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Breakdown
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Anteprima - Breakdown

Breakdown è un progetto apprezzabilmente innovativo e rivoluzionario. Addirittura capace di spiazzare il giocatore con un mix di generi inconsueto, tanto che per inquadrarlo in una categoria non sarebbe erroneo ricorrere all'azzardato termine FPAA. First Person Action Adventure, ovvero un'avventura in prima persona con una forte componente shooter, ma anche con una miriade di elementi assolutamente nuovi per un FPS, come sezioni di combattimento a mani nude con tanto di pugni, calci e combo, e altre degne di un action adventure, che prevedono la raccolta di oggetti e il superamento degli ostacoli presenti mediante scalate, arrampicate, tratti da compiere aggrappati a sporgenze, tubi o quant'altro. Insomma, un'enorme miscuglio di generi che garantisce un'esperienza di gioco nuova, originale.
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La storia ha inizio in un futuro prossimo di non chiara collocazione. Il protagonista è Derrick, che risvegliatosi su un lettino d'una sala di osservazione in un laboratorio di ricerca, è in preda ad una amnesia totale: il suo nome e il suo ruolo gli sono attualmente ignoti. Giusto una breve rieducazione (una sorta di tutorial per apprendere i comandi) e acquisisce destrezza nell'uso delle armi e nel combattimento corpo a corpo, tornando in possesso delle sue piene capacità fisiche. Dopo il breve allenamento viene rifocillato, ma nel suo pasto è somministrato un potente sedativo per poter continuare i test. Tutt'a un tratto il laboratorio viene preso d'assalto da una forza militare estranea, che compie una vera e propria carneficina. E mentre Derrick, intontito dal calmante sta per essere ucciso, fa la sua comparsa una misteriosa ragazza, che lo salva da un'esecuzione certa. Proprio da qui ha inizio un'avventura che accompagnerà i nostri due compagni alla scoperta dei misteriosi segreti che si celano all'interno di una gigantesca base di ricerca, sede di esperimenti per il potenziamento della razza umana e per la creazione di creature umanoidi addette al combattimento. Lo stesso protagonista scoprirà col proseguo dell'avventura di essere dotato di poteri speciali rimasti sopiti a causa della perdita di memoria.

Il gameplay, grazie al grande mix di generi citato poc'anzi, appare ricco e vario. Per via della visuale in prima persona il sistema di controllo sulle prime si rivela decisamente ostico, accompagnato da un senso di capogiro dopo lunghe sessioni di gioco. Grazie anche al tutorial nelle primissime fasi dell'avventura, i comandi si dimostrano padroneggiabili, per quanto il periodo di adattamento rimanga decisamente lungo. Come già affermato in precedenza il giocatore sarà costantemente chiamato ad utilizzare sia l'arsenale a sua disposizione, composto da pistole, mitragliatori e lanciamissili, che il combattimento corpo a corpo, che col prosieguo del gioco, grazie anche al risveglio di svariati poteri sopiti, si rivelerà l'arma segreta a disposizione di Derrick. Qui, è doveroso fare un appunto sul sistema di puntamento automatico e sul rapido cambiamento degli obiettivi, che in più di un occasione si dimostrerà macchinoso ed impreciso.

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Un difetto che sulle prime potrà dare qualche noia. Inoltre si potrà interagire con l'ambiente scalando pareti, salendo scalette a muro, ma anche saltando da una piattaforma all'altra, aggrappandosi alle sporgenze ed avanzando tenendosi con le mani. Il paesaggio sarà disseminato di munizioni, energia sotto forma di cibo e bevande, ma anche oggetti da raccogliere ed utilizzare. Una nota di demerito va fatta all'intelligenza artificiale dei nemici, molto spesso insufficiente nell'uno contro uno. Il gioco tuttavia sfoggia anche combattimenti estremamente ostici, derivati soprattutto dalla grande forza fisica di alcuni avversari e dal fatto che il più delle volte attaccheranno in gruppo. L'avventura all'inizio abbastanza lineare non mancherà però di regalare emozioni forti specie nei suoi numerosi momenti topici, con un gran numero di sorprese sulle quali preferiamo tacere.

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Per quanto visto finora, buona cura è stata riposta nel comparto grafico. Namco non si smentisce e propone all'utenza un prodotto tecnicamente valido: la realizzazione dei personaggi colpisce per la discreta mole di poligoni che li caratterizzano, la notevole cura dei particolari nonchè le animazioni curate e fluide che, giusto in alcuni tratti, risultano forse troppo velocizzate. Uno strano e gradito senso di deja vu accompagna dalle prime battute il giocatore, con un sistema di animazioni che, durante la raccolta e l'utilizzo degli oggetti, pare strizzi l'occhio al capolavoro di Yu Suzuki, Shen Mue. Ogni singola interazione col fondale, dall'apertura delle porte girando le maniglie o premendo un interruttore, allo strappo della linguetta delle lattine di una non meglio identificata bevanda, sono state rese in maniera ottimale. La fluidità è un elemento fondamentale che viene rispettato e i sessanta frames al secondo puliti e costanti sono sicuramente un ottimo biglietto da visita. Le ambientazioni lasciano un leggero amaro in bocca nonostante siano tutte abbastanza valide, con una scelta delle texture azzeccata quanto ripetitiva, problema derivante dal fatto che buona parte dell'avventura sarà ambientata nella sopraccitata base, e la scelta quasi forzata delle pareti monocromatiche in buona parte delle location porta a pensare in questi termini. Per ora è tutto, state sintonizzati per quella che potrebbe rivelarsi una delle sorprese di questo 2004.

Ringraziamo GameSurf per la collaborazione.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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