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Star Wars: Battlefront - provato alla Gamescom

Alla Gamescom EA e DICE ci hanno offerto la possibilità di provare con mano la modalità Fighter Squadron di Star Wars: Battlefront, pensata specificamente per simulare feroci battaglie aeree tra X-Wing e TIE Fighter nei cieli delle location del gioco. Eccovi le nostre impressioni dopo esserci immersi nelle cabine di pilotaggio dei potenti e mortali velivoli.
Finora Star Wars: Battlefront ha generato un hype mostruoso perché, grazie alla potenza delle nuove console, consentirà di partecipare alle epiche guerre al fronte tra l’impero e i ribelli con un realismo visivo mai visto prima. Il trailer di annuncio ha catalizzato l’attenzione mostrando a tutti gli appassionati una battaglia sulla luna boscosa di Endor, l’assalto dei Walker su Hoth e, last but not least, X-Wing sfrecciare nelle valli di Tatooine. Il gioco ci permetterà di indossare i panni dei ribelli, delle guardie imperiali oppure di uno dei mitici personaggi della trilogia originale.

Dunque Star Wars: Battlefront si presenta come uno shooter in prima o terza persona incentrato principalmente sull'esperienza multiplayer, che ci permetterà di partecipare in un gran numero di partecipanti (per un massimo di 20 contro 20) alle battaglie che tanto abbiamo amato ed ammirato nei film della trilogia originale della saga di George Lucas; per questa ragione il gioco non si incentrerà su una campagna specifica ma ci permetterà di prendere parte alle battaglie che si distribuiscono su vari mondi oggetto dell’affannoso tentativo da parte dell’Impero di sedare la rivolta dei Ribelli.

Durante la Gamescom abbiamo avuto diverse opportunità di vedere e toccare con mano questo gioco sul quale, ovviamente, EA punta tantissimo per sbancare il periodo natalizio sempre molto affollato di ottimi giochi. La prima occasione di vedere Star Wars: Battlefront è stata durante la conferenza EA, con il video introduttivo della modalità Fighter Squadron che molti attendevano con ansia. Il video ci ha mostrato una spettacolare sequenza di gioco in cui viene riassunta la modalità di battaglia aerea nella maniera migliore possibile. Ci si schiera da una parte o dall’altra ed è possibile guidare tutti i veicoli che da sempre costituiscono l’iconografia di Star Wars, incluso il mitico Millennium Falcon. La platea è esplosa in giubilo assaporando le epiche sfide 20 vs 20 che sarà possibile intraprendere, mentre io non vedevo l’ora che arrivasse l'ora dell'appuntamento al quale EA ci aveva invitati per provare con mano questa interessantissima modalità.

MX Video - Star Wars: Battlefront


Poche ore dopo la conferenza è finalmente arrivato il momento di testare il gioco, ed appena entrati nella saletta i ragazzi di DICE ci hanno fatto sedere di fronte ad una console con joypad, pronti per saltare sul sedile di un X-Wing. Dopo una breve introduzione mi proietto nella modalità Fighter Squadron all’interno di una feroce battaglia aerea: non posso negare che i primi momenti sono stati di fortissima emozione. Per quelli come noi che sono cresciuti all’ombra della Forza, guidare uno dei caccia è una emozione unica soprattutto perché tutto il resto appare reale e fedele alle pellicole cinematografiche. Nuvole, incrociatori imperiali sullo sfondo e, appena arrivati a distanza di visuale, i caccia imperiali spaventano per la rappresentazione di potenza e morte esattamente come nei film. Smaltito l’iniziale stupore per la parte grafica mi tuffo nel gioco ed inzio ad apprezzare i precedenti suggerimenti di DICE riguardo le dinamiche di combattimento aereo. I controlli sono molto semplici, di più di quelli di un normale titolo di combattimenti aerei: con lo stick destro si muove la mira nelle quattro direzioni, ed il nostro caccia segue automaticamente il punto indicato, mentre muovendo in alto e in basso lo stick sinistro si agisce sulla velocità, da minima a massima, così da poterla adeguare ai velivoli che stiamo inseguendo. Ma attenzione: questo influisce anche sulla potenza dei laser, visto che più andremo veloci, meno potenti saranno i nostri colpi. È dunque fondamentale, per avere la meglio sugli avversari, usare in maniera oculata la velocità per avvicinarsi all’avversario, per poi rallentare e favorire la potenza dei colpi diminuendo il numero di laser da mettere a segno per abbattere l’avversario.

