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Evolve - provato alla Gamescom

E' stato indubbiamente uno dei protagonisti della Gamescom: ha preso il maggior numero di premi ed è riuscito a mettere tutti d'accordo sulle sue qualità. Ma cos'ha di così speciale Evolve, con la sua particolare formula di multiplayer 4 contro 1? Questo è l'interrogativo con il quale ci siamo recati alla prova su strada offertaci da 2K Games alla Gamescom di Colonia, ed eccovi ora le risposte che abbiamo trovato.

Di cosa si tratta

Evolve è il nuovo gioco di Turtle Rock Studios, già autori dei primi due Left 4 Dead. Forti del successo e dell'esperienza maturata con il loro titolo zombesco, gli sviluppatori californiani hanno mantenuto la formula dell'FPS cooperativo a 4 giocatori ma con una importante variante: stavolta si combatte contro un unico, enorme nemico, guidato da un quinto giocatore. Per quanto riguarda storia ed ambientazioni troviamo invece un cambio drastico: siamo nel futuro, nel distante pianeta di Shear che l'Uomo sta cercando di colonizzare. Un vero paradiso tropicale, ricco di vegetazione e fauna, se non fosse per un unico, enorme problema: i giganteschi mostri che vi dimorano e che attaccano qualsiasi insediamento gli umani provino ad edificare.

Vengono così allestite delle squadre di "cacciatori", team di quattro persone dotate di jet-pack per muoversi più agilmente e velocemente nel territorio ostile. Per garantire un maggior successo delle missioni, ogni squadra deve essere composta da membri appartenenti a diverse classi: un Cacciatore (Trapper, esperto nel piazzare trappole), un Assaltatore (Assault, capace di riversare chili di piombo sulle bestie), un membro di Supporto (Support, specializzato nel proteggere il team dagli attacchi dei mostri), ed un Medico (Medic, che oltre a combattere ha l'importante ruolo di guarire i compagni in difficoltà). Nel gioco ci uniamo quindi a tre altri giocatori impersonando ognuno una diversa classe: per ognuna di queste, sarà possibile scegliere tra tre diversi personaggi con altri che si aggiungeranno tramite DLC.

Ed ora veniamo ai Mostri: su Shear oltre alla normale fauna, anch'essa pericolosa ma liquidabile con pochi colpi, troviamo 3 giganteschi mostri (solo due dei quali, il Golia ed il Kraken, sono stati rivelati finora mentre lo Scorpox sarà mostrato prossimamente) che per essere abbattuti richiederanno incredibili sforzi da parte dei cacciatori. All'inizio di una partita il giocatore che impersona il mostro deve scegliere quale bestia portare in campo in base alle abilità individuali (ad esempio il Golia preferisce gli attacchi ravvicinati, mentre il Kraken vola ed eccelle negli attacchi dalla distanza) per cercare di far fuori gli altri giocatori. Oltre ai tre mostri previsti al lancio, altri dovrebbero aggiungersi successivamente tramite DLC.

Il gioco si svolge quindi in match 4 contro 1, con i cacciatori impegnati a cercare ed abbattere il mostro, mentre quest'ultimo deve fare del suo meglio per spuntarla sui cacciatori.

Cosa abbiamo visto

Alla Gamescom 2K Games ci ha invitato a provare il gioco per circa 40 minuti insieme ad altri giornalisti: ho accettato con molto interesse l'invito perché, nonostante in video il gioco sembrasse estremamente interessante, non ero completamente convinto che una formula "4 contro 1" potesse funzionare appieno risultando divertente e soddisfacente per entrambe le parti coinvolte nello scontro. Nel tempo a nostra disposizione sono quindi riuscito a svolgere un totale di 3 match giocando prima come Medico, poi come Assalto ed infine come mostro, nei panni di un Golia. Tutti i match si sono svolti nella mappa Distillery, rivelata alla Gamescom tramite questa dimostrazione di gioco:

MX Video - Evolve


Il primo match mi è servito per familiarizzare con il meccanismo di gioco, che ho trovato assolutamente fresco e coinvolgente: dopo aver selezionato il personaggio da usare e distribuito tre punti esperienza sulle abilità che avrei voluto utilizzare (altri punti saranno poi guadagnati e distribuibili durante la partita), un velivolo mi ha rilasciato insieme agli altri tre cacciatori sul pianeta e da qui il nostro scopo primario è stato trovare il mostro (un Golia, in questa partita). La mappa è estremamente vasta e ricca di picchi di roccia che vanno a creare un complesso set di canyon ed insenature, inoltre il tutto è ricoperto da una fitta vegetazione per cui è impossibile scorgere il mostro a meno che non sia davvero vicino. L'unica cosa che il team di cacciatori può fare è quindi iniziare a perlustrare l'area in cerca di tracce che possano indicarci la posizione o la direzione di movimento del Golia. Tra queste indicazioni vi sono carcasse di animali divorati, tracce a terra appositamente evidenziate dall'hud di gioco ed anche il sollevarsi in aria di stormi d'uccelli, disturbati dal mostro e che il gioco ci indica ponendo un punto di navigazione da raggiungere per perlustrare la zona. La ricerca del mostro fino al primo contatto con lo stesso può durare anche diversi minuti, ma non si tratta assolutamente di un'attività noiosa: quel che mi ha colpito maggiormente è che, durante questa attività, ci si sente davvero come un gruppo di cacciatori alla ricerca della propria preda, cercando ogni possibile indizio che ci porti al mostro. Non mancano peraltro le occasioni di combattimento anche durante queste fasi, visto che il pianeta è ricco di animali, alcuni anche piuttosto grandi, e molti di questi possono decidere di attaccarci costringendoci a difenderci. L'uso dei jet-pack è poi utilissimo per raggiungere le rocce più alte o compiere enormi balzi tra un picco e l'altro, almeno finché l'energia dei propulsori non si scarica (ma viene comunque ricaricata piuttosto velocemente).

