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Halo 5: Guardians - la campagna messa alla prova -PESCE D'APRILE

Dopo i drammatici eventi di Halo 4, i fan della famosa serie Microsoft attendono con grande curiosità gli eventi che saranno narrati in Halo 5: Guardians. 343 Industries ci ha invitato insieme ad un ristretto gruppo di giornalisti nei suoi studi a Trout nel Kirkland, Washington, per rivelarci e farci provare in anteprima assoluta la campagna del gioco oltre a permetterci di verificare quali modifiche sono state apportate al comparto multigiocatore dopo la beta di questo inverno. Eccovi tutto quello che abbiamo scoperto!
Reportage realizzato da Győző "Baboy" Baki e Giuseppe "Neural" Genga.

AGGIORNAMENTO: Come ovviamente avevate intuito, questo articolo è stato il nostro modo di proporvi un pesce d'aprile che ironizzasse su alcuni dei problemi dell'industria videoludica e delle "fissazioni" di alcuni giocatori. Speriamo che vi siate divertiti a leggerlo quanto noi a crearlo :)

Gli studi di Washington di 343 Industires sono un vero paradiso per gli amanti della serie Halo: i lunghi corridoi e le molte sale sono tappezzati di stampe con artwork provenienti da tutti gli episodi della saga, mentre statue di Master Chief, dell'Arbiter e di diversi Covenant ci salutano minacciose ad ogni angolo. Dopo un breve tour del posto, gli sviluppatori ci fanno accomodare in una stanza nella quale troviamo ad attenderci una serie di Xbox One: su tutti i monitor campeggia il logo di Halo 5: Guardians e l'invitante scritta "Press ≡ to begin". Senza troppi giri di parole gli sviluppatori ci fanno accomodare invitandoci a prendere il controller, spiegando che vogliono mostrarci l'inizio della campagna del gioco senza darci troppe spiegazioni, così da farci godere appieno dell'effetto sorpresa.

Esperienza cinematografica

Eviteremo di rivelarvi parti importanti della trama, ma già dai precedenti trailer si è capito che in questo capitolo Master Chief dovrà vedersela con John Locke, il quale è reduce da una lunga avventura dopo l'incidente avvenuto al volo Oceanic 815 ed è ora sulle tracce del Chief, che vede come suo acerrimo rivale. Ed è proprio nei panni di questo nuovo personaggio che si apre il primissimo livello del gioco, che dopo una lunghissima cut-scene ricca di QTE (Quick Time Events) esce dalla postazione di comando della sua navetta Viper: è a questo punto che il giocatore capisce che questo capitolo è ambientato su Urano. L'impatto visivo è straordinario: per quanto il gioco sia ancora in via di sviluppo, già adesso si vede come Halo 5: Guardians sfrutti al meglio le potenzialità dell'hardware di 'Xbox One: 256 vibranti colori, una risoluzione di 144p e un framerate stabilissimo a 24 frame al secondo, per un realismo ed immersione mai visti su console. L'atmosfera è straordinaria, ma abbiamo poco tempo per osservare il panorama perché sopra una collina davanti a noi vediamo Master Chief a cavallo di uno strano quadrupede Flood violaceo, e Locke che deve inseguirlo in mezzo alle insidie del misterioso pianeta.

