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Dragon Age Inquisition: tutti i dettagli da Game Informer

Come vi avevamo anticipato, il nuovo numero della rivista statunitense Game Informer contiene un lungo e dettagliato articolo su Dragon Age: Inquisition che rivela molte delle caratteristiche del nuovo RPG di BioWare. Eccovi quindi un lungo articolo nel quale riepiloghiamo tutti i dettagli pubblicati sulla rivista.

Storia e mondo di gioco

La storia di Dragon Age: Inquisition ha luogo a Thedas, una terra ormai devastata: i maghi sono in guerra con la Chiesa, mentre i Cercatori della Verità ed i Templari si sono ormai separati da quest'ultima. E le cose si apprestano a peggiorare velocemente quando il cielo si squarcia iniziando a vomitare demoni: si tratta di un portale per il Fade, un luogo popolato da creature magiche e demoniache. Normalmente questi esseri avrebbero bisogno di ospiti umani per manifestarsi nel nostro mondo, ma l'apertura del portale gli permette finalmente di scatenarsi liberamente nel regno degli uomini.

Il titolo avrà una struttura maggiormente open world, permettendo ai giocatori di esplorare liberamente vaste aree della mappa che si estende dal confine ovest dell'Orlais a quello est del Ferelden. Gli sviluppatori si affrettano però a chiarire che non si tratta di un Open World nel senso in cui molti lo intendono, con miglia e miglia di aree da percorrere ma spesso vuote o ripetitive: ogni area è comunque più vasta di quelle realizzate finora da BioWare nei suoi precedenti giochi, con la rivista che descrive una palude, una catena montuosa ed un deserto come "enormi".

Le aree sono disseminate di spunti di gameplay, spesso non collegati alla storia principale: potremmo ad esempio imbatterci in una pila di corpi in cima ad una duna di sabbia, cosa che potrebbe spingerci ad investigare ulteriormente, o ad una misteriosa struttura capace di rivelarci la presenza di oggetti magici. Sono presenti anche numerosi oggetti e tesori da trovare e raccogliere, così come un ciclo giorno/notte completo.

Gli sviluppatori spiegano che uno dei loro scopi principali nello sviluppo di Dragon Age: Inquisition è stato incoraggiare l'esplorazione libera e spontanea, qualcosa che è assente da molto tempo nei loro RPG: paragonano infatti il livello di esplorazione presente nel gioco come un ritorno a quello presente nella loro vecchia serie Baldur's Gate. Si è voluto ottenere l'elemento di stupore e sorpresa che si ha nello scoprire qualcosa di inaspettato, frutto della nostra iniziativa e nel quale magari gli altri giocatori potrebbero non imbattersi.

Un mondo così vasto non sarebbe facilmente esplorabile a piedi, ed è per questo che, per la prima volta nella serie, saranno introdotte le cavalcature il cui coinvolgimento nel gioco gli sviluppatori indicano come "più complesso del semplice portarci in giro", senza però entrare nei dettagli. Per quanto riguarda invece gli incontri causali con mostri e altri nemici, BioWare spiega che solo una parte di questi saranno adattati dinamicamente al livello raggiunto dal nostro personaggio, mentre molti altri - come ad esempio i draghi - potrebbero rivelarsi molto pericolosi.

E se l'esplorazione e la libertà dei giocatori è importante per BioWare, il team non vuole per questo sacrificare l'elemento narrativo, spiegando che la struttura del gioco gli permetterà di raccontare efficacemente la storia che hanno in mente: il gioco bilancerà al meglio esplorazione libera e gameplay emergente con una storia emotivamente coinvolgente.

Inquisitore e Inquisizione

In Dragon Age: Inquisition vestiremo i panni dell'Inquisitore, il capo dell'Inquisizione; a differenza del precedente episodio, qui potremo creare liberamente il nostro personaggio scegliendone razza, sesso, aspetto e classe (mago, guerriero o ladro), con la possibilità di deciderne anche il nome. La scelta della razza avrà anche effetto sulle nostre relazioni con altri personaggi, soprattutto nelle aree in cui determinate razze non sono ben viste o addirittura perseguitate.

Tra i nostri compiti vi sarà anche quello di far crescere in potere e reputazione l'ordine dell'Inquisizione: potremo farlo raccogliendo determinati oggetti, aiutando persone in difficoltà, completando missioni e costruendo nuovi avamposti in molte località. L'Inquisizione dovrà essere potenziata ed evoluta tramite le nostre azioni come se fosse un vero e proprio co-protagonista della storia.

Il potere raggiunto dall'Inquisizione influenzerà anche il nostro avanzamento nella trama principale, visto che determinate aree diventeranno accessibili solo dopo che l'organizzazione sarà diventata sufficientemente potente.

Per quanto riguarda invece l'interazione con gli altri personaggi al di là dei combattimenti, BioWare non ha voluto per ora sbottonarsi: sappiamo solo che ci saranno dialoghi interattivi che ci permetteranno di evolvere la nostra relazione con loro. Così come non è ancora stato rivelato il nemico principale, anche se sin dall'inizio della storia sarà ben chiaro che dietro allo squarcio demoniaco si cela un singolo, malvagio, artefice.

Combattimenti

Per quanto riguarda il sistema di combattimento, qui troveremo una via di mezzo tra i primi due episodi della serie con un maggior focus su strategia e tattica unitamente al classico gameplay BioWare che permette di mettere in pausa durante i combattimenti per decidere le mosse e dare ordini ai compagni. Sarà però possibile anche dare dei comandi istantanei, che velocizzeranno il ritmo del gioco dandogli, secondo gli sviluppatori, "il feeling di uno sparatutto in terza persona".

