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The Technomancer
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The Technomancer - visto alla Gamescom

Meglio un gioco di ruolo fantascientifico o uno post-apocalittico? Perché non entrambi, si sono chiesti gli sviluppatori del team Spiders; mentre il prossimo Mass Effect se ne rimane rintanato lontano da occhi indiscreti, in Focus Home Interactive hanno tutta l'intenzione di ritagliarsi una fetta di questo ricco mercato ed alla Gamescom ci hanno mostrato la loro nuova creazione: The Technomancer.
“Marte non è il tipo di posto dove crescere i tuoi figli”, diceva Elthon John; come dargli torto, vedendo in che condizione è ridotto il pianeta rosso in The Technomancer. Dopo aver perso improvvisamente ogni contatto con la Terra, l'intera civiltà marziana è crollata; sono passati duecento anni senza la possibilità di ricevere rifornimenti, e le merci più comuni sono diventate una rarità: plastica, legno, ma soprattutto l'acqua sono diventati beni di lusso. Non è quindi una sorpresa che le due più grandi industrie estrattive siano diventate delle vere e proprie nazioni: loro hanno l'acqua, loro dettano le regole. Una è diventata una brutale teocrazia, mentre l'altra ha preso spunto dal modello sovietico, diventando una dittatura del popolo altamente militarizzata.

Al servizio di queste potenze troviamo i Tecnomanti, una casta di soldati d'elite in grado di manipolare l'elettricità a loro piacimento. Il giocatore veste i panni di uno di essi al quale, al momento della sua investitura al titolo, viene rivelato il segreto più grande del suo ordine: i poteri dei Tecnomanti derivano da una mutazione genetica.

MX Video - The Technomancer


Ora, la cosa può sembrare abbastanza ovvia e lasciare abbastanza freddini, ma il grosso problema è che su Marte i mutanti sono dei reietti, ridotti nel migliore dei casi in schiavitù: se si venisse a sapere, sarebbe un grosso guaio per l'Ordine. Non è, però, una notizia del tutto negativa: infatti potrebbe darsi che la mutazione risalga addirittura alla Terra, e tutto ciò che viene dalla Terra è visto come perfetto; se si potesse dimostrare questo, l'ordine sarebbe salvo. Da qui la nostra missione: trovare reliquie provenienti dal nostro pianeta madre, cercando una prova che la mutazione sia qualcosa di risalente all'epoca d'oro della Terra.

Gli sviluppatori lo hanno detto chiaro e tondo: questo gioco non dispone del budget colossale di un titolo tripla A, per cui fare paragoni diretti con giochi come Mass Effect o Fallout sarebbe fuori luogo. Questo non significa però che il gioco non possa rivelarsi valido: le idee non hanno prezzo e, se la mancanza di budget inevitabilmente porta a delle limitazioni tecniche, questo non ostacola in alcun modo l'originalità e la creatività.

La creazione del personaggio non mi è stata mostrata, ma gli sviluppatori hanno confermato che sarà possibile personalizzarlo a piacere per quanto riguarda l'aspetto fisico; non sarà invece possibile sceglierne il sesso, compito che avrebbe richiesto troppo lavoro a detta degli sviluppatori. Quello che sarà pienamente personalizzabile saranno invece l'armatura e le armi, delle quali si potrà modificare l'aspetto estetico come anche la funzionalità, arrivando anche a costruirsi l'equipaggiamento da zero.

Il protagonista ha a disposizione tre stili di combattimento: bastone, pistola + coltello, mazza + scudo. Ciascuno di essi è potenziabile mediante i punti esperienza accumulati svolgendo le missioni. Ai tre alberi di potenziamento relativi agli stili ce n'è un quarto riguardante la Tecnomanzia; investendoci esperienza, sarà possibile sviluppare i propri poteri rendendo più incisivi quelli già esistenti e sbloccandone di nuovi. Lungo la missione sarà possibile utilizzare diversi approcci: sicuramente caricare a testa bassa, ma anche cercare la via diplomatica, o magari sgattaiolare alle spalle dei nemici.

MX Video - The Technomancer


Il gioco non sarà strutturato come un open world ma sarà costituito da diverse zone esplorabili man mano che si prosegue con la storia; sarà possibile, comunque, tornare in regioni già scoperte, sbloccando nuove aree grazie magari a nuovi membri del gruppo.

Si potranno infatti reclutare fino a cinque personaggi, ciascuno con una propria storia, personalità e obiettivi. Questi gregari avranno un ruolo importante nel gioco, e potrebbero reagire anche in modo drastico alle scelte effettuate dal giocatore. Proprio le scelte ricopriranno una parte fondamentale del gioco: durante la missione principale sarà necessario schierarsi con una delle due compagnie di estrazione, e ogni decisione potrà avere ripercussioni anche enormi: gli sviluppatori hanno assicurato un minimo di cinque finali che varieranno in base alle scelte compiute dal giocatore.

Dal punto di vista grafico, il gioco si difende bene; sempre tenendo a mente che non si tratta di un titolo AAA, offre degli scorci niente male con effetti di luce piacevoli. Lo stile grafico è intrigante, e i pochi mostri che ho potuto vedere hanno un aspetto originale e ben disegnato.

Le premesse per un buon gioco ci sono davvero tutte, ma la domanda (tutt'altro che scontata) è: riusciranno i ragazzi di Spiders a mantenere le promesse? Quello che hanno in ballo con The Technomancer è qualcosa di potenzialmente davvero grosso, ed esiste il rischio che stiano cercando di fare il passo più lungo della gamba. Niente di ciò che ho visto ci fa propendere per il pessimismo, comunque: allo stato attuale delle cose, possiamo dirci abbastanza ottimisti verso l'esito dei lavori, e terremo d'occhio il titolo: speriamo che i risultati non deludano le aspettative.

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