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Titanfall 2 - visto e provato alla Gamescom

Il secondo capitolo della saga creata da Respawn era sicuramente uno dei titoli più attesi presenti alla Gamescom di Colonia quest’anno. Durante la fiera abbiamo potuto assistere ad una spettacolare dimostrazione dedicata alla modalità in single player, e prendere parte ad alcune sfide multigiocatore. Siete curiosi di sapere cosa abbiamo scoperto su Titanfall 2? Non vi resta che continuare a leggere.
Se si parla di nuove IP capaci di lasciare il segno sin dalla prima apparizione non si può non menzionare Titanfall, un FPS esclusivamente multigiocatore sviluppato da Respawn e pubblicato a Marzo 2014 che sin dalla prima beta è riuscito a catturare l’attenzione di moltissimi giocatori grazie ad uno stile di gioco frenetico fatto di salti, wall-run e combattimenti a bordo di giganteschi Titan. L’universo creato dal team di sviluppo ha riscosso fin da subito l’apprezzamento del pubblico, che nei mesi successivi al lancio ha iniziato a manifestare senza mezzi termini la volontà di approfondire la conoscenza del mondo di Titanfall. La mancanza di una campagna single player non ha minimamente influito sul successo del primo episodio ma in molti, compreso il sottoscritto, avrebbero apprezzato una modalità Storia che permettesse di esplorare quello che è a tutti gli effetti uno dei pilastri fondamentali attorno a cui ruota l’intera serie ovvero il rapporto tra il Pilota ed il suo Titan. E’ Drew McCoy, Producer del gioco, ad ammettere che è proprio partendo dalle richieste della community che Respawn ha iniziato a progettare questo seguito , procedendo a piccoli passi per capire effettivamente cosa funzionasse e cosa no. Adattare lo stile di gioco del primo capitolo ad una campagna in singolo ha richiesto un lavoro minuzioso, che ha visto gli sviluppatori esplorare numerose possibilità scartando tutto ciò che non rifletteva la loro idea mentre gli sceneggiatori erano impegnati a creare la trama del secondo capitolo. La giocabilità di Titanfall poggiava su 3 fasi distinte, ovvero il combattimento a piedi, il combattimento a bordo dei Titan e l’esplorazione. Ognuna di queste tre aree è stata ovviamente rivista ed adattata ma è su quest’ultimo aspetto che gli sviluppatori si sono concentrati al fine di proporre ai giocatori un universo bello da vedere ma anche, e soprattutto, da esplorare.

Queste le premesse su cui si basa Titanfall 2 e che ci vengono mostrate con una sequenza di gameplay relativa proprio alle fasi iniziali della storia. Nel gioco impersoneremo Jack Cooper, un soldato della milizia che vuole a tutti costi diventare un pilota di Titan. Riuscire nell’impresa non è cosa facile, ma Jack può fortunatamente contare sull’aiuto del Capitano Lastimosa, un pilota di Titan esperto che lo guida nel suo percorso di apprendimento. I due vengono inviati insieme ad altri soldati in missione di pattuglia su un pianeta considerato privo di resistenza ostile, ma purtroppo le cose non vanno come previsto. La squadra finisce in un’imboscata non appena raggiunta l’orbita del pianeta, l’astronave su cui viaggiano Jack ed il Capitano Lastimosa viene distrutta ed i due si vedono costretti a fuggire: il primo utilizzando i POD di salvataggio. Nella prima sequenza mostrata vediamo Jack entrare proprio nel POD, attraversare l’atmosfera del pianeta ed atterrare violentemente sulla superficie insieme ai suoi compagni per poi combattere al loro fianco contro un plotone nemico, prima di perdere conoscenza tra fiamme ed esplosioni. Al suo risveglio il soldato della milizia deve innanzitutto allontanare alcune creature indigene fin troppo invadenti, per poi tentare invano di soccorrere il capitano Lastimosa. Il pilota è ridotto male e con le sue ultime forze trasferisce BT 7274, il suo Titan, a Jack, ma non solo. Trasferisce a lui anche la responsabilità di scoprire cosa sta succedendo sul pianeta e di informare la milizia su eventuali minacce. Per farlo potrà ovviamente sfruttare BT 7274 ma non prima di averlo rimesso in piedi. Il Titan infatti è rimasto senza una delle sue celle energetiche e, pur riuscendo a comunicare con il suo nuovo pilota, non può muoversi. Però potrà guidare Jack nella fitta vegetazione, tra salti e passeggiate sui muri. La sequenza iniziale funge infatti da classico tutorial, utile per apprendere i controlli fondamentali del gioco. Il level design si dimostra fin dai primi istanti ispirato obbligando il giocatore a sfruttare a dovere ogni parete ed ogni appiglio per sopravvivere e raggiungere un accampamento nemico posto nelle vicinanze.

