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FIFA 15 - Producer Tour #2 e hands-on

Mancavano tre settimane alla Gamescom quando nella sede della Lega di Serie A di Milano abbiamo incontrato gli infaticabili ragazzi di EA Sports che sembra vivano perennemente in tour centellinando di volta in volta nuove informazioni su FIFA 15. Quello che segue è il frutto di quell’incontro e della nostra prova della nuova build ormai pronta all’80%, che però solo ora siamo stati autorizzati a pubblicare.
Lo so, siete tutti già impegnati a leggere le novità che la Gamescom di Colonia ci starà riservando e forse, anzi molto probabilmente, questo articolo sarà superato da ciò che verrà presentato nelle prossime ore. Tutto ciò accade non per un errore della nostra redazione ma perché gli obblighi di riservatezza imposti da EA ci hanno costretti a pubblicarlo solo oggi, nonostante io lo stia scrivendo il 25 luglio. Quindi procediamo con calma e fatevi raccontare cosa è successo tre settimane fa nella sede della Lega di Serie A di Milano.

Come riportato anche da noi, era il 24 luglio e veniva annunciato ufficialmente l’accordo di collaborazione di EA SPORTS con la Lega Serie A che da quest’anno sarà presente in FIFA 15. Per l’occasione ha fatto tappa a Milano il FIFA 15 Producer Tour, rappresentato da Sebastian Enrique e Marcel Kuhn di EA Sports Canada. Così. dopo l’ufficializzazione dell’accordo alla presenza del Presidente della Lega Serie A Maurizio Beretta e di Pierluigi Pardo, nuovo telecronista che commenterà le partite all'interno di FIFA 15, eccoci pronti per qualche nuovo dettaglio sul prodotto che a settembre potremo acquistare. Come ormai è consuetudine di questi “Producer Tour”, è Sebastian Enrique che apre le danze ricordandoci alcune delle nuove caratteristiche di FIFA 15. Una di queste è l'“Emotion Intelligence & Intensity”, che ha il compito di definire le reazioni gestuali sia dei giocatori che del pubblico alle azioni in campo: disappunto, esultanza, arrabbiatura e così via saranno le conseguenze di tiri sbagliati, azioni magnifiche e contrasti un po’ troppo fisici. Così come assisteremo ad un uso sofisticato dell’IA per organizzare schemi come “In The Mix”, in cui i giocatori si riverseranno in attacco oppure “Park the Bus” per farli retrocedere in difesa.

Ma è il “Next-Gen Goalkeeper” la vera novità tecnica di oggi. Due anni di lavoro per migliorare la gestione del Portiere. “Un passaggio sbagliato di un giocatore non ha lo stesso peso di una parata sbagliata. Se questo accade sarà altamente probabile che lanceremo il nostro controller contro il muro.” E’ con questo esempio figurato che Sebastian introduce il motivo dell’immenso lavoro svolto per ridisegnare il ruolo del Portiere. Tutto parte dai movimenti del Portiere durante le parate. Sino ad oggi, quando un giocatore tirava in porta, il Portiere si muoveva e proseguiva nella sua direzione anche se nel frattempo la palla aveva subito un’involontaria deviazione. Con alcuni video girati durante la fase di testing ci vengono illustrati i risultati ottenuti dal team di sviluppo per disegnare le nuove reazioni del Portiere. Alla base di tutto ci sono massive allocazioni di memoria per gestire i nuovi movimenti, che ci permetteranno di reagire ad improvvisi cambi di direzione della palla. D’altro canto, nuovi movimenti significa anche avere nuove possibilità per sbilanciare il Portiere e segnare come in precedenza non si poteva. E’ più facile descriverlo che pensare di farlo, in effetti. Ma cercheremo di verificarlo durante la prova più tardi. Sebastian conclude con alcune parole sibilline che ci fanno pensare che i veri colpi di scena verranno svelati durante la Gamescom.

