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img Mega Man 11
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Mega Man 11 - anteprima hands-on

A pochi giorni dall'uscita del gioco, Capcom ci ha invitati presso la sede milanese di Digital Bros per provare la versione di Mega Man 11 presentata al recente PAX West di Seattle. Per tutti coloro che non hanno avuto la possibilità o la voglia di scaricare la demo, ecco le nostre impressioni sul nuovo episodio della storica serie platform-shooter.
All'evento organizzato da Capcom non ci aspettavamo sicuramente preamboli o slide-show per questa anteprima perchè, dopo il recente rilascio della demo giocabile di Mega Man 11 che ha permesso a tutti di provarlo con mano, ormai sappiamo tutto, o quasi, dell'undicesimo capitolo della serie Mega Man che, peraltro, ha recentemente festeggiato il trentennale della saga. E allora veniamo subito invitati a sederci comodi davanti allo schermo per una prova di questa build che dovrebbe essere più stabile della demo rilasciata.

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Mega Man è un vero classico dei platform salta-corri-spara, e in questo capitolo ha abbandonato il suo design in pixel-art presentandosi con un nuovo look più moderno dai richiami marcatamente anime. Una magnifica realizzazione in 2,5D immersa in fondali coloratissimi che anima il tutto con effetto 3D. Nonostante questa novità Capcom ha assolutamente ben chiaro che il target di riferimento principale per questo capitolo restano i fan del classico platform-shooter, con i suoi elementi di gameplay retrò ed un alto livello di sfida. E che sfida! Infatti non faccio in tempo ad iniziare il gioco che, di fronte alla prima schermata con la classica scelta del livello di gioco, ricevo da uno degli addetti il suggerimento di evitare il livello Normale, perché troppo difficile se non si è fanatici della serie, ma di optare per il più abbordabile Casual che si tradurrà in "Facile" nella versione italiana del gioco. Questo perché il grado di difficoltà si basa sul numero dei nemici ma soprattutto sulla distanza del punto intermedio di salvataggio, in grado di mettere a durissima prova il nostro livello di frustrazione nel dover ricominciare sempre dall’inizio. I ragazzi della Digital Bros, ma anche il sottoscritto dopo questa prova, consigliano il livello Newcomer (Principiante) per coloro che dovessero approcciare per la prima volta questa tipologia di gioco.

MX Video - Mega Man 11

Mega Man 11 presenta le classiche meccaniche di gameplay della serie, con la grossa novità del Double Gear. Da subito infatti, azionando i tasti dorsali del controller, possiamo attivare le abilità “Power Gear” e “Speed Gear”. La prima potenzia la nostra arma principale, mentre la seconda attiva una specie di blocco temporale rallentando i movimenti del gioco, permettendoci così di gestire meglio gli attacchi. Entrambe sono alimentate dal Mega Buster, una barra di energia che si consuma sino a quando non disattiveremo l’abilità. L’energia si ripristina automaticamente se la barra non arriva a fine scala, altrimenti l’abilità non sarà a disposizione per un tot di secondi. Oltre a queste novità, ora il cane-robot Rush può essere richiamato con la semplice pressione di un pulsante per farci da trampolino per arrivare su quelle piattaforme ad altezze altrimenti non raggiungibili. Non ultima per importanza sarà l’arma speciale che si acquisisce ogni volta che sconfiggiamo un Boss, attivabile tramite pressione della levetta analogica destra. Ogni arma speciale è associata ad un costume che ne mette in risalto le caratteristiche e che sostituirà il Blu classico di Mega Man.

