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Strange Brigade
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Strange Brigade - provato alla Gamescom

Nelle frenetiche giornate di Colonia abbiamo avuto l’opportunità di provare anche il nuovo shooter a tema archeologico-misterioso di Rebellion Strange Brigade, oltre a poter fare quattro chiacchiere con gli sviluppatori sulla modalità co-op del gioco. Eccovi il nostro resoconto!
Strange Brigade è il nuovo TPS degli inglesi Rebellion già noti per la serie Sniper Elite, che stavolta hanno abbandonato le ambientazioni belliche a favore di un setting più alla Indiana Jones: la trama è ambientata nel periodo di massima espansione dell'Impero Britannico a fine diciannovesimo secolo, quando uno stuolo di facoltosi, audaci e spregiudicati avventurieri si dirigeva ai quattro angoli dell’impero alla ricerca di misteriosi e antichi manufatti.

La ricerca non era solo complessa perché intrinsecamente complicata dalla mancanza di informazioni su luoghi così lontani e nascosti, ma resa ancor più difficoltosa dalla presenza di forze mistiche che spesso non vedevano di buon grado l’arrivo di stranieri in luoghi così protetti e segreti. A difesa di tali posti si schierano quindi orde di mostri di vario genere che tentano di dissuadere dal proprio proposito gli esploratori che, dal canto loro, cercano di raggiungere il loro obiettivo a colpi di armi da fuoco e bombe.

E' questa l’ambientazione di Strange Brigade, sparatutto in terza persona pensato per l'azione cooperativa e con una fortissima componente di specializzazione dei componenti del team per ricalcare le classi che ormai fanno parte della stragrande maggioranza dei giochi d'azione contemporanei. I protagonisti del gioco sono anche loro molto anticonformisti sia nel look che negli atteggiamenti, contribuendo ad aumentare la curiosità del giocatore rispetto alle possibilità che offrono durante il gioco.

MX Video - Strange Brigade

Nella mia prova ho scelto il personaggio femminile in tuta da lavoro, per saggiarne le capacità di combattimento, e sono stato catapultato tra le rocce e la vegetazione di un picco sul quale svettava un tempio orientaleggiante. Nonostante il gioco sia pensato per la co-op, è giocabile anche da soli ed è proprio questa la modalità che mi hanno proposto gli sviluppatori. L’azione è iniziata immediatamente e, a protezione dell’ingresso del tempio, orde di zombi mi si sono immediatamente parate davanti. Il mio fido fucile, dall’alto della collina antistante l’ingresso, può solo scalfire i nemici e presto realizzo che devo scendere per un più ravvicinato combattimento con i nemici. Sembrerebbe tutto allineato ai cliché di questa tipologia di gioco, quando mi rendo conto che il combattimento è impari. Ho pochi colpi e, per l’uccisione di uno solo dei nemici, sono richiesti almeno 2 o 3 colpi. Appare dunque evidente che la dinamica di gioco debba prevedere qualche ulteriore mezzo di sterminio per i numerosi nemici e un nerboruto boss che, sia pur lentamente, si avvicina minaccioso.

Il primo aiuto strategico disseminato nel teatro di gioco sono dei barili di esplosivi che possono aiutare non poco ad eliminare una grande quantità di avversari con un solo colpo ben assestato. Una buona tattica è quindi quella di avvicinarsi ai barili ed attirare a sé i nemici, per poi sfuggire velocemente alle loro grinfie con una capriola e sparare al barile che di lì a poco esploderà. Sono anche presenti delle trappole che variano di scenario in scenario, come lame che ruotano attorno ad un sminuzzando qualunque cosa sia nel loro raggio d’azione, oppure griglie da cui si sprigionano fiamme che inceneriranno i nostri avversari. Strange Brigade aggiunge quindi questa variante strategica alle dinamiche d'azione, rendendo il gameplay qualcosa di fresco e diverso dalla massa di sparatutto in terza persona. Nei livelli che mi è stato concesso di provare un ulteriore fattore di differenziazione l’ho riscontrato nell’alternanza tra la presenza di boss e di enigmi da risolvere per proseguire nello scenario successivo.

Conclusasi la demo, ho colto l’occasione per scambiare due parole con uno sviluppatore di Rebellion riguardo al comparto multiplayer del gioco, chiedendogli quali fossero le caratteristiche che permetteranno a Strange Brigade di differenziarsi dagli altri giochi. La risposta è stata che il multiplayer è cooperativo senza stanze. In pratica si può entrare (ed uscire) dalle partite ed il gioco adatterà automaticamente il livello di difficoltà alla simultanea presenza di un maggior numero di eroi. Secondo le dichiarazioni dello sviluppatore tutto dovrebbe avvenire in maniera completamente automatica e indolore, senza che i giocatori si accorgano di nulla o che l’azione venga interrotta. Ovviamente ci riserviamo di verificare il comportamento di questo sistema online per capirne compiutamente i meccanismi e verificarne il funzionamento, anche se sembra molto promettente.

Strange Brigade è una variazione sul tema degli shooter competitivi che unisce in maniera originale e con stile e carattere elementi già visti: sembra promettente e sufficientemente originale, quindi merita sicuramente di essere tenuto d'occhio.

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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