Durante il combattimento bisognerà anche fare attenzione alle forze di terra che, nel caso ci si avvicini al loro raggio di azione, non esiteranno a fare fuoco contro di noi. Se siete abituati a normali simulatori di combattimento aereo ci vorrà un po' per abituarsi: io ad esempio sono mi sono trovato molto bene all'inizio con il fatto che la levetta verso l’alto fa andare verso l’alto l’aereo e questo mi ha fatto schiantare al suolo diverse volte durante i combattimenti più serrati. Nella versione in test non mi è stato possibile invertire i comandi, ma immagino fosse una limitazione della demo che stavo provando.

Dopo un periodo di adattamento ho iniziato ad abbattere qualche caccia dell’impero ed ho partecipato ad alcuni "eventi obiettivo" che consentivano alternativamente nell'abbattere una nave da trasporto imperiale impedendogli di raggiungere l’incrociatore che lo aspettava in posizione orbitale, oppure nel difendere una nave ribelle che doveva attraversare lo spazio aereo. Ovviamente in questi casi le meccaniche di gioco cambiano dal semplice dogfight al cercare di focalizzarsi su un'unico obiettivo da abbattere o difendere, tenendo sempre d'occhio le mosse degli avversari che cercheranno ovviamente di ostacolarci.

In queste fasi di gioco tornano molto utili tutte le manovre evasive effettuabili attraverso il d-pad: premendo le diverse direzioni della croce, il nostro X-Wing o TIE Fighter eseguirà delle manovre evasive come scarti laterali o giri della morte, così da divincolarci dai caccia che ci seguono in coda pronti ad abbatterci.d ogni colpo andato a segno e nemico abbattuto riceveremo poi dei “power-up” che potenzieranno il nostro caccia aggiungendo, raggiunto un determinato valore, armi supplementari come gli utilissimi razzi a tracciamento autonomo. Una volta inquadrato e bloccato l’avversario basterà lanciarli per poi lasciare l’avversario al suo nefasto destino.

Finita questa sessione di prova mi dirigo per un drink nello stand di EA, e proprio vicino al bar noto delle postazioni in cui è possibile giocare ad una delle missioni della modalità Sopravvivenza di Star Wars: Battlefront, pensata per essere giocata da soli o in co-op. Questo tipo di missioni consistono nel resistere ad ondate di guardie imperiali sempre più dure in attesa di essere salvati da un team d'estrazione. All’inizio si è dotati solo della pistola laser, ma nel corso delle varie ondate è possibile recuperare ulteriori armi e power-up che permettono di affrontare al meglio il numero crescente di avversari. Il contesto di prova non era sicuramente quello congeniale per esprimere un giudizio che non sia nulla più che superficiale, ma nonostante questo mi sento di dire che anche questa modalità risulterà molto divertente, soprattutto perché ci permetterà anche di divertirci in split-screen in compagnia dei nostri amici.

Quanto visto di Star Wars: Battlefront alla Gamescom mi fa essere molto fiducioso sulla qualità finale del gioco. Certo, le perplessità non mancano se pensiamo soprattutto all’assenza di una vera campagna in singolo sostituita da episodi singoli in stile "orda", ma d’altra parte è da lodare la determinazione di DICE nel concentrarsi principalmente sul supporto multigiocatore. Nonostante si trattasse di una versione preliminare, il gameplay mi è sembrato solido e la qualità grafica e sonora all’altezza delle migliori produzioni della casa svedese. Non resta che attendere l'uscita il 19 novembre: che la forza sia con DICE!

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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