Basta camminare pochi passi per imbattersi in una foresta piena di inediti nemici alieni da abbattere: è l'occasione giusta per provare le grandi aggiunte ed innovazioni del gameplay. Per ora abbiamo solamente una misera pistola ed anche i proiettili scarseggiano rispetto alla quantità di mostri da eliminare e pertanto bisogna subito diventare abili nella nuova meccanica di gioco che ci permette di saltare in testa ai nemici per spiaccicarli. Questa feature ricorda in effetti i giochi di Super Mario, anche se gli sviluppatori si sono giustificati dicendoci che è un gioco di cui non hanno mai sentito parlare e che pertanto la loro idea è stata originale. E' anche possibile creare grandi combo se, saltando tra le teste dei nemici, non tocchiamo mai terra, e dovremmo farlo per forza, visto che questo è l'unico modo per ottenere proiettili extra. Addirittura dopo la decima uccisione consecutiva tramite salto ci viene dato un fucile di precisione dorato, arma che viene presto messa in uso perché pochi metri più in avanti si notano dei velocissimi animaletti pelosi apparentemente innocui, ma che una voce robotica dalla radio ci assicura devono essere eliminati prima che raggiungano delle fonti d'acqua trasformandosi in pericolosissimi predatori. La loro velocità li rende bersagli difficili con una tale arma di precisione, ed ecco che possiamo subito testare l'altra grande novità di Halo 5: il quickscope. Come nei migliori titoli della saga Call of Duty, basterà mirare per una frazione di secondo per avere una mira infallibile, e anche questi nemici passano alla storia in un batter d'occhio. Dopo aver fatto fuori tutti, il livello si conclude ma non la caccia a Master Chief: è riuscito a sfuggirci e dovrà essere scovato altrove. Questo livello, dalla durata di 5 minuti circa, è soltanto uno dei 6 presenti nel gioco finale, con gli sviluppatori che ci assicurano che completare la trama può richiedere addirittura 60 minuti, risultando quindi ben più longevo della maggior parte dei titoli odierni.

Il secondo capitolo ci proietta in un flashback, dove possiamo capire meglio attraverso gli occhi di un Locke ancora bambino i motivi dell'odio profondo tra lui e Master Chief. Senza rivelare troppo, possiamo anticiparvi che in questa parte un giovanissimo Master Chief (con tanto di armatura kid-size) si impossessa di nascosto del giocattolo preferito di Locke, un cacciavite sonico, per usarlo in un esperimento di chimica che stava conducendo col suo amico Walter, andando così a creare il conflitto decennale che li separa. Questo livello non è altro che una lunga cut-scene, senza parti giocabili, ma ciò non ci interessa perché il livello cinematografico di queste scene è straordinario, ricordando i giorni migliori del grandissimo regista Uwe Boll. In linea con i giochi tripla-A odierni, le cut-scene di questo tipo vanno a ricoprire circa i due terzi dell'intero gioco, ma non possiamo che esserne contenti: nulla di meglio che comprare l'ultimissimo titolo a prezzo pieno e passare quasi tutto il tempo a guardare filmati senza neanche dover fare la fatica di giocare. In questo senso, Halo 5: Guardians avvicina cinema e videogiochi come mai nessun gioco ha fatto, con addirittura delle lunghe pubblicità durante i caricamenti per aumentare il livello di immersione dei giocatori. Alla fine del filmato il gioco crasha, ma gli sviluppatori ci hanno spiegato che non è un errore ma una feature pensata appositamente per far parlare maggiormente del gioco da tutti i siti mondiali subito dopo il lancio, dopo di che sarà rilasciata una patch già pronta da 343 GB.

I restanti quattro livelli non ci vengono ancora svelati, anche se ci è stato anticipato che contengono anche parti interattive molto toccanti ed emozionanti compresa una in cui dovremo premere X per piangere la morte di Carl, un caro amico d'infanzia di Locke suicidatosi a causa delle continue ed assillanti angherie subite dal padre. Temi sociali e di denuncia: anche questo nel nuovo titolo di 343.

