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img Lightning Returns: Final Fantasy XIII
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Lightning Returns: Final Fantasy XIII - anteprima hands-on

Per tutti gli appassionati del genere fantasy e dei giochi di ruolo Lightning Returns: Final Fantasy XIII rappresenta il nuovo capitolo di una delle più longeve saghe del mondo dei videogiochi. L’occasione per un faccia a faccia con questo episodio ci è stata data dalla presenza a Milano dei suoi creatori, Motomu Toriyama e Yuji Abe, che ci hanno offerto la possibilità di una prova della loro ultima fatica.
Dobbiamo tornare indietro al 1987 per ricordare l’uscita del primo Final Fantasy, quindi di diritto questa saga è una delle poche ad esser riuscita ad attraversare un gran numero di piattaforme videoludiche. Il nuovo capitolo Lightning Returns: Final Fantasy XIII si inserisce storicamente dopo gli episodi Final Fantasy XIII e Final Fantasy XIII-2 e vede Lightning risvegliata dal dio Bhunivelze dopo un sonno di 500 anni, elevata al ruolo di Salvatore con il compito di salvare le anime di Nova Chrysalia che è destinato a finire per sempre in tredici giorni. Il giocatore ha quindi a disposizione 13 giorni, dove ogni giorno virtuale corrisponde a circa 2-3 ore di gioco. Detto questo, l'apertura dei menu, le personalizzazioni del personaggio e parlare con i protagonisti del gioco sono tutte azioni che metteranno in stand-by l’orologio e quindi gli autori ci garantiscono che si potrà arrivare tranquillamente a 50 ore. Il gioco ci viene presentato come meno lineare rispetto ai precedenti, con la possibilità di esplorare liberamente vaste zone dei vari continenti.

Una particolare attenzione viene data alla più potente arma di cui Lightning può disporre: il suo guardaroba! La personalizzazione del suo costume è incredibilmente vasta e flessibile. Ogni abito ha quattro attacchi personalizzabili mappati sui tasti frontali. Ed in più si può configurare qualsiasi attacco a qualsiasi abito. Per farci apprezzare il significato di quanto detto, ci viene mostrato un video dove scorrono i diversi costumi e le scelte di attacchi che precedono una sessione di combattimento che, guarda caso, sarà proprio l’epilogo della demo che ci attende nella stanza attigua.

E così è: nella demo mi muovo nella Wildland con l’obiettivo di trovare l'Angelo di Valhalla, un inafferrabile “Chocobo Bianco” che dovrebbe aiutarmi nella lotta contro la forza malvagia nota con il nome di Chaos. Mi trovo nelle “Canopus Farms”, un villaggio di capanne dove sono alla ricerca delle informazioni che mi servono per trovare l'Angelo di Valhalla. La grafica è molto buona e nonostante siamo a quattro mesi dal rilascio sembra una build molto stabile. Il menu è aperto e quindi comincio ad impratichirmi con le diverse configurazioni del costume. Abbiamo a disposizione un’infinità di abiti a cui abbinare armi, armature e le abilità sottoforma di attacchi fisici, magici o combinazioni di parate. Ogni costume opportunamente configurato origina uno “Schema”, e Lightning ne può “indossare” contemporaneamente tre. Le combinazioni sono veramente infinite, quindi per comodità esco dal menu lasciando abbinati i 3 Schema di default. Una voce mi guida e mi suggerisce che il Dr. Gysahl ha le informazioni che mi servono. Dopo un breve giro tra le capanne lo trovo e ottengo quello che mi serve, sorbendomi però una conversazione troppo lunga e noiosa per quel poco che doveva dirmi. Scappo dal noioso Dr. Gysahl e prima di affrontare gli spazi aperti passo da una bottega dove mi rifornisco di pozioni salute. E' possibile acquistare e vendere pozioni, elisir, incantesimi e altro in un inventario limitato, quindi bisogna fare molta attenzione prima di affrontare una battaglia. Abbandono le “Canopus Farms” e sul radar mappato in alto a destra vedo apparire il mio obiettivo: me la prendo con calma e comincio a gustarmi il mondo aperto, incontrando strani personaggi amichevoli, fiori bonus, tesori da raccogliere e, ahimè, nemici che appaiono dal nulla.