Dal punto di vista del mostro, in questo caso il Golia, l'attività è ovviamente diversa: lo scopo principale è cercare di sfuggire il più a lungo possibile ai cacciatori, divorando al contempo quanta più fauna si riesce a trovare. Questo permette al mostro di accumulare "energia evolutiva" che lo farà poi evolvere al suo stadio successivo rendendolo più potente e quindi maggiormente capace di contrastare l'attacco dei cacciatori. Questa attività ha però anche una controindicazione: le carcasse degli esseri divorati forniranno indicazioni ai cacciatori per individuarci, anche tramite gli uccelli che inizieranno a volare in circolo su di esse, e spostarsi a terra per cercare le nostre prede lascerà impronte facili da seguire, mentre arrampicandoci sulle rocce risulteremo meno individuabili ma non potremo cibarci degli altri animali.

Una volta che i cacciatori riescono a raggiungere il mostro, inizia la battaglia vera e propria: qui è importante il coordinamento di tutti i giocatori per portare a casa il risultato, perchè il mostro è estremamente potente e se dovesse riuscire ad isolare ed attaccare un umano, lo farebbe fuori con pochi colpi mentre atterrare il bestione è un processo molto lento. Nei panni di medico (Val) ho cercato di tenermi defilato rispetto al centro della battaglia utilizzando la mia pistola medica per guarire dalla distanza i compagni feriti: purtroppo questo aveva l'inconveniente di creare un raggio blu che partiva dalla pistola fino al membro che stavo curando, cosa che ha fornito al mostro l'indicazione della mia posizione ed ha quindi pensato di concentrarsi su di me per evitare che rendessi vani i suoi attacchi. Con un paio di balzi di jet-pack sono riuscito ad evitarlo e far perdere le mie tracce; nel frattempo il Trapper aveva piazzato l'importante cupola-trappola attorno all'area di combattimento, un espediente che ha lo scopo di localizzare la battaglia evitando al mostro di fuggire: questa ha una durata limitata, e se si sbaglia a lanciarla è possibile che si tagli fuori il mostro dandogli secondi preziosi per dileguarsi. Altra caratteristica del mio personaggio che ho utilizzato per aiutare i compagni è stato il fucile tranquillante, che sparava dardi soporiferi con un doppio scopo: rallentare i movimenti del mostro e mostrare ai compagni i suoi punti deboli, così da rendere più efficaci i loro attacchi. Alla fine di una strenua battaglia in cui ognuno ha dato fondo alle proprie capacità, intervallata da momenti in cui il mostro riusciva a fuggire per poi essere nuovamente raggiunto (fortunatamente il mostro non può riguadagnare salute neanche riposando o evolvendo, anche se ha uno scudo che si rigenera col tempo), siamo riusciti ad aver ragione del Golia abbattendolo.

Nel match successivo ho potuto poi provare la classe d'Assalto, stavolta contro il Kraken: in questo caso, oltre alla possibilità di utilizzare un personaggio decisamente più resistente e armato di tutto punto, il team ha avuto a che fare con un mostro volante, il che significava cercare di muoversi tra i picchi di roccia per avvicinarsi il più possibile e colpirlo con maggior precisione. Ma l'esperienza rivelatrice è arrivata quando nella terza partita mi sono messo alla guida del Golia: sin dai primi minuti, quando mi sono messo in cerca di prede per evolvere velocemente, ho iniziato a sentire la tensione dell'essere braccato dai cacciatori, e quando infine ho dovuto confrontarmi con loro ho potuto provare tutta la potenza di essere un enorme essere, resistente e devastante: con un solo colpo potevo dimezzare la salute di un giocatore, mentre la possibilità di arrampicarmi sulla roccia forniva una buon modo per sottrarmi ai loro attacchi. Devastante si, ma anche molto lento e facilmente berdagliabile dai cacciatori. Purtroppo la scarsa esperienza alla guida del mostro unita alla familiarità degli altri giocatori ai controlli, visto che si trattava del nostro terzo match, mi ha portato a soccombere lasciandomi con alte concentrazioni d'adrenalina nel sangue.

In tutto questo non ho menzionato minimamente l'aspetto visivo del gioco, che ritengo la parte meno importante in un titolo come questo ma che appare comunque solidissimo: texture estremamente definite, grandi quantità di effetti particellari e volumetrici, luce filtrante tra le piante ed altri effetti donano al tutto un'aspetto estremamente convincente, seppur non propriamente fotorealistico - ma non credo che uno stile fotorealistico fosse comunque negli obiettivi degli sviluppatori.

Tiriamo le somme

Prima di questa prova ero dubbioso sulle reali qualità del titolo di Turtle Rock e su come potesse supportare un gameplay davvero divertente e coinvolgente per tutti i giocatori: sono contento però di essermi ricreduto ed aver potuto verificare come Evolve possa risultare un'esperienza avvincente sia che si giochi nei panni dei cacciatori, sia che si impersoni un potentissimo mostro. Gli sviluppatori sono riusciti nel difficile compito di bilanciare sapientemente l'esperienza di gioco, rendendola estremamente divertente per tutte le parti coinvolte: una prova di grande game design per un titolo che qualsiasi amante del gioco online dovrebbe assolutamente tenere d'occhio. Il gioco arriverà su Xbox One il 10 febbraio 2015, con una beta esclusiva che permetterà a tutti i possessori di abbonamento Live Gold di provarlo in anticipo dal 15 gennaio.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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