MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



img LEGO Marvel's Avengers
copertina

LEGO Marvel's Avengers - provato alla Gamescom

TT Games continua senza sosta a sfornare nuovi titoli della serie LEGO: dopo aver esplorato il mondo dei dinosauri, lo sviluppatore britannico torna nell'universo Marvel con LEGO Marvel's Avengers. Alla Gamescom abbiamo avuto la possibilità di provarlo di persona: ecco cosa aspettarvi.
La presentazione di LEGO Marvel's Avengers nello stand Warner Bros. è iniziata senza tanti preamboli, mettendoci di fronte ad una sessione di gioco (pad in mano allo sviluppatore) ambientata in una bucolica fattoria, probabilmente quella di Occhio di Falco che si vede nel secondo episodio della serie cinematografica. A far da protagonisti in questa breve sessione dimostrativa c’erano Iron Man e Hulk. Il secondo, una volta messo in movimento, ha dimostrato di esser capace di trasmettere una fisicità e una pesantezza degne dell’eroe in verde, nonostante venisse rappresentato a mezzo LEGO. I suoi lunghi balzi terminavano al suolo con un piccolo cratere e un soddisfacente impatto, e la sua capacità distruttiva veniva resa degnamente nel disgregarsi dei tanti mattoncini posti a creazione dell’ambiente. E' stata poi la volta di Iron Man: l’armatura di Tony Stark può volare, sparare dai palmi e fare tutto quello che ci aspetteremmo da un Iron Man, anche se fatto di mattoncini colorati. A quel punto la filosofia TT Games ha iniziato a mostrare i suoi risultati. Iron Man ha la possibilità di cambiare armatura chiamando a sé quelle viste nelle due pellicole e nei film in solitaria. La scelta viene fatta spostando la visuale di gioco all’interno del casco della sua Mark, e le scenette che seguono sono tutte sull’esilarante andante. Esempio: l’armatura vista in Iron Man 2, che arriva integra da lontano, si fa aspettare con un ritardo che irrita il suo creatore, mentre la versione leggera trasportabile in una valigia non sembra essere particolarmente contenta di entrare in combattimento e così via. La mitica hulkbuster invece, una volta convocata è grossa, massiccia e decisamente più alta del povero dottor Banner, per quanto sia verde e arrabbiato.

A questo punto ci viene mostrato come sia possibile cambiare fra moltissimi personaggi dell’universo Marvel e, per l’occasione, assistiamo alla discesa in campo di Stan Lee con un’armatura tutta sua in puro stile vintage. L’onnipresente Stan ha a disposizione anche una sua versione di "stanbuster", un’armatura gigantesca dotata di matita gigante e macchina da scrivere.

Messa da parte per un attimo la goliardia, si passa al gameplay puro e ci vengono mostrare le mosse di squadra, vale a dire delle particolari mosse speciale che coinvolgono due membri del team Avengers. Le combinazioni sono moltissime perché ogni singolo personaggio, se combinato con un altro, dà vita ad una combo differente. Vedova Nera insieme ad Iron Man crea un vortice di scariche e pallottole, Capitan America offre il suo scudo a Thor per una devastante onda d’urto provocata dal Mjolnir che impatta con il vibranio, Hulk… beh, Hulk spacca.

A questo punto ci vengono indicate delle postazioni e possiamo dedicarci in prima persona alla difesa di New York. Ci viene spiegato che il gioco non segue passo per passo gli eventi delle pellicole, ma crea una storia che ripropone alcune delle scene più significative coprendo l’arco narrativo che va dal primo film alla fine di Age of Ultron, con tutto quello che succede in mezzo più aggiunte a discrezione del team di sviluppo.

La mia sessione di gioco, a quel punto, mi vede controllare la formazione standard vista nelle pellicole: Iron Man, Capitan America, Vedova Nera, Occhio di Falco. Banner, come nel film, non è ancora arrivato. I minuti successivi passano in un attimo mentre prendo a schiaffi e pedate tutti i Chitauri che si mettono sulla mia strada. Fra un combattimento e l’altro mi trovo a dover liberare la via da detriti sfruttando le diverse abilità dei membri del team. Ogni puzzle ambientale, per quanto semplice, richiede la presenza specifica di uno dei Vendicatori: per poter superare un cumulo di rottami devo servirmi delle frecce esplosive di Occhio di Falco, per andare oltre un muro crollato devo colpirlo con tutta la potenza del fulmine di Thor. Alcune fasi di gioco inoltre, richiedono la collaborazione di due eroi insieme. Per fermare le navette nemiche, Iron Man sfrutta la potenza del suo raggio riflesso sullo scudo di Capitan America che, muovendolo, direziona la scarica verso gli obbiettivi. Lo stesso Capitan America, in compagnia di Thor si libera di un nutrito gruppo di nemici giocando con le onde d’urto del martello contro lo scudo. Questi eventi, oltre a riproporre alcune specifiche scene dei film, possono essere attivati solamente in momenti specifici, mentre gli attacchi combinati di cui parlavo prima sono a disposizione del giocatore ogni volta che riesce a riempiere una barra mostrata a schermo.

C’è da dire che la scelta di sfruttare capacità precise dei personaggi per progredire nell’azione tende a spezzare il ritmo di gioco dovendo selezionare l’interessato, portarlo nel punto preciso e farlo agire di conseguenza. Insomma, che Thor non riesca a spostare un’utilitaria abbandonata in mezzo alla strada porta espressioni di dubbio sul volto del giocatore. La prova si conclude con l’arrivo di Hulk che, replicando la celebre scena del primo film, stende un gigantesco vermone volante con un solo pugno, salvo poi disertare l’azione per scattare selfie da postare sui social in compagnia della sua nuova preda.

Quanto visto e provato in compagnia di TT Games e LEGO Marvel's Avengers mi ha dato la conferma di essere di fronte ad un altro buon lavoro a base di mattoncini e umorismo. Previsto per l’inizio del prossimo anno, il titolo Warner può contare sul fatto di esser una scelta valida sia per i più giovani che per i fan più stagionati di Vendicatori & co. Ovviamente, nel secondo caso, dovranno ricordarsi come tornare bambini per qualche ora.

c Commenti

copertina

L'autore

autore

Un giorno qualcuno gli disse che c'erano altri giochi oltre Age of Empire. Da quel momento è alla ricerca dell'esperienza definitiva, molti sostengono faccia apposta a non trovarla per poter continuare a giocare. Convinto sostenitore de "il voto non fa il gioco", scrive su diversi siti, un paio addirittura creati da lui. Un giorno scomparira nel nulla in un vortice di gameplay, o impazzito scenderà in strada urlando di minacce a New York e brandendo una spada immaginaria.

c

Commenti

x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...