MX Video - Lightning Returns: Final Fantasy XIII


Come ci avevano anticipato, mentre sia FF XIII che FF XIII-2 avevano una buona e simile modalità di combattimento, qui le cose cambiano notevolmente. Non troviamo un gruppo di alleati ad aiutarci nel combattimento ma abbiamo a disposizione un sistema basato sugli Schema. Ed eccomi quindi ad affrontare tre nemici con le sembianze di “marshmallow blu” che mi attaccano non con molta convinzione. In combattimento uso lo Schema tramite quattro abilità assegnate ai tasti frontali. Ogni mossa consuma una certa quantità di stamina che si esaurisce molto rapidamente. Quando la barra di stamina è esaurita, con il tasto dorsale destro cambio Schema e di conseguenza modalità d’attacco/difesa che sono alimentate da una nuova quantità di stamina, mentre nel frattempo la precedente si sta ricaricando automaticamente. Come dicevo sopra nel gioco avremo tre diversi Schema impostati, e ciascuno esegue un certo numero di attacchi: per sopravvivere dovremo passare continuamente da uno all'altro, per farli "riposare" e sfruttando tatticamente i diversi attacchi.

Fatti fuori i marshmallow procedo alla ricerca del Chocobo Bianco, ma fatti pochi metri appare una specie di lupo mannaro molto più aggressivo dei precedenti nemici. Questa volta il combattimento è molto più veloce e cattivo. Consumo stamina a go-go e sono quindi costretto a cambiare Schema ogni 10-15 secondi. Mi rendo conto che devo arretrare per imparare la sua modalità d’attacco, parare spesso e scegliere se con questo nemico sono più efficaci gli attacchi fisici o magici. Sembra un piccolo boss e con fatica riesco a sconfiggerlo. Riposo un poco le mie dita e nel frattempo mi accorgo che la salute è bassa, quindi devo usare le pozioni comperate al villaggio selezionandole dal menu. Riparto seguendo le indicazioni sulla mappa, attraverso vasti prati e costruzioni fatiscenti che rendono il mondo di questo gioco veramente molto aperto rispetto agli episodi precedenti fin troppo lineari.

Finalmente trovo il Chocobo Bianco, che purtroppo giace ferito a terra. Mi avvicino per aiutarlo e appare il nemico che lo ha ferito, il Chocobo Eater, una specie di grosso gattaccio verde senza gambe posteriori. Ha l’aria di essere un vero boss e lo dimostra subito. La sequenza con cui cambio Schema è rapidissima, ma stavolta ho imparato la strategia: cerco di scoprire quale dei miei Schema è il più efficace contro di lui alternando prove di attacco a parate continue. Così, dopo averlo lasciato sfogare un po’, utilizzo il costume con i poteri magici per saltare sopra il Chocobo Eater e tempestarlo con una serie di attacchi in successione. Mi ci vogliono ben 10 minuti per aver ragione di questo boss, ma alla fine soccombe e scompare. E’ il momento di soccorrere il Chocobo Bianco, ed infatti parte una sequenza cinematografica in cui Lightning si avvicina al ferito e decide di portarlo al villaggio per curarlo. Dissolvenza e fine demo.

A conti fatti, questo nuovo episodio della serie mi è sembrato un passo avanti rispetto al precedente soprattutto nel gameplay e nella possibilità di esplorare liberamente vasti spazi. Mi lasciano perplesso i lunghi e verbosi dialoghi, ma onestamente è troppo presto per un giudizio finale. Attendiamo di poterlo provare più compiutamente, e nel frattempo vi ricordiamo che Lightning Returns: Final Fantasy XIII sarà in vendita il 14 febbraio 2014.

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L'autore

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Amante degli animali, tecnologo, videogiocatore da sempre, passa dai Laboratori di Ricerca in Biologia Molecolare alle Multinazionali IT Americane nei gloriosi anni ‘90. La giornata perfetta: un paio di Martini molto secchi, Frank Zappa nelle orecchie, 3-4 ore divise tra Doom e Half-Life e al fianco la sua "ferocissima" bassottina a pelo duro.

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