MX Video - Titanfall 2

Durante tutta questa sequenza Jack e BT 7274 continuano a dialogare ed a volte è possibile effettuare delle scelte per indirizzare la conversazione. Non è dato sapere se queste opzioni influenzeranno in qualche modo lo svolgimento delle missioni ma, considerata la qualità dei dialoghi a cui abbiamo potuto assistere, si tratta comunque di un espediente interessante per approfondire il rapporto tra i due. Il Titan inoltre ci fornirà consigli utili su come affrontare la situazione, soprattutto nelle fasi iniziali. Nello specifico durante la dimostrazione abbiamo potuto vedere come Jack, proprio su indicazione del suo alleato, abbia inizialmente adottato un approccio stealth sfruttando le sue doti atletiche ed una interessante mimetizzazione ottica, perfetta per confondere le idee al nemico almeno fino a quando i soldati non si accorgono della sua presenza. Da qui in poi Jack deve invece adottare un approccio decisamente meno conservativo, imbracciando uno dei fucili recuperati nella radura ed aprendo il fuoco sugli avversari sfruttano le sue doti da saltatore ed il fedele rampino, una delle novità principali presenti in Titanfall 2. Questo strumento permette al pilota di agganciarsi praticamente ovunque e questa possibilità, unità alle altre già citate in precedenza, rende l’azione ancora più frenetica ed entusiasmante. Dopo svariate evoluzioni Jack ha finalmente la meglio sugli avversari e la dimostrazione fa un salto in avanti trasportandoci all’interno di una struttura. Qui il neo-pilota recupera l’Arc Tool, una speciale attrezzatura che gli permette di interferire con le chiusure elettroniche e con alcune piattaforme elettrificate. Sfruttando questo nuovo accessorio e concatenando varie sequenze di salti e passeggiate sulle pareti Jack riesce finalmente a raggiungere la tanto agognata batteria per il suo Titan. La dimostrazione si interrompe nuovamente spostandosi al momento in cui Jack inserisce la cella energetica nel suo potente alleato. BT 7274 si ri-attiva immediatamente aprendo lo sportello frontale ed invitando un incredulo Jack a prendere i comandi. Nuova pausa e nuovo salto in avanti.

La voce fuori campo ci indica che il protagonista è entrato in possesso di alcune informazioni vitali per la milizia e deve trasmetterle il prima possibile al comando. L’unico che può farlo è il Titan ma è necessario raggiungere una posizione specifica. La dimostrazione ci mostra quindi la stessa scena vista nel trailer, quella del lancio del pilota per intenderci, ma in versione estesa. BT 7274 e Jack dialogano per alcuni istanti valutando le possibilità e le percentuali di riuscita (pari al 68%) nonché considerando le conseguenze di un’eventuale errore del Titan (che per la cronaca comprendono fratture multiple, contusioni e danni permanenti). Non essendoci altre alternative Jack si lascia sollevare dal Titan, che lo scaglia nel vuoto in direzione di una piattaforma sospesa. Pochi istanti di paura e Jack raggiunge sano e salvo la sua destinazione ma non ha neanche il tempo di rilassarsi un attimo visto che una squadra nemica interrompe nella zona costringendolo ad uno scontro a fuoco. I nemici sono ovviamente molto più numerosi quindi Jack punta tutto sulla sua agilità, saltando da una piattaforma all’altra così da cogliere i nemici di sorpresa. La sequenza è la stessa vista nel trailer ma nella sua versione estesa l’azione è ancora più serrata e il combattimento regala numerosi momenti spettacolari prima di scemare verso un’altra interruzione. La dimostrazione si conclude con una lunga sequenza video che ci mostra dapprima un furioso combattimento tra soldati e Titan e poi un’emblematica sequenza che vede Jack muoversi all’interno di quella che potrebbe tranquillamente essere una delle fratture temporali viste in Quantum Break.