Multiplayer Evolved

Arriva poi il momento di provare la rivoluzionaria componente multiplayer (i redattori di everyeye e spaziogames che erano con noi alla prova hanno peraltro iniziato una lunga polemica sul perché questa parte del gioco portasse il nome di un sito concorrente, arrivando a minacciare il boicottaggio ma senza riuscire a convincere gli sviluppatori di un cambio di nome). 343 ci ha subito spiegato che i pareri sulla beta dello scorso inverno sono stati contrastanti, e perciò hanno deciso di ricreare tutto da capo. Prima di essere catapultati nell'arena, possiamo personalizzare il nostro combattente che altro non è che un clone di Master Chief (pare che anche la sua clonazione avrà un peso importante nella trama del titolo) in tutto e per tutto. Sarà possibile modificarne ogni aspetto principale, come il colore dell'armatura e dello smalto, con anche la possibilità di applicare adesivi degli sponsor su qualunque parte del corpo. Le armi sono però predefinite per tutti in qualunque modalità: lanciarazzi e fucile da cecchino, più una scorta di 50 granate. 343 Industries ha deciso di rimuovere armi convenzionali che rallentano il gameplay, avendo preferito puntare sulle esplosioni e sui quickscope aumentando così la frenesia di un FPS considerato da sempre fin troppo lento.

Dopo un caricamento di qualche minuto, si presenta davanti ai nostri occhi una versione migliorata della mappa amata da tutti, Lockout, con però delle succulente novità: in ogni area della mappa ci sono dozzine di barili esplosivi che, se distrutti, vengono lanciati nuovamente sul campo da un enorme gorilla sovrasta il livello, costringendoci quindi a tenere conto delle numerose esplosioni. Tra un'infinità di granate e razzi che volano, in questa partita di Massacro a squadre è quasi impossibile sopravvivere per più di 5 secondi, rendendo il gioco molto più adrenalinico e bilanciato. Saper fare al meglio i quickscope diventa ancora più fondamentale nel multiplayer, poiché si ottengono uccisioni bonus facendoli, che aumentano ulteriormente se sono stati fatti in aria dopo una serie di giravolte. I migliori giocatori si troveranno senza dubbio a riuscire a concatenare cinque uccisioni consecutive, al che possono evocare una bomba atomica come ricompensa per spazzare via senza se e senza ma tutti i giocatori, assegnando la vittoria a tavolino a chi ha sganciato l'arma di distruzione di massa. E' una meccanica interessante che permette anche a chiunque di ribaltare di colpo una partita che sembrava persa, rendendo il tutto imprevedibile ed intrigante.

Finita la prima partita, dove grazie alla bomba atomica siamo riusciti a battere gli sviluppatori, siamo passati a una nuova sfida, questa volta su una nuova mappa denominata Fishing Pool. E' un'arena quadrata di pochi metri completamente priva di ostacoli, dove è fondamentale imparare l'arte dello spawnkill per riuscire a vincere l'incontro. Ogni tanto al centro della mappa appare una nuovissima arma, la Spartan Knife, con la quale è possibile fare uccisioni corpo a corpo anche a 3 metri di distanza. Anche questa è un'aggiunta intrigante che avvicina ancor più la saga di Halo alla scena competitiva MLG ed i fan non potranno che esserne entusiasti. Il multiplayer di Halo 5: Guardians sembra assolutamente al passo coi tempi, e non vediamo l'ora di giocarne la versione definitiva.

Con questa seconda partita, vinta stavolta dagli sviluppatori, si chiude la nostra prova anticipata di Halo 5: Guardians ed è ora di tornare in patria. Quanto abbiamo visto non delude assolutamente le aspettative: una campagna cinematografica con grafica surreale a 144p e 24fps, che presenta innovazioni importanti come il Flood cavalcabile da Master Chief e i quickscope, nonché meccaniche che traggono il meglio dalle grandi lezioni di game design di Nintendo e Ready at Dawn. Davvero intrigante anche il multiplayer a velocità sovrannaturale, con un utilizzo spregiudicato dei quickscope, ricompense uccisione e tante mappe minuscole per rendere ogni partita una serie infinita di esplosioni enormi, cancellando definitivamente il gameplay lento e antico della saga. Mancano ancora 96 mesi di sviluppo, con una data d'uscita prefissata per il primo Aprile 2023 (salvo posticipi), ma Halo 5: Guardians promette già ora di essere il capitolo più epico e moderno della saga, prendendo il meglio dei videogiochi odierni e aggiungendo innovazioni a ogni angolo. L'attesa sarà snervante, ma vi assicuriamo che ne varrà la pena.

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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