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Questa demo PAX West ha quattro livelli giocabili: Block Man, Fuse Man, Impact Man e Blast Man. Ed abbiamo come vantaggio che il nostro Mega Man può già utilizzare le tre abilità/armi rilasciate dalla sconfitta di Block Man, Fuse Man e Impact Man. I quattro livelli presentano un disegno classico della serie Mega Man con percorsi orizzontali e verticali dove troviamo nemici ed ostacoli da sconfiggere ed evitare e, come sempre, intere sezioni che potremo superare dopo averle studiate e ripetute più volte sino a quando non avremo acquisito la sequenza di azioni corretta per venirne a capo. Il primo livello è Block Man e, come per tutti i livelli, è costituito da pattern specifici ereditati dal nome del Boss, in questo caso, pietre e blocchi. Alcuni nemici spuntano volando dalle quattro direzioni e si alternano a ingegnose macchine spaccasassi sino ad arrivare al Boss finale. La sconfitta di Block Man permette di acquisire il potere di generare una pioggia di blocchi di pietra molto utile per colpire nemici posti anche sopra di noi.

È tempo di affrontare Fuse Man che, come si può dedurre dal nome, ci aspetta con raggi inceneritori e scosse elettriche da evitare. Il livello è sempre bellissimo ma durissimo, quindi sono costretto ad impratichirmi con lo “Speed Gear” che è forse la nostra arma più utile per superare alcuni momenti. Fuse Man lancia fulmini e non mi è stato facile sconfiggerlo. Lo ammetto, per poterlo superare ho dovuto uscire e rientrare ad un livello più basso. Ma mi sono consolato ascoltando i colleghi che tutti hanno dovuto capitolare e abbandonare il livello di difficoltà Normal, che Normale non è proprio. Il regalo che ci fa Fuse Man è un'arma che scarica lampi di energia che, partendo dalla nostra posizione, si espandono sul terreno contemporaneamente alla nostra destra e alla nostra sinistra, abbattendo nemici e superando anche ostacoli.

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Il terzo livello a cui sono passato è stato Impact Man, in cui viene riprodotto un cantiere edile dove, per poter incontrare il Boss dovremo superare un esercito di robot che si alternano a trappole che solo il giusto tempismo vi permetterà di evitare. Il livello è per gran parte costituito da caverne che ricordano le fondamenta di un grosso edificio, a cui si alternano piattaforme mobili e maledettissimi piccoli carpentieri che ci attaccano lanciandoci martelli dai punti più disparati. Utilizzando spesso l’abilità di Block Man con cui massacro gli omini-martello e la funzione “Speed Gear” riesco a farmi strada fino al Boss. La ricompensa finale per aver sconfitto Impact Man è una punta da trapano che quando attiviamo ci fa correre orizzontalmente ad alta velocità ed abbattere tutto ciò che incontriamo.

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L’ultimo livello è la casa di Blast Man, ma vuoi per mia incapacità, vuoi per questioni di tempo, non sono riuscito a superarlo. L’ambiente in cui mi muovevo sembrava una città mista a Luna Park costellata da raggi laser che una volta attraversati scatenano esplosioni continue che si devono evitare. I nemici più frequenti erano soldati con scudo in grado di respingere i nostri colpi e ominidi lanciatori di grosse palle esplosive. Il middle-boss che ha posto fine alla mia prova era formato da due razzi su una monorotaia ad anello che copriva totalmente lo schermo e da cui partivano attacchi contemporanei.

Questa prova di Mega Man 11 mi ha convinto che il nuovo titolo ha le carte in regola per traghettare con successo il gameplay classico della serie Mega Man nella nuova era dei videogiochi, con un design che fa un passo avanti riuscendo al contempo a mantenere le emozioni per cui la serie è conosciuta. Nell’attesa di poter recensire il gioco finale una cosa è chiara: il gameplay è frenetico, avvincente, frustrante e molto difficile, ma non è forse questo che i fan di Mega Man vogliono?

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L'autore

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Amante degli animali, tecnologo, videogiocatore da sempre, passa dai Laboratori di Ricerca in Biologia Molecolare alle Multinazionali IT Americane nei gloriosi anni ‘90. La giornata perfetta: un paio di Martini molto secchi, Frank Zappa nelle orecchie, 3-4 ore divise tra Doom e Half-Life e al fianco la sua "ferocissima" bassottina a pelo duro.

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