un crimine o superare i limiti di velocità: se questo avviene, abbiamo la possibilità di seminarli, cercare un "Body Shop" in cui far cambiare colore e targa dell'auto in modo che non sia più riconoscibile oppure fermarci e provare a ungerli con una bustarella. E per chi vuole guidare in sicurezza evitando il rischio di inseguimenti, è possibile inserire un limitatore di velocità che terrà sempre entro i limiti legali la marcia del nostro bolide.

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La mappa di Empire City è completamente esplorabile fin dall'inizio, e dovrebbe offrire varie attività secondarie oltre alle missioni della storia principale: purtroppo nella versione del gioco provata queste non erano disponibili, visto che potevo selezionare solo quattro capitoli della storia da un apposito menu di debug, ma nella leggenda della mappa tra le varie icone c'era anche quella "Jobs", che indicherà proprio la presenza di missioni secondarie. Per quel che riguarda la storia principale, ogni capitolo è narrato con largo uso di cut-scenes ingame, molto ben fatte e convincenti anche grazie all'ottima espressività dei personaggi. Le quattro missioni che ho provato erano estremamente varie e soprattutto intense e spettacolari: in una ho dovuto assaltare la distilleria di un boss nemico, facendomi strada all'interno tra piogge di colpi per poi dover fuggire dopo che i nemici l'avevano data alle fiamme, mentre in un'altra ho inseguito un nemico in auto senza farmi vedere fino a un mattatoio, nel quale mi sono poi infiltrato dalle fogne e ho dovuto arrivare silenziosamente e senza essere visto fino alla stanza in cui tenevano dei prigionieri. L'ultima provata è la stessa che è stata mostrata più volte in vari filmati, con Vito e Joe che, travestiti da inservienti, entravano in un albergo di lusso fino ad arrivare alla sala dove doveva tenersi una riunione di boss nemici: una volta piazzata la bomba sono fuggiti sul tetto e, dopo aver ingaggiato una furiosa sparatoria con gli uomini di guardia, si sono impossessati di una carrucola per lavare i vetri per scendere fino all'esterno della sala riunioni e far esplodere l'esplosivo tramite dei fili precedentemente posizionati sulla finestra.

Dopo aver provato il tutto, Mafia II mi ha dato l'idea di essere un titolo che, seppur non apportando particolari innovazioni al genere free-roaming, è stato confezionato con grandissima cura e attenzione per il dettaglio: la storia è narrata molto bene e con personaggi convincenti, le meccaniche di gioco sono estremamente solide e le missioni hanno un alto tasso di spettacolarità. Spero solo che gli sviluppatori riescano a ottimizzare il motore grafico per ridurre il fastidioso screen tearing e l'eccessivo aliasing, ma già così si prefigura come un must per tutti gli amanti di giochi "alla GTA" e una possibilissima killer app. Appuntamento per un giudizio definitivo a fine agosto, in contemporanea con l'uscita del gioco nei negozi.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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