Con questa scena misteriosa si conclude la dimostrazione in single player ed i presenti vengono invitati a raggiungere l’area seguente dove era possibile prendere parte ad un paio di match multigiocatore.

La modalità di gioco disponibile era una sola e prevedeva scontri tra Piloti e Titan senza bot e senza particolari obiettivi. Una volta selezionato il proprio equipaggiamento ed il proprio “compagno” robotico siamo pronti a lanciarci nell’azione e dopo pochi istanti di caricamento eccoci di nuovo a bordo di una delle classiche astronavi viste nel primo episodio, pronti a spiccare un poderoso balzo che ci porterà dritti in mezzo all’azione. Dal punto di vista della giocabilità, almeno per quanto riguarda il comparto multi giocatore, Titanfall 2 ricorda in tutto e per tutto il suo predecessore. Le partite sono veloci e le mappe ricche di punti da sfruttare per creare spettacolari combinazioni. La prima vera differenza è il rampino, che se ben sfruttato permette ai giocatori di coprire grosse distanze ancora più velocemente ma due partite non sono chiaramente sufficienti per dare un giudizio su questo aspetto. Questo nuovo accessorio permette inoltre ai piloti di raggiungere e “cavalcare” i Titan così da avere accesso alle loro batterie, per trafugarle o manomettere.

Pur non avendo avuto un riscontro diretto della loro utilità durante le sfide sono convinto che molti giocatori sfrutteranno questa possibilità, che aumenta la gamma di opzioni a disposizione dei piloti per contrastare i Titan. A questo si aggiunge la presenza di alcuni nuovi gadget quali un pratico ologramma, utile per confondere gli avversari, ed un radar sonar capace di individuare eventuali minacce nelle vicinanze. Entrambi gli accessori sembrano funzionare egregiamente ma anche in questo caso sarà necessario spendere più tempo online prima di valutarne le reali potenzialità. A voler essere davvero “pignoli” le due partite giocate si sono dimostrate leggermente meno frenetiche rispetto al primo capitolo ma presumo che l’assenza dei bot e la scarsa confidenza dei partecipanti con la mappa abbia contribuito molto a rendere le sfide meno veloci.

Dal punto di vista tecnico Titanfall 2 si è dimostrato davvero solido e capace di regalare grandi panorami. Le sequenze mostrate durante la presentazione colpiscono per varietà e livello di dettaglio ed il taglio cinematografico adottato per la campagna in singolo lascia ben sperare per quanto riguarda l’impatto grafico globale. Il motore grafico è rimasto fluido in qualunque situazione ed i controlli si sono dimostrati solidi proprio come mi aspettavo.

Personalmente ho davvero apprezzato la strada adottata dai ragazzi di Respawn per raccontare il rapporto Pilota – Titan. La scelta di mettere i giocatori nei panni di un pilota inesperto permette a chiunque di immedesimarsi nel protagonista e fa riaffiorare i ricordi di tutti coloro che hanno “sognato” durante la beta del primo capitolo. L’emozione e la sensazione di potenza provate mentre salivamo a bordo del nostro primo Titan fanno coppia con l’espressione di Jack e già questo potrebbe bastare per farci sentire parte integrante dell’universo creato da Respawn. I dialoghi tra il pilota e BT 7274 sono un’ulteriore tocco di classe, che dimostra la volontà degli sviluppatori di creare un vero legame tra i due protagonisti della vicenda.

Titanfall 2 sembra dunque in grado di migliorare l’esperienza di gioco multi giocatore e di colmare l’unica vera lacuna del precedente capitolo con una campagna single-player profonda e ben scritta. Se gli sviluppatori sapranno dosare con cura tutti gli ingredienti a loro disposizione il 28 ottobre, giorno previsto per rilascio di questo secondo capitolo, “rischiamo” davvero di trovarci tra le mani uno degli FPS più interessanti dell’ultimo periodo!

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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