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FIFA 14 - anteprima hands-on

Dopo la prima presentazione tenutasi nel mese di aprile, EA ci ha nuovamente invitati per mostrarci come procede lo sviluppo di FIFA 14 ma, soprattutto, per permetterci di metterlo alla prova nella sua versione current-gen. In un’elegante location allestita in un hotel a due passi dalla Stazione Centrale abbiamo testato in prima persona come tutte le novità annunciate si integreranno con il solido gameplay della serie: eccovi le nostre impressioni.
Anche questa volta è il producer del gioco Sebastian Enrique a fare gli onori di casa, in collaborazione con Kantcho Doskov che sin da subito ci ricorda nuovamente come l’obiettivo dello sviluppo sia quello di creare una simulazione dove la costruzione di gioco si riveli fondamentale e dove segnare sia davvero una ricompensa per l’impegno profuso. Per questo motivo,in aggiunta alle features già mostrate in precedenza (e delle quali vi abbiamo parlato in questo articolo), gli sviluppatori hanno implementato un innovativo sistema di movimento dei giocatori sul campo, denominato Precision Movement. Nelle passate edizioni, se durante uno spostamento si cambiava idea il gioco portava comunque a termine l’animazione prevista per l’azione per poi muoversi nella direzione richiesta. Tutto ciò era necessario per garantire la fluidità delle sequenze, ma in alcune situazioni si aveva l’impressione che il gioco non rispondesse prontamente ai comandi. Per ovviare a tutto ciò in FIFA 14 gli sviluppatori hanno completamente rivisto il motore che gestisce il comportamento biomeccanico dei giocatori, rendendolo più reattivo e realistico. Nei video che ci sono stati mostrati i calciatori non sembrano più “pattinatori” e non si limitano semplicemente a reagire rapidamente e in maniera credibile ad ogni nostra decisione ma scivolano e perdono l’appoggio in caso di manovre brusche o di condizioni del campo sfavorevoli. Tutte queste innovazioni rendono la nuova edizione decisamente appagante dal punto di vista visivo ma è stato necessario testare con mano il prodotto per capire realmente quanto il gameplay abbia beneficiato delle migliorie apportate, nonostante il codice fosse completo solo al 60% e presentasse ancora qualche piccolo bug. Anche per questo motivo entrambi i producer non hanno rivelato nulla di nuovo sulle modalità di gioco, sulle licenze o sulle innovative funzionalità social già anticipate e per le quali avremo maggiori informazioni nei prossimi mesi.

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Pad alla mano FIFA 14 si è dimostrato immediatamente diverso dal suo predecessore e ci sono voluti alcuni minuti per prendere confidenza con il campo di gioco. Tutte le novità introdotte non solo rendono l’esperienza visivamente più realistica, ma hanno un effetto tangibile sulle nostre giocate e sarà quindi necessario adattare il proprio stile per portare a casa la vittoria, soprattutto se si è speso molto tempo sugli episodi precedenti. Il Precision Movement, in coppia con il migliorato First Touch Control, garantisce un controllo molto più accurato del giocatore rispetto al passato sia in fase di possesso che durante le azioni difensive ed è l’aspetto fondamentale attorno al quale ruota tutta l’esperienza di gioco di questo nuovo capitolo. La libertà concessa è totale e saremo liberi di dare sfogo alla nostra creatività come mai prima d’ora, con giocate sempre differenti anche grazie alla rinnovata fisica del pallone che rende ogni azione unica con rimbalzi imprevisti, controlli imperfetti e passaggi meno telecomandati che in passato. Il gioco tiene infatti sempre in considerazione non solo le caratteristiche dei calciatori, ma anche la loro postura e il loro equilibrio rispetto al pallone e tutti questi parametri saranno alla base di un’azione ben riuscita o di un errore clamoroso. Questo non significa che le giocate spettacolari saranno impossibili, ma è evidente che per realizzarle sarà necessario un tempismo perfetto, un’ottima gestione del pallone e anche un po’ di fortuna, proprio come accade nel calcio reale.

