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Prey (Xbox 360)
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Anteprima - Prey (Xbox 360)

Da più di dieci anni i ragazzi della 3D Realms, in collaborazione con Human Head Studios, stanno lavorando a Prey, originale sparatutto fantascientifico. E c'è di che ben sperare, visto che i nomi che dietro al gioco sono quelli di George Broussard e Scott Miller, nientemeno che i creatori di Duke Nukem.


Il salvatore della Terra non vuole accettare il suo compito
Il protagonista di questo FPS è Tommy, un indiano d'America che vorrebbe lasciare la sua terra nativa ma è trattenuto dalla sua ragazza che invece non vuole abbandonare il suo bar. Ed è proprio in questo locale che atterra una gigantesca nave spaziale che finisce per risucchiare Tommy e la sua ragazza, uccidendo il nonno del protagonista. Al buon indiano non resta che aprirsi il cammino a suon di fucilate per liberare il suo amore dal ventre dell'astronave: si troverà così coinvolto in qualcosa più grande di lui, che certamente includerà il salvare la terra. Sfortunatamente Tommy non ha la staffa dell'eroe e sarà riluttante a proseguire.

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Originalità, prima di tutto
Questo gioco è un mix promettente di combattimenti allucinati ed enigmi in stile cubo di Rubik. Tutto è permeato da uno strato di originalità, a partire dai mostri e dalle armi, che sembrano vive. Tra le armi viste spiccano sicuramente le granate, veramente fuori di testa, e una specie di shotgun che spara un fluido giallo che si incolla ai nemici. I nemici sono di una varietà semplicemente mostruosa: si va da delle specie di piccoli cani mutati geneticamente a "normali" soldati ad abomini dotati di picconi e teste extra che sembrano usciti direttamente da Doom, a gigantesche montagne di metallo e carne capaci di sbriciolare intere colonne con un sol colpo. Ma questi mostri non sono solo brutti a vedersi, ma anche molto intelligenti. Corrono, si rotolano per schivare i colpi e prendono copertura, mettendo a dura prova le nostre abilità blastatorie. E sarebbe ancora poco, non fosse che questi alieni escono da tutte le parti senza preavviso grazie a dei portali che compaiono in mezzo al campo di battaglia.


Dei piccoli aiuti
Per fortuna abbiamo un arsenale di tutto rispetto e anche degli aiutini. Un falco totem, visto che siamo di origini indiane, ci consiglierà e ci aiuterà a risolvere alcuni enigmi, e il nostro defunto (ma non troppo) nonno nel corso del gioco ci darà accesso a nuovi poteri. Poteri come il Ghost Walk, che ci lascerà abbandonare il nostro corpo terrestre e gironzolarcene sotto forma di spirito armati di arco per raggiungere aree inaccessibili o uccidere nemici troppo lontani. Bisognerà usare questo potere speciale per risolvere alcuni enigmi che variano dal semplice: "trasformati e vai ad aprire la porta" a soluzioni ben più elaborate. Un altro potere speciale è quello che ci permette, una volta morti, di andare in uno strano mondo degli spiriti dove dovremo guadagnarci il ritorno in vita uccidendo una serie sempre crescente di demoni. Appena finito ci dovremo gettare in un portale e tornare direttamente sul luogo dello scontro in cui eravamo stati uccisi. Bisogna però vedere se questa possibilità sarà implementata bene, mantenendo così un ritmo costante, o male, semplificando troppo le cose.


Sfidare la gravità
Ma la cosa più strana e speciale di questo gioco è l'uso innovativo della forza di gravità. Ci saranno nell'astronave dei particolari sentieri che ci permetteranno di sfidare la forza di gravità, per combattere così anche a testa in giù, se necessario, per dare il via a strategie di gioco finora inesplorate. Inoltre troveremo anche dei portali che si aprono su altri luoghi, ai quali potremo vedere attraverso e sparare a nemici lontani. Inoltre avremo la possibilità di usare una navetta spaziale capace di sparare missili e attrarre qualsiasi cosa, casse o alieni che siano. Una delle più spettacolari sequenze del filmato mostrato in occasione dell' E3 2005 vedeva il protagonista dirigersi con questa navicella verso un minuscolo pianeta con una forza di gravità molto bassa e sul quale si stavano schiantando una miriade di asteroidi.


Vera next-gen?
Il motore grafico è lo stesso di Doom 3, ma ulteriormente potenziato. Grazie alle capacità di Xbox 360 le grafiche sono semplicemente stupende, con un livello di dettaglio molto elevato. Le ambientazioni sembrano molto ben realizzate e risultano claustrofobiche ed angoscianti. Il sonoro è invece parso un poco sottotono, solo con il rumore delle armi, ma manca ancora tempo all'uscita del gioco e gli sviluppatori potranno migliorare questo che sembra l'unico difetto. Una piccola curiosità è che sono stati assunti dei veri indiani d'America per rendere più convincenti i dialoghi tra i pellerossa (chissà se il gioco sarà localizzato in italiano, ed in che modo). E' stato confermato il supporto ad Xbox Live e anche se non si sa ancora nulla, si preannunciano già interessanti scontri a testa in giù online.

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Prey sembra avere tutte le carte in regola per diventare una vera killer application. Una trama solida, un gameplay innovativo quanto basta e delle grafiche all'altezza della nuova console sembrano scongiurare la ripetitività di questo gioco e ci fanno sperare che la vera next-generation non sarà solo comparto tecnico stupendo ma anche originalità e innovazione. Il titolo è previsto (salvo ritardi) per metà 2006.

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