MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



img Dragon Age: Inquisition
copertina

Dragon Age: Inquisition - provato alla Gamescom

Dragon Age: Inquisition ha aperto la conferenza di Electronic Arts alla Gamescom 2014, presentandosi come il gioco più ambizioso di BioWare: abbiamo avuto modo di giocare per circa mezz'ora al nuovo capitolo della serie, e queste sono le nostre impressioni.

DI COSA SI TRATTA

Dragon Age: Inquisition è il terzo capitolo della saga fantasy targata BioWare, nonché il primo ad arrivare sia per current che old gen. Il gioco ha una responsabilità non da poco, ovvero risultare all'altezza delle aspettative dell'immenso pubblico di appassionati rimasti affascinati dalle meccaniche profonde del primo Dragon Age: Origins, traditi poi dal deludente Dragon Age II. BioWare sa che il futuro della serie dipende tutto da Dragon Age: Inquisition e si è quindi impegnata al massimo per offrire un'esperienza nuova ma al tempo stesso vicina allo stile del primo e amato capitolo. La trama riprende dalla fine degli eventi della battaglia di Kirkwall in Dragon Age II: il Campione è scomparso e si preannuncia una guerra tra Templari e Maghi dopo che il Circolo di questi ultimi è stato sciolto. Nei panni dell'Inquisitore ci ritroveremo tra intrighi politici, battaglie sanguinose, tradimenti e misteri sempre più fitti. A complicare ulteriormente la situazione si aggiunge anche la rottura del Velo, motivo per cui il caos si espande nelle terre di Thedas.

L'area di gioco, a detta degli sviluppatori, sarà grande cinque volte quella di Dragon Age: Origins e comprenderà le nazioni di Ferelden e Orlais, più vari territori minori tra i due stati. Ferelden era l'ambientazione del primo capitolo, mentre Orlais è un Impero inedito nei videogiochi (sebbene citato più volte) ma teatro delle vicende narrate nei romanzi Dragon Age: Asunder e Dragon Age: The Masked Empire (quest'ultimo uscito l'8 aprile in America e non ancora tradotto in italiano). Il gioco non sarà tuttavia un open world “puro” come ad esempio The Elder Scrolls V: Skyrim, ma presenterà di volta in volta delle aree enormi e liberamente esplorabili intervallate da sezioni più guidate.

L'editor permettere di personalizzare il nostro Inquisitore scegliendo tra quattro razze disponibili (Umano, Nano, Elfo e Qunari, quest'ultima una novità per la serie) e modificare a piacimento le fattezze del volto tra decine di opzioni. Come da tradizione il protagonista potrà reclutare diversi membri durante il suo viaggio, e questa volta saranno disponibili ben 9 compagni, e di volta in volta potremo selezionare 3 di loro per accompagnarci nelle varie missioni. Ognuno inoltre ha ideologie e moralità diverse, per cui le nostre scelte e azioni influenzeranno sia la narrazione sia il rapporto con i nostri compagni, portando anche a situazioni di rottura dei legami o atti di tradimento se ci si trova in forte disaccordo nei metodi seguiti. Non mancheranno inoltre le storie d'amore, anche se alcuni flirt saranno condizionati dal sesso e dalla razza del nostro Inquisitore.

Per quanto riguarda il gameplay Dragon Age: Inquisition propone una “fusione” tra gli stili visti nei due precedenti giochi. Ad ognuno dei tasti frontali del pad è associata una specifica abilità, e tenendo premuto il grilletto sinistro si accede ad una ulteriore lista di attacchi speciali e simili. Il grilletto destro invece attiva l'attacco base del nostro personaggio, mentre tramite i dorsali si richiama un menu radiale utile per usare pozioni e altri oggetti del nostro inventario. Le frecce direzionali invece servono per passare rapidamente tra un membro e l'altro del party prendendone il diretto controllo, mentre il tasto Back/Visualizza attiva la Visuale Tattica. Questa feature era un'esclusiva della versione PC di Dragon Age: Origins e rimossa completamente in Dragon Age II, creando un certo malcontento tra i fan. Grazie a questa modalità infatti il tempo si ferma, la visuale passa “a volo di uccello” e si possono impartire vari ordini ai personaggi e attuare diverse strategie per controllare il campo di battaglia durante gli scontri più impegnativi.

COSA ABBIAMO VISTO

La demo che abbiamo avuto modo di provare era la stessa mostrata durante l'apertura della conferenza di Electronic Arts, per cui potete vedere il filmato di seguito per un approfondimento più dettagliato su cosa abbiamo visto, mentre mi concentrerò più sulle impressioni pad alla mano.