Per sfruttare a pieno tutte queste nuove potenzialità anche il motore che gestisce le conclusioni è stato completamente rivisto e i risultati sono ottimi, con traiettorie molto più credibili che risentono in modo evidente della posizione del giocatore al momento della conclusione. L’intero sistema di animazioni è stato riprogettato e non ci saranno più movimenti irreali per posizionare meglio il giocatore al momento del tiro. Colpire un pallone in anticipo o troppo vicino al corpo raramente permetterà di centrare lo specchio della porta,mentre con un buon tempismo potremo effettuare tiri potenti e precisi. I programmatori hanno poi migliorato ulteriormente la reattività dei giocatori che ora,in caso di rimpallo,posso colpire la palla istintivamente senza tentare un’inutile controllo. Questa aggiunta rende le mischie in area decisamente più rapide e meno prevedibili che in passato ed è un’ulteriore dimostrazione dell’attenzione posta in fase di programmazione per ricreare in-game il maggior numero di situazioni reali.

Ad aggiungere spessore e realismo al sistema di gioco contribuisce enormemente anche il nuovo sistema di protezione della sfera, attivabile premendo il trigger sinistro. In FIFA 14 è infatti possibile rallentare l’azione difendendo il pallone per permettere ai propri compagni di schierarsi o per sbilanciare l’avversario, per anticiparlo in fase di impostazione e creare quindi un rapido contropiede semplicemente facendo leva sulla fisicità del giocatore. Il sistema funziona egregiamente e permette di variare in modo immediato la velocità del gioco per adattarla alle nostre esigenze. A beneficiare maggiormente di questa novità è stata la gestione del centrocampo, che per la prima volta si è rivelata fondamentale e mi sono ritrovato in più di un’occasione a combattere per il possesso proprio in questa zona. La gestione degli scontri tra i giocatori è ottima e il motore di gioco riproduce fedelmente il “peso” dei calciatori, raggiungendo un livello di simulazione davvero credibile anche grazie ad un arbitraggio intelligente che non interrompe costantemente l’azione di gioco. Anche la gestione dei dribbling è stata resa meno automatica e scontata, con un sistema di controllo dinamico a garantire che ogni tocco abbia ampiezza e velocità differenti proprio come nella realtà; sia in fase offensiva che difensiva bisognerà tenerne conto.

Uno dei pilastri per la buona riuscita di un titolo calcistico è da sempre l’IA di compagni ed avversari, e i ragazzi di EA sembrano aver imparato molto dalle critiche ricevute dopo l’uscita di FIFA 13. Ora le squadre si muovono in modo omogeneo sul campo e reagiscono prontamente ai ribaltamenti di gioco, rendendo finalmente il pressing più incisivo ed utile. Le marcature, come annunciato in precedenza, sono ora molto più strette e un errore in fase di disimpegno può dare il via ad un contropiede pericoloso. In ogni caso, sia che si attacchi sia che si stia difendendo, i compagni si adattano prontamente alla situazione attaccando gli spazi o tentando di arginare l’offensiva avversaria. Anche i movimenti senza palla degli attaccanti sono stati migliorati e in alcune occasioni li vedremo muoversi tra le linee e fintare un movimento per ingannare i difensori, che nella mia prova si sono rivelati molto attenti e difficili da superare, soprattutto nell'uno contro uno.

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Ovviamente allo stato attuale il titolo non è esente da difetti. Ho notato un fastidioso ritardo nell’esecuzione dei passaggi e una particolare propensione dei giocatori a sbagliare alcuni controlli di palla elementari, ma entrambi i producer mi hanno rassicurato che tutti questi aspetti sono ancora in fase di sviluppo e che sicuramente nelle prossime versioni questi e altri dettagli saranno migliorati.

Dopo questa prova possiamo quindi affermare che già allo stato attuale FIFA 14 è superiore al predecessore almeno dal punto di vista del gameplay e che l’obiettivo prefissato dagli sviluppatori non sembra poi cosi irraggiungibile. I ragazzi di EA hanno imboccato la strada giusta limando ulteriormente i pochi difetti della passata edizione e modificando sostanzialmente gli aspetti più criticati per ottenere un titolo più simulativo e ragionato, senza però renderlo meno divertente da giocare, sia da soli che in compagnia. Tutte le novità introdotte sono state integrate alla perfezione nel sistema di gioco e questo non può che farci ben sperare. Continuate quindi a seguirci per rimanere aggiornati in attesa dell’uscita del titolo prevista per il 27 settembre.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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