Per quanto riguarda i nostri compagni, oltre a impartire loro degli ordini potremo anche impostare dei comportamenti predefiniti - ad esempio attacco, difesa o copertura - e potremo decidere in ogni momento di controllarli direttamente affidando il nostro personaggio all'intelligenza artificiale.

I nemici avranno ruoli specifici e attaccheranno in gruppo, applicando tattiche di squadra e prendendo decisioni in base alla nostra posizione e alla conformazione dell'ambiente; ad esempio i Predatori tenderanno a nascondersi e sferrare agguati a sorpresa, lasciando i combattimenti diretti ai loro alleati. Una tipica scena di gioco potrà vederci cercare di immobilizzare e abbattere un predatore mentre siamo bersagliati da arcieri e sotto i colpi dell'ascia bipenne di un nerboruto guerriero, mentre dovremo tenere sotto controllo anche la situazione del nostro incantatore alle prese con i nemici.

MX Video - Dragon Age: Inquisition


Personalizzazione

Come in passato potremo evolvere il protagonista ed i suoi alleati tramite specializzazioni e alberi delle abilità specifici per le diverse classi. Ogni personaggio disporrà comunque di un set di abilità completamente bilanciato, che ci permetterà di creare un eroe in grado di affrontare i combattimenti solo con la forza diretta, solo con la tattica o con un mix dei due approcci.

Anche i vari equipaggiamenti saranno fatti in modo da adattarsi ad ogni personaggio, così da non cambiarne lo stile distintivo. L'elemento di crafting/costruzione ci permetterà di trasformare gli oggetti raccolti sul campo in nuove armi e armature, oppure di usarli per personalizzare e potenziare l'equipaggiamento esistente. Il sistema è stato studiato in modo da separare aspetto ed efficacia degli oggetti: se vorremo, potremo cambiarne solo l'aspetto esteriore oppure potenziarli al massimo mantenendo però il loro aspetto iniziale.

Anche i compagni di squadra saranno personalizzabili con armi ed armature, ma manterranno sempre un certo look di base. Ad esempio Cassandra ha un look caratterizzato da un lungo abito portato sopra l'armatura: potremo dotarla di nuove armature che la renderanno molto diversa, ma manterrà sempre questo suo look che ci permetterà di distinguerla dagli altri personaggi.

Scelte e conseguenze

Lo scrittore del gioco, David Gaider, spiega che Dragon Age ha sempre proposto scelte difficili, nelle quali non c'era mai una chiara via da seguire: nessuna scelta è giusta o sbagliata a prescindere, ma ognuna ha i suoi pro e contro. Lo stesso sarà vero in Dragon Age: Inquisition, dove i giocatori dovranno tener ben presenti le possibili conseguenze delle loro decisioni, con le quali dovranno convivere per il resto del gioco.

Come per gli altri giochi della serie, i dialoghi e le scelte saranno portati avanti tramite una "ruota di dialogo", migliorata però rispetto al passato: le varie scelte saranno molto più chiare, visto che in passato alcune opzioni portavano a conseguenze che potevano non essere scontate per i giocatori.

Le conseguenze di ogni nostra scelta si "propagheranno" a cascata per il mondo del gioco: ad esempio potremmo fare degli incontri o riuscire a visitare determinate aree in base a decisioni che abbiamo preso molto prima. Gli sviluppatori vogliono che le nostre scelte abbiano un reale impatto, così alcune di esse potranno mutare i livelli o sbloccare determinate aree o contenuti. Gaider spiega che "potreste fare una certa scelta all'inizio del gioco le cui conseguenze torneranno a tormentarvi per tutto il resto dell'esperienza".

Il motore

Per la prima volta nella serie, in Dragon Age: Inquisition BioWare non utilizzerà il proprio motore Eclipse ma il Frostbite 3 di DICE, lo stesso impiegato per titoli futuri di EA come Battlefield 4, Need for Speed: Rivals e Mirror's Edge 2; gli sviluppatori spiegano che questo gli permetterà di esplorare nuove possibilità prima irrealizzabili con l'Eclipse, come aree molto più vaste e con una grande interattività. Questo ci permetterà di capire anche quale sarà il nuovo corso degli RPG made in BioWare, visto che anche gli altri giochi futuri, a partire dal prossimo Mass Effect, useranno l'engine di DICE.

La nuova tecnologia permetterà l'introduzione della distruggibilità delle ambientazioni, anche se non tutte le strutture vi saranno soggette. Potremo ad esempio colpire la trave di supporto di una grossa struttura per vederla crollare realisticamente, ma sarà present anche un elemento di "costruzione": ad esempio potremo ricostruire magicamente un ponte crollato così da permetterci di accedere ad una nuova area, oppure ristrutturare un avamposto del deserto in rovina così da renderlo una nuova base dell'Inquisizione.

Il gioco arriverà sia sulle console attuali che quelle di prossima generazione, per cui è inevitabile che ci siano delle differenze a livello tecnico: gli sviluppatori assicurano però che a livello di gameplay e contenuti non ci saranno differenze nell'esperienza di gioco.

Queste sono per ora tutte le informazioni rivelate finora: c'è comunque molto tempo per apprendere di più sul gioco visto che è atteso per il 2014 sulle console attuali e next-gen. Continuate a seguirci per rimanere sempre aggiornati!

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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