MX Video - Dragon Age: Inquisition


Il feeling col gioco risulta fin dall'inizio buono. Il sistema di combattimento non richiede un furioso button-mashing ma è molto più ragionato, riprendendo lo stile di Dragon Age: Origins ma ampliandolo con la spettacolarità e la frenesia delle animazioni tipiche di Dragon Age II. Il risultato è quindi un misto tra tattica ed action che richiede un sapiente uso delle varie abilità e dei loro tempi di ricarica, oltre che della stamina o mana necessario per eseguire determinate azioni. La mappatura dei comandi è decisamente intuitiva, anche se naturalmente durante la mia prova c'è stato un po' di spaesamento perché non avevo idea a cosa corrispondessero le varie icone degli attacchi speciali, ma dopo un po' di pratica il senso di soddisfazione nello scegliere il giusto attacco sfruttando i punti deboli dei nemici è stato decisamente appagante.

Ottima anche la Visuale Tattica, feature che ho sfruttato durante lo scontro con il boss di fine livello: la visuale dall'alto offre un'ottima panoramica del campo di battaglia e le comode linee guida permettono di gestire in tempo reale tutti gli spostamenti e le strategie dei vari membri del party. L'intelligenza artificiale dei miei compagni si è rivelata piuttosto soddisfacente, anche se in alcune situazioni è stato necessario prendere il loro diretto controllo o utilizzare la Visuale Tattica per fargli eseguire specifiche azioni che richiedevano un minimo di strategia in più. La demo era impostata a difficoltà “Casual”, tuttavia nello scontro con il boss ho avuto qualche difficoltà, un po' perchè era comunque la prima volta che giocavo ed un po' perchè gli sviluppatori, come hanno tenuto a sottolineare, hanno cercato di rendere il gioco leggermente più impegnativo rispetto al passato, così da rendere i combattimenti più strategici e non risolvibili con il solo utilizzo dell'attacco base.

Il comparto grafico mi ha colpito piacevolmente, con diversi giochi di luce e riflessi messi in risalto dall'ambientazione cupa e tetra della palude che veniva squarciata da lampi e gocce di pioggia. Non si tratta certo di qualcosa che faccia gridare al miracolo, ma il livello di dettaglio e il colpo d'occhio generale rendono Dragon Age: Inquisition veramente piacevole da vedere. Peccato solo che la versione provata sia stata quella per PC, per cui non posso esprimere un giudizio obiettivo sulle versioni per console current-gen e old-gen.

Non mancano tuttavia i difetti, in primis il frame rate: durante la mia prova purtroppo ho assistito a diversi cali vistosi, specialmente nelle situazioni più concitate. Le varie animazioni degli attacchi speciali sono un tripudio di luci, esplosioni ed effetti scenografici, rendendo spesso l'azione caotica e difficile da interpretare. La Visuale Tattica ci viene in aiuto fermando il tempo per darci modo di analizzare meglio la situazione, ma il senso di confusione, specialmente durante i primi minuti, è alto.

Ottimo il comparto sonoro, con un eccellente doppiaggio in inglese e una colonna sonora che riesce sempre ad enfatizzare i vari momenti di gioco, passando da musiche tetre e spettrali durante l'esplorazione delle paludi a temi più epici e frenetici durante le battaglie. Peccato infine per l'impossibilità durante la prova di accedere al menu di personalizzazione dei poteri del personaggio: dopo che gli sviluppatori hanno sottolineato più volte come ci siano “più di 200 incantesimi e abilità da sbloccare” avrei voluto avere quantomeno un assaggio di tutte queste opzioni, invece questa parte potrà essere analizzata nel dettaglio solo in futuro.

TIRIAMO LE SOMME

Dragon Age: Inquisition sembra aver mantenuto la parola, presentandosi come una evoluzione del genere ma al tempo stesso un ritorno alle origini, mescolando sapientemente tutti gli elementi positivi dei due precedenti capitoli. Il gameplay è risultato solido e appagante, premiando di più la strategia e il ragionamento rispetto alla sola forza bruta, incoraggiando l'uso della Visuale Tattica anche con un livello di difficoltà leggermente superiore rispetto al passato. Rimangono solo alcune perplessità riguardo al frame rate e al senso di caos che si può generare quando tutti i membri del party sfoggiano i loro attacchi speciali, ma l'impressione generale rimane assolutamente positiva. Se amate gli RPG fantasy, Dragon Age: Inquisition è sicuramente uno dei titoli da tenere maggiormente sott'occhio.

c Commenti (9)

copertina

L'autore

autore

I videogame lo intrigano fin da piccolo nonostante il disappunto della nazi-mamma, che alla fine è costretta a cedere e sopporta anche la sua mania per i Comics, i Manga e il collezionismo di Limited Edition. Spera di farsi strada nel mondo del giornalismo videoludico iniziando nel dicembre 2011 a collaborare per MX, inoltre studia psicologia per cercare di capire il comportamento dei fanboy.

c

Commenti

x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...