E’ Marcel Kuhn che prende ora la parola, per presentarci alcune novità del FIFA Ultimate Team (FUT). La prima si chiama “New Concept Squads” ed è la possibilità di selezionare in tempo reale dei sostituti e vederne immediatamente il risultato. Il tutto potrà essere condiviso con gli amici che possono contribuire a modificare la nostra Squadra. Oppure la “FUT Loan Players”, tramite la quale potremo prendere dei giocatori in prestito per periodi limitati di tempo. Avremo anche la “FUT Friendly Season” che darà la possibilità solo ai propri amici di giocare insieme un’intera stagione. Come nella versione precedente ci sarà spazio anche per “Play like a Legend”, che sarà ancora un’esclusiva Xbox. Qualche parola sul “Career Mode” che in FIFA 15 verrà semplificato diventando graficamente molto più intuitivo e permettendo in maniera più semplice di assegnare le istruzioni delle tattiche ad ogni giocatore. Marcel conclude la sua presentazione ponendo una particolare enfasi sui contenuti esclusivi della “Barclays Premier League” inclusi in FIFA 15. Per la prima volta saranno presenti tutti i 20 stadi della Premier League, saranno aggiunte 200 scansioni facciali di nuovi giocatori, sono stati registrati tutti i cori delle tifoserie e soprattutto si potrà utilizzare il “Goal Line Decision System” che abbiamo visto durante i recenti mondiali per determinare se il pallone ha veramente superato la linea di porta.

Sono passati solo due mesi da quando io ed il nostro Mirko abbiamo provato la versione di FIFA 15 completa al 60%. Oggi ci sono solo io alla presentazione, ma in compenso l’annuncio dell’accordo con la Lega di Serie A ha radunato una folla da stadio. Terminata la presentazione delle novità ci precipitiamo in massa in una minuscola stanzetta dove ci aspettano 4 console con installata una build pronta all’80%. Provo a concentrarmi quindi sulle novità annunciate oggi e per far ciò mi butto nella Premiere League scegliendo il Chelsea di Jose Mourinho, mentre contro di me il mio avversario seleziona il Barcellona. Partono le prime schermate e sia la gestione grafica della squadra che la visualizzazione dello schema tattico si confermano un’ottima evoluzione del gioco. Entrano le squadre e con questa versione l’effetto visivo dello stadio accompagnato dai cori è veramente molto realistico ed appagante. Prima del fischio iniziale appaiono delle grafiche sui giocatori che provengono direttamente dal Barclays Premier League Broadcasting e ci consegnano statistiche che sono un interessante corollario alla partita.

Inizia la gara ed è di nuovo un piacere sperimentare questo nuovo controllo dei giocatori. Basta prestare un po’ di attenzione ed è facile notare quanto sia cambiata la fisica della palla e quanto un giocatore si possa sbilanciare facendo un paio di finte agli avversari. Cerco di portare Drogba verso la porta per provare a testare le nuove funzionalità del portiere. Sono così concentrato nel cercare di fare un “finta-e-tiro” che mi faccio rubare la palla e via a testa bassa ad inseguire. L’unico risultato è abbattere Mascherano e godermi le reazioni di tutto il Barcellona verso il mio Filipe Luis. Il tempo passa e non riesco a raggiungere la porta avversaria, ma almeno provo le punizioni che con la nuova gestione sembrano molto efficaci. Provo ripetutamente a lanciare i miei attaccanti ma la loro difesa sale sempre perfettamente senza mai permettermi di arrivare sotto il portiere. Non riesco ad arginare le azioni del mio avversario e allora i falli crescono e non mi resta che osservare le animazioni dei replay, che sembrano attingere da un database infinito di filmati. E' proprio a partire da un mio fallo che il Barcellona con un tiro scavalca la mia difesa liberando Neymar, che mi infila come un pivellino. Cercavo il tecnicismo per provare le nuove mosse del Portiere avversario ed invece sono stato beffato da un buon vecchio tiro centrale.

Purtroppo le postazioni sono poche e siamo costretti a lasciare la nostra ad altri colleghi. Non sono riuscito a provare le nuove funzionalità del portiere, ma il gioco mi è sembrato sicuramente più stabile e privo di alcuni bug macroscopici presenti nella precedente build. Confermo l’estremo piacere nel cimentarmi col gioco, che in questa occasione ha concentrato le sue novità su alcune raffinatezze che con il tempo riusciremo sempre più ad apprezzare.

FIFA 15 sarà in vendita il 25 settembre 2014.

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L'autore

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Amante degli animali, tecnologo, videogiocatore da sempre, passa dai Laboratori di Ricerca in Biologia Molecolare alle Multinazionali IT Americane nei gloriosi anni ‘90. La giornata perfetta: un paio di Martini molto secchi, Frank Zappa nelle orecchie, 3-4 ore divise tra Doom e Half-Life e al fianco la sua "ferocissima" bassottina a pelo duro.

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